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"La tecnologie a supporto della cultura della sicurezza sul lavoro"
fonte www.puntosicuro.it / Formazione ed informazione
16/07/2012 - Le tecnologie di Information Tecnology a
supporto della diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro.
1. Premessa
L’ Accordo
Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 ha ampliato, anche in numero
sostanziale, il numero dei soggetti da sottoporre a processi di formazione
obbligatoria ed il monte ore dei corsi di formazione che devono essere
frequentati dagli stessi. Il numero di ore previste si differenzia secondo il
tipo di rischio a cui i lavoratori
sono esposti a seconda del tipo di attività dell’azienda.
Tale previsione
comporta la necessità, per tutte le aziende italiane, di prevedere un programma
formativo adeguato a corrispondere alle prescrizioni dettate dalla legge ma,
per alcune, crea delle criticità organizzative derivanti dal numero dei
dipendenti da sottoporre a formazione e dalla loro dislocazione sul territorio
nazionale che, a volte, si estende anche all’estero.
Da non sottovalutare
sono anche gli aspetti economici che in alcuni casi determinano costi elevati
se si aggiungono ai costi vivi della formazione anche quelli derivanti dalle
trasferte e dai tempi di assenza dal lavoro. Sono considerazioni, queste, da
tenere ben presente in fase di definizione degli obblighi da porre a carico dei
datori di lavoro, sia pubblici che privati, in un periodo di grande recessione
la cui fine appare ancora lontana.
2. Formazione in modalità
e-learning
Proprio per
risolvere in parte alcune di queste problematiche l’ultimo accordo, per alcuni
specifici percorsi formativi, ha previsto la modalità di erogazione secondo le
metodologie di e-learning
che utilizzino la tecnologia Scorm [1].
Tale metodo di
apprendimento, in italiano definito “teledidattica”, si caratterizza da una
relazione uno-a-uno tra il discente e lo strumento tecnologico a disposizione e
da una libertà di utilizzo relativamente ad orari e sessioni di apprendimento.
Il componente base
della teledidattica è la piattaforma tecnologica ( Learning
Management System o LMS) che gestisce la distribuzione e la fruizione della
formazione: si tratta infatti di un sistema gestionale che permette di
tracciare la frequenza ai corsi e le attività formative dell'utente (accesso ai
contenuti, tempo di fruizione, risultati dei momenti valutativi,...).
Tutte le
informazioni sui corsi e gli utenti restano indicizzate e memorizzate nel
database della piattaforma: questa caratteristica permette all'utente di
accedere alla propria offerta formativa realmente da qualsiasi computer
collegato a Internet, generalmente senza la necessità di scaricare software ad
hoc dal lato del client. L'utente è insomma in questo caso totalmente
delocalizzato
e in virtù di ciò più semplice risulta il suo accesso al proprio percorso
formativo modellizzato sul server, secondo la filosofia
anywhere/anytime,
ovunque e in qualsiasi momento.
I sistemi di
tracciamento e controllo permettono, peraltro, di tenere sotto controllo in
maniera stringente l’andamento del percorso formativo ma, evidentemente, il
rapporto tra discente e tutor è informale e asincrono in quanto basato su
sistemi di mailing e/o di chat che non necessariamente sono in tempo reale.
Peraltro è un rapporto non invasivo in quanto si realizza solo a seguito di
criticità o difficoltà che il discente possa incontrare durante la fruizione
del corso che, per sua natura, non ha una determinazione in termini di periodi
definiti di fruizione.
3. Formazione tramite Aule
Virtuali in modalità webinar
Ciò nonostante, pur
apprezzando tale metodo di apprendimento, da parte di diverse aziende si stanno
proponendo altri strumenti e metodologie di formazione, anch’esse basate
sull’Information Tecnology.
Tali richieste
pervengono da quelle aziende che hanno una struttura organizzativa ampiamente
diffusa sul territorio e che dispongono di numerose risorse umane adibite a
professioni ed incarichi che si contraddistinguono per una alta mobilità ed un
quasi assente impiego in uffici con attrezzature informatiche.
Tale tipologia di
personale mal si adatta, per alto numero e tipologia di impiego, a frequentare
percorsi formativi sia in aule univoche che per mezzo di metodologie
e-learning.
Alcune aziende che
hanno sottoposto alla nostra attenzione tali problematiche contano in organico
un alto numero di personale (5.000/10.000 dipendenti) per lo più dislocato in
sedi distribuite su tutto il territorio nazionale e, alcune, anche all’estero.
Nel corso
dell’analisi del problema si è prospettata da parte di queste aziende l’ipotesi
di ricorrere allo strumento dell’
Aula Virtuale tramite webinar [2]
quale
mezzo per superare le criticità esposte.
