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"Residenze per anziani, l’Umbria indica i requisiti di idoneità"
fonte AGI / Normativa
23/03/2012 - Ha come obiettivo la definizione degli
standard,
della procedura e delle modalità per l'autorizzazione al funzionamento
dei servizi e delle strutture semiresidenziali e residenziali, a
carattere socio-assistenziale per le persone anziane autosufficienti, il
regolamento approvato dalla Giunta regionale dell'Umbria e presentato dalla vicepresidente con delega al Welfare, Carla Casciari.
La vicepresidente ha ricordato come "la legge regionale n. 26/2009 stabilisce che i servizi socio-assistenziali a carattere residenziale e semiresidenziale pubblici e privati sono soggetti ad autorizzazione subordinata alla verifica del possesso da parte delle strutture dei requisiti stabiliti dalla Giunta regionale" e che "con una delibera dell'agosto 2010 la giunta regionale ha stabilito gli standard strutturali definendo le tipologie di accoglienza: familiare o comunitario e con bassa intensità assistenziale; individuando poi nella casa di quartiere, nella residenza servita e nel gruppo appartamento le unità di offerta del servizio".
Il regolamento approvato dalla Giunta regionale ha definito gli standard di idoneità e di qualità che queste strutture devono possedere per essere autorizzate al funzionamento, nonché tutta la procedura e le modalità per il rilascio dell'autorizzazione stessa che, oltre a prevedere il rispetto delle norme vigenti in materia di urbanistica, edilizia, antisismica, prevenzione incendi, igiene e sicurezza, indica i requisiti funzionali, la capacità ricettiva, le prestazioni e servizi da erogare, la dotazione minima di personale.
La vicepresidente ha ricordato come "la legge regionale n. 26/2009 stabilisce che i servizi socio-assistenziali a carattere residenziale e semiresidenziale pubblici e privati sono soggetti ad autorizzazione subordinata alla verifica del possesso da parte delle strutture dei requisiti stabiliti dalla Giunta regionale" e che "con una delibera dell'agosto 2010 la giunta regionale ha stabilito gli standard strutturali definendo le tipologie di accoglienza: familiare o comunitario e con bassa intensità assistenziale; individuando poi nella casa di quartiere, nella residenza servita e nel gruppo appartamento le unità di offerta del servizio".
Il regolamento approvato dalla Giunta regionale ha definito gli standard di idoneità e di qualità che queste strutture devono possedere per essere autorizzate al funzionamento, nonché tutta la procedura e le modalità per il rilascio dell'autorizzazione stessa che, oltre a prevedere il rispetto delle norme vigenti in materia di urbanistica, edilizia, antisismica, prevenzione incendi, igiene e sicurezza, indica i requisiti funzionali, la capacità ricettiva, le prestazioni e servizi da erogare, la dotazione minima di personale.
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