News
"Emergenze: i rischi strutturali, naturali, chimici e sociali"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
09/07/2012 - Per favorire un
miglioramento
della gestione delle emergenze, degli eventi straordinari che possono
avvenire nelle strutture sanitarie, PuntoSicuro torna sulle modalità
comportamentali suggerite dalle “ Linee
d’indirizzo per la redazione del piano d’emergenza nelle strutture sanitarie”,
un documento approvato dalla Regione Lombardia con Decreto n. 2174 del 15 marzo 2012
e redatto dal laboratorio regionale di approfondimento “Ruolo del Servizio di
Prevenzione e Protezione nel comparto sanità”.
Dopo
aver affrontato, in un precedente articolo, le idonee modalità di intervento
per il
rischio incendio e il rischio tecnologico (black-out elettrico,
interruzione delle comunicazioni e dell’erogazione ossigeno, ...), diamo ora
uno sguardo alla gestione dei
rischi
strutturali,
naturali,
chimici e sociali.
Nel
documento i vari suggerimenti sono
riportati in una
tabella, esplicativa
delle tipologie di rischio e delle modalità comportamentali conseguenti, che
comprende scenari
d'emergenza, relativi sviluppi e misure d'intervento per fronteggiare l’emergenza.
Rischio
strutturale
L’unico
rischio strutturale - considerato un emergenza rilevante - presente nella
tabella è relativo al
cedimento
strutturale (muri, solai, controsoffitti ecc.) anche a seguito di
allagamento, frana, sisma, esplosione, evento catastrofico.
Si
tratta chiaramente di un evento a "rapida evoluzione" che coinvolge
tutta la struttura compromettendo, in funzione dell'entità dell'evento
cedimento o impraticabilità della stessa, il
regolare svolgimento dell'attività. Al rischio sono esposti sia i
lavoratori dell'area che i degenti/utenti.
Queste
le
indicazioni riportate nelle linee
d’indirizzo:
-
“il personale presente deve darne immediata comunicazione al
Coordinatore dell'Emergenza il quale,
valutata la situazione, attiva la squadra di emergenza e richiede l'intervento
tempestivo degli enti di soccorso esterni (VV.F., protezione Civile);
-
tutto il personale deve restare calmo, tranquillizzare i degenti/utenti e i
visitatori e prepararsi all'esodo orizzontale progressivo o all'evacuazione
verticale, allontanandosi con estrema prudenza dalla zona interessata dal
cedimento strutturale, recandosi in un luogo sicuro (reparto adiacente, punto
di raccolta);
-
deve essere verificato che all'interno del reparto non sia rimasto nessuno e se
possibile, sezionare/chiudere gli impianti tecnologici presenti nell'area
(acqua, energia
elettrica, gas medicali ecc.) agendo sugli appositi dispositivi di
intercettazione”.
Rischio da eventi
naturali
In
questo caso sono due le emergenze rilevanti trattate, emergenze a "rapida
evoluzione" che coinvolgono tutta o parte della struttura provocandone
l'impraticabilità:
-
esondazione, alluvione, frana: il
personale presente deve dare immediata comunicazione dell’evento (numero
telefonico di emergenza) al Coordinatore dell'Emergenza “specificando la
situazione, l'emergenza in atto, la gravità dell'evento e le necessità di
intervento; questi, valutata la situazione, attiva il segnale d'allarme al fine
di iniziare le procedure di messa in sicurezza dei degenti/utenti, dei visitatori
e degli operatori”;
-
sisma: per questo evento, purtroppo
reso attuale dalle scosse sismiche
avvenute in questi mesi nel Centro Italia, il documento prescrive che, a
seguito del terremoto, tutto il personale presente debba prepararsi “a
fronteggiare la possibilità di ulteriori scosse riparandosi sotto le architravi
delle porte o in prossimità dei muri portanti”. In relazione alla gravità
dell'evento “gli operatori devono attuare le operazioni di evacuazione dei
degenti/utenti e dei visitatori, muovendosi con estrema prudenza ed avanzando
lungo i muri. Una volta all'esterno devono allontanarsi dalla struttura e
recarsi nel punto di raccolta”.
