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"DDL semplificazioni: novità per la sicurezza sul lavoro"
fonte www.puntosicuro.it / Normativa
18/10/2012 -
Il Consiglio dei Ministri del 16
ottobre ha approvato un disegno di legge che contiene nuove misure di
semplificazione per cittadini e imprese sul lavoro e la previdenza, le
infrastrutture, i beni culturali e l’edilizia, sulla privacy, sull’ambiente e
sull’agricoltura.
Numerose sono le misure previste che
modificherebbero la normativa di tutela della sicurezza sul lavoro se il
disegno di legge sarà convertito in legge, in questa forma, in Parlamento.
Tra le principali misure previste segnaliamo:
- non obbligatorietà di redazione
del Duvri (Documento
unico di valutazione dei rischi di interferenza) nelle attività a basso rischio
infortunistico sostituita dalla previsione di un incaricato che sovrintenda le
attività di cooperazione e coordinamento;
- non obbligatorietà di redazione
del Duvri (e della nuova figura dell’incaricato appena citato) in caso di servizi
di natura intellettuale, mere forniture di materiali o attrezzature e lavori o
servizi la cui durata non sia superiore ai dieci uomini-giorno (rispetto
all’attuale durata non superiore ai due giorni);
- semplificazioni (da individuarsi con un
successivo decreto interministeriale) per le
prestazioni lavorative di breve durata (non superiori a cinquanta giornate
lavorative all’anno) relative all’informazione, la formazione e la sorveglianza
sanitaria;
- modelli semplificati per la
redazione del piano
operativo di sicurezza (POS), del piano di sicurezza e coordinamento (PSC),
del fascicolo dell’opera e per il piano di sicurezza sostitutivo del piano di
sicurezza e coordinamento (anche questi da individuarsi con un
successivo decreto ministeriale);
- non applicazione del Titolo IV del D.Lgs.
81/2008 (relativo alle misure di prevenzione nei cantieri temporanei o
mobili) ai “piccoli lavori senza costruzione, finalizzati alla realizzazione o
manutenzione delle infrastrutture per servizi” che non comportino lavori edili
o di ingegneria civile (di cui all’allegato X del D.lgs. 81/2008);
- possibilità per i datori di
lavoro di attività a basso rischio infortunistico (da individuarsi con un
successivo decreto ministeriale) di attestare di avere effettuato la valutazione
dei rischi utilizzando un modello prestabilito (che sarà allegato al decreto
ministeriale da emanare);
- semplificazione delle relazioni
contenenti i dati sanitari dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria che
i medici competenti devono inviare annualmente alle aziende sanitarie locali,
semplificazione che avverrà tramite la revisione delle modalità di trasmissione
delle informazioni e degli allegati 3A e 3B del D.Lgs. 81/2008 (da poco
stabiliti dal Decreto del Ministro del
lavoro e delle politiche sociali 9 luglio 2012) e che terrà conto dei dati già in possesso di pubbliche amministrazioni; inoltre è fissato il termine del 30
giugno 2013 per l’invio delle relazioni relative al periodo 2007-2012;
- riduzione da 60 a 45 giorni del
termine (previsto dal comma 11 dell’articolo 71 del D.Lgs. 81/2008) entro il
quale l’Inail deve effettuare la prima verifica
periodica di una attrezzatura;
- introduzione della possibilità,
per le verifiche successive, che queste siano effettuate anche dall’ARPA, ove
ciò sia previsto con legge regionale, e introducendo l’obbligo per
questi enti (compresi anche INAIL e ASL), di comunicare al datore di lavoro, entro 15 giorni dalla richiesta,
l’eventuale impossibilità ad effettuare le verifiche; in tal caso il datore di
lavoro potrà avvalersi di soggetti pubblici o privati abilitati.
Per quanto riguarda le misure di
semplificazioni negli altri settori, il disegno di legge prevede l’aumento di validità del DURC: il documento
unico di regolarità contributiva rilasciato per i contratti pubblici di lavori,
forniture e servizi avrà infatti validità di 180 giorni dalla data di
emissione.
Infine, il disegno di legge
prevede semplificazioni anche per la privacy: sarà esclusa l'applicazione
del Codice in materia di dati personali a coloro che agiscono nell'esercizio
dell'attività imprenditoriale, anche individuale. E su questo aspetto c’è già
stato un comunicato ufficiale del Garante della privacy che ha sottolineato
come il disegno di legge, “anziché semplificare la vita degli imprenditori li
priva, in quanto persone fisiche, di ogni garanzia rispetto al trattamento dei
loro dati, anche delicatissimi, e si pone in contrasto con la Direttiva
europea”. Il comunicato afferma inoltre che “ove il testo venisse confermato,
l'Autorità garante si vedrebbe costretta a sollevare la questione in sede
comunitaria”.
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