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"Durc, obbligatorio l’invito alla regolarizzazione"
fonte www.edilportale.com / Normativa
22/06/2012 - Prima di rilasciare l’irregolarità contributiva, le strutture abilitate
all’emissione del Durc devono invitare l’impresa a regolarizzare la
propria posizione. Lo sostiene l’
Inail, che con la
nota 3760/2012
è intervenuto in merito ad alcune segnalazioni sull’operato di alcune
sedi, che non avrebbero invitato i soggetti alla sanatoria dei vizi che
impedivano il rilascio del documento unico di regolarità contributiva.
L’Inail ha sottolineato che, ai sensi del DM 24 ottobre 2007, se in sede istruttoria l'impresa risulta inadempiente, prima di emettere il certificato attestante l'irregolarità gli enti previdenziali hanno l'obbligo di invitarla a regolarizzare la posizione contributiva entro un termine di 15 giorni.
L'Istituto nazionale per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, ha anche specificato che l’invito alla regolarizzazione sospende i termini di rilascio del DURC e, sotto il profilo organizzativo, non viene computato ai fini dei tempi medi di verifica individuati dagli obiettivi di produzione.
L'invito alla regolarizzazione, spiega l’Inail, è un atto dovuto per la correttezza del procedimento amministrativo e la successiva legittimità del certificato emesso.
Fanno eccezione i casi in cui il Durc è richiesto dalla stazione appaltante o dall'amministrazione procedente per verificare l’autodichiarazione prodotta dall’impresa. In queste situazioni, la regolarità deve sussistere dal momento della dichiarazione sostitutiva e non sono ammesse regolarizzazioni successive, perché ciò significherebbe sanare una falsa dichiarazione.
L’invito alla sanatoria, conclude l’Inail nella sua spiegazione, assume particolare rilevanza perché, soprattutto nel settore degli appalti, su un Durc irregolare può giocarsi la risoluzione di un contratto.
L’Inail ha sottolineato che, ai sensi del DM 24 ottobre 2007, se in sede istruttoria l'impresa risulta inadempiente, prima di emettere il certificato attestante l'irregolarità gli enti previdenziali hanno l'obbligo di invitarla a regolarizzare la posizione contributiva entro un termine di 15 giorni.
L'Istituto nazionale per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, ha anche specificato che l’invito alla regolarizzazione sospende i termini di rilascio del DURC e, sotto il profilo organizzativo, non viene computato ai fini dei tempi medi di verifica individuati dagli obiettivi di produzione.
L'invito alla regolarizzazione, spiega l’Inail, è un atto dovuto per la correttezza del procedimento amministrativo e la successiva legittimità del certificato emesso.
Fanno eccezione i casi in cui il Durc è richiesto dalla stazione appaltante o dall'amministrazione procedente per verificare l’autodichiarazione prodotta dall’impresa. In queste situazioni, la regolarità deve sussistere dal momento della dichiarazione sostitutiva e non sono ammesse regolarizzazioni successive, perché ciò significherebbe sanare una falsa dichiarazione.
L’invito alla sanatoria, conclude l’Inail nella sua spiegazione, assume particolare rilevanza perché, soprattutto nel settore degli appalti, su un Durc irregolare può giocarsi la risoluzione di un contratto.
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