La filosofia di base
di tale strumento formativo è quello di creare in remoto delle aule basate sul
web e sulla trasmissione dati in “real time” in modo da creare una relazione
didattica “uno-a-molti” tra il docente e i discenti.
Le moderne
tecnologie di trasmissione dati e l’aumento della loro velocità di
trasferimento hanno permesso di mettere a punto sistemi di gestione della
didattica a distanza tramite appunto le cosiddette “Aule Virtuali”.
L'
aula virtuale
(o
ambiente collaborativo) è la metodologia didattica che permette
l'interazione (in modalità sincrona) fra gli utenti: si tratta infatti di
strumenti che favoriscono la comunicazione immediata tramite
chat, lavagne
condivise (
interactive whiteboards) e videoconferenza e così via.
I software per la
gestione di ambienti collaborativi possono gestire anche forum di discussione,
document
repository, accesso ai materiali didattici o a materiali di supporto anche
secondo tempistiche asincrone che riescono a mettere a disposizione dei
discenti la possibilità di rivedere successivamente documenti e filmati.
Tale metodologia
permette di erogare i corsi di formazione in ambiente altamente controllato dal
docente sia visivamente che tramite interazioni in “real time” via web con i discenti
facenti parte l’aula virtuale.
Il vantaggio dal
punto di vista didattico e metodologico di tale modalità formativa è
l’immediatezza del rapporto docente-discente, peraltro non sempre garantito
dalla modalità e-learning, che ripropone in modo virtuale la relazione che
normalmente si crea in una aula tradizionale.
Intuitivi sono i
vantaggi per quelle aziende che, per numero e dislocazione delle risorse umane
sul territorio, riscontrerebbero grosse difficoltà di gestione dei percorsi
formativi e che dovrebbero affrontare elevati e gravosi costi di missione uniti
ad una anomala perdita di ore lavorate in quanto impiegate in trasferimenti tra
luogo di lavoro e sede dei corsi.
Sono naturalmente da
individuare gli specifici ambiti e gli argomenti per i quali consentire, come
del resto già previsto per l’e-learning, l’utilizzo di questa modalità di
formazione che, comunque, è certamente più flessibile della modalità
e-learning.
4.
Creazione
e gestione di un’aula virtuale (video-conferenza tramite webinar)
La realizzazione di
un corso di formazione tramite l’utilizzo di aule
virtuali dovrà avere i seguenti requisiti di base:
1. ogni sede del
corso in remoto, collegato con l’aula principale in video conferenza, dovrà
essere presidiata da un tutor adeguatamente preparato;
2. il collegamento
in VIDEOCONFERENZA
(Real-Time) si realizzerà tramite sistemi esperti di videoconferenza su
piattaforma digitale e avverrà in modo bi-univoco e controllato tra una o più
sedi remote collegate con la sede principale di erogazione del corso in cui sarà
presente il docente;
3. il docente dovrà
avere la possibilità di verificare la presenza dei discenti (tramite VIDEO e
sistemi telematici) per tutta la durata delle singole sessioni del corso;
4. le verifiche
intermedie e l’esame finale potranno essere effettuati a seguito delle
autorizzazioni e credenziali rilasciate dal docente tramite la collaborazione
dei singoli tutor presenti nelle sedi collegate oppure direttamente in
Videoconferenza.
5. i documenti
cartacei (esame + verbale) potranno essere acquisiti elettronicamente mediante
scanner ed inviati immediatamente al termine dell’esame. In seguito:
a. gli originali
verranno inviati successivamente dalla sede delocalizzata direttamente alla
sede del centro di formazione responsabile del progetto formativo per
l’archiviazione così come richiesto dal sistema di gestione della qualità;
b. il controllo
degli errori verrà effettuato direttamente in collaborazione con il tutor al
termine dell’esame;
6. al termine delle
correzioni dei singoli test di verifica dell’efficacia dell’apprendimento il
docente e la commissione d’esame, eventualmente nominata, potrà autorizzare la
spedizione degli attestati.
6. Conclusioni
Appare evidente come
le modalità di erogazione di corsi di formazione tramite metodologie
informatiche sono tipicamente il frutto del vantaggio tecnologico che
l’Infomation Tecnology riesce a dare contribuendo ad una economia di scala
delle risorse, sia umane che finanziarie, oggi particolarmente sentita dalle
aziende.
Pur non
sottovalutando l’impegno organizzativo e tecnologico da garantire per una
efficace riuscita dei corsi proposti secondo tali modalità, è evidente la
necessità di ricorrervi allorché la platea dei discenti diventa elevata per
numero e distribuita su una ampia parte del territorio, sia nazionale che
estero.
