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"Stampanti laser, fotocopiatrici e toner: come ridurre i rischi"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
10/10/2012 - È ormai appurato che
le polveri
dei toner emesse dalle stampanti con tecnologia laser e dalle fotocopiatrici
possono causare ai lavoratori disturbi delle vie respiratorie superiori e inferiori,
soprattutto in soggetti predisposti.
In
relazione ai rischi dei toner negli uffici, Suva, istituto svizzero per l'assicurazione e la prevenzione
degli infortuni, ha pubblicato nel 2012 l’aggiornamento del factsheet “
Stampanti laser, fotocopiatrici e toner:
pericoli per la salute”.
Il
documento indica che le
stampanti laser
e le
fotocopiatrici “possono
emettere piccole quantità di polvere, composti organici volatili (COV) e ozono”.
Anche se grazie al progresso tecnologico “in molti apparecchi moderni le emissioni
di ozono sono state ridotte quasi a zero”.
Riguardo
alle polveri, queste possono essere sia di carta che di toner, anche se la
percentuale delle polveri di carta è generalmente di gran lunga maggiore.
Inoltre
è bene ricordare che i toner “sono costituiti da piccolissime particelle di
materia termoplastica (copolimeri stirolo-acrilici, nelle stampanti ad alto
rendimento anche poliestere), che si fissano sulla carta per fusione”.
Riguardo
alla
tossicità dei toner alcune sperimentazioni
dimostrano che questi prodotti “devono essere classificati nella categoria
delle
polveri granulari biopersistenti
senza sostanziale tossicità specifica conosciuta (granular bioresistent
particles, GBP)”. E la polvere di toner “contiene particelle in grado di
penetrare negli alveoli”. Durante il funzionamento delle stampanti “è stata
rilevata la presenza di aerosol di dimensioni inferiori ai < 100 nm
(particelle ultrafini)”.
Abbiamo
anticipato che le polveri di toner “possono
causare disturbi soprattutto nei soggetti con mucose ipersensibili nelle vie
respiratorie superiori e inferiori”. In particolare i rapporti finora
pubblicati “indicano che le persone con un'iperreattività aspecifica nasale o
bronchiale possono sviluppare sintomi come starnuti, muco nasale, tosse e
disturbi respiratori. Generalmente, si tratta di reazioni aspecifiche di
ipersensibilità dovute agli effetti irritativi delle emissioni”.
Reazioni che è possibile prevenire con una migliore
igiene del posto di lavoro.
La
letteratura scientifica documenta “solo pochissimi casi di allergie
delle vie respiratorie provocate dai toner”.
In
particolare tra il 2007 e il 2008, l’Università tedesca di Gießen ha condotto
uno studio clinico su un gruppo di persone impiegate in uffici: lo studio non
ha rilevato “né reazioni infiammatorie delle vie respiratorie, né reazioni
infiammatorie generali” e non ha fornito indizi di “un aumento delle allergie
nei lavoratori che riconducono i propri disturbi alle emissioni di toner”.
Se
gli studi epidemiologici “non hanno stabilito relazioni causali certe fra
queste emissioni e le malattie croniche dell'apparato respiratorio o le
malattie polmonari interstiziali”, tuttavia “non si esclude che le polveri di
toner possano avere un effetto
cancerogeno”. Anche se i dati attualmente disponibili non permettono di
trarre delle conclusioni definitive.
In
ogni caso a titolo preventivo il documento consiglia idonee
misure di protezione generali per
ridurre il rischio di esposizione alle polveri di toner e alle particelle
ultrafini, nonché
specifiche misure per
contrastare gli effetti di un'elevata esposizione, ad esempio in caso di guasto
dell'apparecchiatura o durante le operazioni di manutenzione e riparazione.
Queste
le
misure generali proposte:
-
“attenersi scrupolosamente alle istruzioni riportate nel manuale d'uso;
-
collocare gli apparecchi in un locale ampio e ben ventilato;
-
installare le apparecchiature di elevata potenza in un locale separato e
installare un impianto di aspirazione locale;
-
non direzionare le bocchette di scarico dell’aria verso le persone;
-
eseguire regolarmente la manutenzione
delle apparecchiature;
-
optare per sistemi di toner chiusi;
-
sostituire le cartucce del toner secondo le indicazioni del produttore e non
forzare l'apertura;
-
rimuovere con un panno umido le tracce di toner; lavare con acqua e sapone le
parti di pelle sporche di toner; in caso di contatto con gli occhi, lavare con
acqua per 15 minuti; in caso di contatto con la bocca, sciacquare abbondantemente
con acqua fredda. Non utilizzare acqua calda o bollente, altrimenti il toner
diventa appiccicoso;
-
eliminare con molta cautela i fogli inceppati per non sollevare polvere;
-
utilizzare guanti monouso per ricaricare il toner liquido o in polvere”.
Inoltre
quando diventa necessario sostituire le cartucce di stampa o si eseguono la
pulizia e la manutenzione degli apparecchi, possono verificarsi delle
brevi emissioni di polvere di toner. E
le persone che “svolgono frequentemente queste attività sono maggiormente
esposte” ai rischi correlati alle polveri.
In
questo caso devono essere adottare “adeguate precauzioni per ridurre il
rischio di inalazione:
-
pulire gli apparecchi con un aspiratore certificato, non usare getti d'aria,
evitare di sof-fiare nell'apparecchio;
-
qualora si tema una notevole emissione di polveri, garantire una buona
ventilazione; utilizzare un respiratore
antipolvere con livello di protezione FFP2/FFP3 e cambiarlo re-golarmente
dopo un periodo di poche ore se diventa umido, si danneggia o viene direttamente
a contatto con la polvere di toner; indossare gli occhiali
di protezione;
-
una volta terminata la manutenzione, pulire con un panno umido la zona attorno
all'apparecchio;
-
indossare guanti di
protezione adeguati, tenendo conto anche del tipo di detergente utilizzato”.
Infine
il factsheet sottolinea che le stampanti e i toner di vecchia generazione “dovrebbero
essere sostituiti con apparecchi moderni a basse emissioni o, per lo meno,
sarebbe opportuno sostituire il tipo di toner (toner con certificazione di
ecocompatibilità)”.
N.B.: Gli eventuali
riferimenti legislativi contenuti nei documenti di Suva riguardano la realtà
svizzera, i suggerimenti indicati possono essere comunque di utilità per tutti
i lavoratori.
Suva,
“ Stampanti
laser, fotocopiatrici e toner: pericoli per la salute”, factsheet a cura della
Divisione medicina del lavoro, Divisione tutela della salute sul lavoro,
Settore chimica, aggiornamento marzo 2012 (formato PDF, 202 kB).
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