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"Quesiti sui luoghi di lavoro e macchine"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
12/09/2012 - La
Direzione Sanità, Prevenzione Sanitaria ambienti di vita e di lavoro della
Regione Piemonte ha aggiornato la raccolta di quesiti sul D. Lgs. 81/08,
pervenuti al gruppo di lavoro “info.sicuri”. Pubblichiamo alcuni dei quesiti su
luoghi di lavoro e macchine – TITOLI
II, III (art. 62-87)
2.1
Mi sembra di capire che l’all. XIII del D.lgs. 81 richiede sempre disponibilità di
docce, mensa e spogliatoio (oltre a servizi igienici e lavabi) in tutti i
cantieri, anche se di limitata entità.
Per
i soli WC e lavabi è possibile fare una convenzione con un bar adiacente che
rimane aperto per tutto l’orario di cantiere?
Per
docce e locali mensa/spogliatoio, è possibile fare una convenzione con
proprietario di residenza privata adiacente al cantiere?
L’allegato
XIII al punto 3.5 ammette convenzioni solo con strutture idonee aperte al
pubblico e non con privati. D’altra parte ovvie ragioni sconsigliano l’uso
promiscuo di servizi igienici. Si ritiene che l’ipotesi del punto 3.5 valga a
soddisfare gli obblighi del punto 3 (gabinetti e lavabi) e non anche per
soddisfare gli obblighi contenuti in altri punti.
2.4
Che periodicità hanno le verifiche periodiche degli impianti di una scuola.
Quali fonti posso consultare per ottenere queste informazioni?
La
periodicità delle verifiche è biennale. Per gli impianti di terra il
riferimento normativo è il DPR 462/01, che all’art. 4, comma 1, stabilisce che
il datore di lavoro è tenuto ad effettuare regolari manutenzioni dell’impianto
nonché a far sottoporre lo stesso a verifica periodica ogni cinque anni, ad
esclusione di quelli installati in cantieri,
in locali adibiti ad uso medico e negli ambienti a maggior rischio in caso di
incendio per i quali la periodicità è biennale.
Per
impianti elettrici nei «locali a maggior rischio in caso di incendio» (Norma
CEI 64-8/7 Sezione 751) s’intendono gli impianti installati in ambienti che
presentano in caso d’incendio un rischio maggiore di quello che presentano
negli ambienti ordinari.
In
particolare la citata Sez. 751 della Norma CEI 64-8/7 comprende:
-
ambienti a maggior rischio in caso di incendio per l’elevata densità di
affollamento o per l’elevato tempo di sfollamento in caso di incendio o per
l’elevato danno.
I
seguenti esempi sono tratti dall’allegato A della sez. 751 della Norma CEI
64-8/7:
-
omissis
-
Scuole di ogni ordine, grado e tipo, accademie e simili;
-
omissis
2.6
Nel corso di una attività di vigilanza presso una azienda agricola, quali
azioni deve intraprendere l’UPG (prescrizione, diffida, disposizione) nei
confronti del datore di lavoro o del coltivatore diretto del fondo nel caso in
cui alcune attrezzature di lavoro (non a norma) vengono dichiarate fuori
servizio perché obsolete o guaste?
Bisogna
distinguere se le attrezzature sono effettivamente inservibili oppure al di là
della dichiarazione di «fuori servizio» sono immediatamente utilizzabili. Nel primo
caso ovviamente non si commette alcun reato a possedere dei «rottami».
Nel
secondo caso invece occorre distinguere tra coltivatore diretto e datore di lavoro.
Nel primo caso, quindi in assenza di lavoratori, si applica solamente l’art. 21
del D.lgs. 81/08, uso di macchina non
conforme. Quindi se al momento del sopralluogo la macchina veniva usata si
contesterà la violazione dell’art. 21, se invece non veniva usata al più si
potrà disporre con atto motivato che non venga utilizzata in futuro. Se si
tratta di un datore di lavoro, può essere contestato l’art. 71.
La
raccolta di quesiti sul decreto legislativo 81/08 (formato PDF, 252 kB).
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