Pur rimanendo l’aula
il luogo preferenziale per l’erogazione di corsi di formazione, non si può
disconoscere l’esigenza ripetutamente rappresentata da più parti di utilizzare
per alcuni e selezionati argomenti le nuove tecnologie e metodologie offerte
dalla moderna Information Tecnology in considerazione dell’esigenza di
abbattere i costi pur coinvolgendo un elevato numero di discenti.
Tale esigenza,
naturalmente, non può pretendere di basarsi sugli stessi principi e utilizzare
le stesse modalità in uso nelle aule. Anche il rapporto docente/discente non
può essere ricondotto a quello utilizzato per le lezioni frontali.
In relazione a
questo aspetto si deve onestamente riconoscere che a volte il rapporto che si
instaura tra discente ed e-tutor/docente può risultare più efficace in quanto
si vengono a superare alcune inibizioni che talvolta in aula bloccano la
relazione tra i soggetti, specialmente se trattasi di aule di lavoratori.
Gli stessi forum,
normalmente inseriti all’interno delle piattaforme tecnologiche a supporto
delle metodologie di formazione a distanza, facilitano l’interscambio e
l’integrazione di opinioni tra i partecipanti anche in quanto sono strumenti
divenuti ormai frendly per gran parte dei lavoratori che nel privato utilizzano
mezzi di comunicazione basati su tecnologia internet e mobile.
È necessario creare
modelli e schemi organizzativi innovativi ed evoluti tali che i vantaggi che si
possono ottenere utilizzando le potenzialità della Information Tecnology e
della rete non vengano vanificati da una mera e miope riproposizione delle
vecchie e desuete metodologie d’aula.
A tale proposito si
deve sottolineare come l’utilizzo di metodologie formative basate sulle
e-learning e sul webinar presuppone che i contenuti didattici vengano
ri-progettati e sviluppati ad hoc. Programmi, contenuti e metodologie pensate
per l’aula non potranno essere semplicemente “riciclati” e somministrati
tramite formazione a distanza. Gli stessi docenti ed e-tutor dovranno essere
adeguatamente “formati” ed “addestrati” al loro utilizzo per garantirne
l’efficacia formativa.
Interpretare al
meglio le potenzialità offerte dall’Information Tecnology nel campo
dell’apprendimento può aiutare il nostro paese e il sistema economico a
superare il “digital divide” ancora troppo alto per consentire all’Italia di
potersi allineare ai paesi tecnologicamente più avanzati.
Per colmare tale
“divide” sarà necessario accompagnare gli investimenti in tecnologia con quelli
in formazione finalizzati a superare in tutti, classe dirigente e grande
pubblico, la preclusione verso tecniche e modelli di apprendimento che
utilizzino appunto gli strumenti dell’Information Tecnology.
Francesco Naviglio, Segretario generale AiFOS, sociologo
dell’organizzazione.
[1] Lo SCORM definisce, nell'e-Learning, le specifiche
relative al riutilizzo, tracciamento e catalogazione degli oggetti didattici ( learning object), i
"mattoni elementari" con i quali vengono strutturati i corsi. La
piattaforma di e-learning ha solo il compito di dialogare con l'oggetto,
interpretando i messaggi che gli vengono passati. Ciò è possibile in quanto
SCORM definisce al suo interno le caratteristiche che dovrebbero essere
supportate dal Learning
Management System (LMS). La compatibilità della piattaforma si rende
necessaria solamente per "capire la lingua" dell'oggetto e, se
necessario, per potergli rispondere.
[2] Il Webinar, noto anche come Seminario Online, è un neologismo
dato dalla fusione dei termini web e seminar, coniato per identificare sessioni
educative o informative la cui partecipazione in forma remota è possibile
tramite una connessione informatica. In lingua
italiana è anche noto come seminario online.
Il Webinar è usato per condurre dei meeting, corsi di
formazione o presentazioni, nei quali ciascun partecipante accede da un proprio
PC ed è connesso con gli altri partecipanti tramite internet.
A differenza dei webcast,
sono un sistema interattivo dove i partecipanti possono
interagire tra loro e con il docente del seminario tramite gli strumenti quali:
chat, audio e video chat, lavagne elettroniche ecc, disponibili dal sistema di
web conference.
I seminari online possono avere luogo scaricando nel
PC di ciascuno dei partecipanti un software oppure collegandosi ad una
applicazione web tramite un link distribuito tramite e-mail (meeting
invitation). Il contenuto del Webinar può essere di diverso tipo, cioè da una
semplice presentazione di Slide fino ad una online - demo di Software. Per
accedere al Webinar è ovviamente necessario disporre di un collegamento
Internet, un programma di gestione di strumenti multimediali tipo Windows Media
Player e un altoparlante/una cuffia.
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