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"Ilva Taranto, l'incendio non causò danni ambientali"
fonte Redazione Ambiente&Sicurezza sul Lavoro / Ambiente
21/03/2012 - Una nota dello stabilimento dell’Ilva di Taranto ha escluso la presenza di
sostanze tossiche nell’olio del trasformatore andato in fiamme il 28 febbraio scorso.
L’incidente
aveva interessato l’apparecchio di ultima generazione, generando una
colonna di fiamme e fumo visibile anche a parecchia distanza dal
complesso industriale.
I tecnici dell’Arpa, all’indomani dell’incendio, hanno assicurato che non si erano verificate gravi conseguenze sul piano dell' inquinamento ambientale: a pochi giorni è seguito però l’esposto del candidato sindaco Angelo Bonelli che denunciava la presenza di sostanze "altamente nocive" e "cancerogene" nel trasformatore.
L’Ilva ha quindi ribadito che l'olio di riempimento del trasformatore è perfettamente rispondente alla normativa internazionale europea Iec/En e alla normativa italiana Cei ed è privo di sostanze tossiche quali Pcb, elementi clorurati e solventi. Inoltre l’azienda ha riferito che tutte le informazioni relative al prodotto sono state fornite alle autorità competenti secondo tempi e modi richiesti dalle stesse, ed ha diffuso la dichiarazione di conformità del costruttore del trasformatore.
Quest’ultimo ha confermato che la combustione dell’olio può essere considerata analoga alla combustione del gasolio operata da motori diesel dei comuni veicoli di trasporto, e l’inquinamento prodotto è quindi paragonabile a quello prodotto nella comune combustione del gasolio per autotrazione.
I tecnici dell’Arpa, all’indomani dell’incendio, hanno assicurato che non si erano verificate gravi conseguenze sul piano dell' inquinamento ambientale: a pochi giorni è seguito però l’esposto del candidato sindaco Angelo Bonelli che denunciava la presenza di sostanze "altamente nocive" e "cancerogene" nel trasformatore.
L’Ilva ha quindi ribadito che l'olio di riempimento del trasformatore è perfettamente rispondente alla normativa internazionale europea Iec/En e alla normativa italiana Cei ed è privo di sostanze tossiche quali Pcb, elementi clorurati e solventi. Inoltre l’azienda ha riferito che tutte le informazioni relative al prodotto sono state fornite alle autorità competenti secondo tempi e modi richiesti dalle stesse, ed ha diffuso la dichiarazione di conformità del costruttore del trasformatore.
Quest’ultimo ha confermato che la combustione dell’olio può essere considerata analoga alla combustione del gasolio operata da motori diesel dei comuni veicoli di trasporto, e l’inquinamento prodotto è quindi paragonabile a quello prodotto nella comune combustione del gasolio per autotrazione.
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