Rischio chimico
Per
quanto riguarda le strutture sanitarie i rischi chimici trattati nel documento
sono:
-
sversamento, spandimento di sostanze
chimiche pericolose: si tratta in questo caso di un’emergenza minore e di
un evento a "lenta evoluzione ed entità limitata". Anche se non
coinvolge impianti tecnologici e non forma vapori, può “compromettere il
regolare svolgimento dell'attività lavorativa”. Il rischio riguarda un numero
limitato di lavoratori e possono essere esposti i degenti/utenti. Il personale
presente deve dare immediata comunicazione dell’evento “al Coordinatore
dell'Emergenza e, se adeguatamente formato, e se in grado di intervenire in
condizioni di sicurezza, interviene utilizzando le tecniche, i materiali ed i
DPI previsti nelle schede
di sicurezza delle sostanze”;
-
nube tossica: è un’emergenza
rilevante, un evento a "rapida evoluzione" derivante da una
“contaminazione generata da un evento esterno alla struttura che compromette la
sicurezza di lavoratori, degenti e utenti”. In questo caso il personale
presente “deve provvedere alla chiusura delle porte e finestre, disattivare i
sistemi di condizionamento dell'aria, evitare che degenti/utenti e visitatori
escano all'esterno e rimanere in attesa di istruzioni da parte del Coordinatore
dell'Emergenza”.
Rischio Sociale
Infine
affrontiamo alcuni rischi sociali che possono riguardare le strutture
sanitarie.
Il
primo rischio trattato è relativo alla
minaccia
armata/rapina, un evento a "rapida evoluzione" che coinvolge tutta
o parte della struttura.
Secondo
le linee regionali d’indirizzo il personale presente all'evento deve:
-
“eseguire le istruzioni impartite dall'attentatore e in caso di domande
rispondere sempre con calma;
-
restare al proprio posto, con la testa china, se la minaccia è diretta,
offrendo la minore superficie ad azioni di una eventuale offesa fisica;
-
evitare di contrastare con i propri comportamenti le azioni compiute
dall'attentatore;
-
eseguire con naturalezza e con calma ogni movimento (non si devono compiere
azioni che possano apparire furtive o movimenti che possano apparire una fuga o
una reazione di difesa)”.
Il
personale presente – “non direttamente coinvolto e senza mettere a rischio la
propria incolumità” - deve dare “immediata comunicazione dell'evento al
Coordinatore dell'Emergenza e alle Forze dell'ordine”.
Il
secondo rischio trattato è, invece la
telefonata
minatoria/ annuncio ordigni esplosivi.
Il
personale che riceve la chiamata deve:
-
“ascoltare con calma e cortesia e non interrompere il chiamante;
-
ottenere il massimo numero di informazioni, tenendo il chiamante in linea il
maggior tempo possibile;
-
informare immediatamente, al termine della telefonata, il Coordinatore
dell'Emergenza il quale valutata la situazione richiederà l'immediato
intervento delle forze
dell'ordine.
Inoltre
il personale presente, ma non direttamente coinvolto, deve:
-
“verificare la presenza di oggetti (valigie, bagagli, pacchi e simili)
abbandonati nei corridoi dopo aver verificato che questi non risultino
appartenere a nessuno tra il personale dipendente e utenti;
-
verificare che nessuno sposti l'oggetto dal punto esatto ove si trova in attesa
dell'arrivo delle Forze dell'Ordine allertate;
-
attenersi strettamente alle disposizioni del Coordinatore dell'Emergenza poiché
potrebbe essere dato anche l'ordine di evacuazione”.
Infine
alcune informazioni relative all’emergenza dovuta ad un’
aggressione.
Innanzitutto
si ricorda che, anche se circoscritto, “il fenomeno non va, comunque,
sottovalutato in quanto si ritengono non trascurabili i possibili rischi per il
personale chiamato a gestire nell'immediato la situazione”.
Il
personale presente all'evento, deve:
-
“mantenere un atteggiamento calmo;
-
eseguire eventuali istruzioni impartite dall'aggressore e in caso di domande
rispondere sempre con calma;
-
tenersi a distanza dall'aggressione;
-
non discutere;
-
non contestare le sue affermazioni;
-
non tentare di convincerlo”.
Infine,
anche in questo caso, il personale presente, ma non direttamente coinvolto,
“deve informare il Coordinatore dell'Emergenza che provvederà a richiedere
l'immediato intervento di tutte le risorse disponibili internamente e
l'intervento tempestivo delle forze dell'ordine”.
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 1138 volte.
Pubblicità