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"Il rapporto fra MALPROF e SINP"
fonte www.puntosicuro.it / Acqua
07/11/2012 -
Il sistema di sorveglianza
delle malattie professionali MALPROF, rileva le segnalazioni provenienti
dai Servizi di prevenzione delle ASL sulla base di un modello di associazione
delle informazioni omogeneo e standardizzato, valutando la rilevanza del nesso causale
tra la malattia professionale segnalata e l'attività lavorativa.
MALPROF,
integrandosi con le banche dati esistenti, contribuisce ad accrescere il
livello di conoscenza delle malattie professionali e a fornire strumenti per la
programmazione degli interventi di prevenzione sul piano territoriale e
nazionale. Il Sistema di sorveglianza delle malattie professionali, avviato in
una fase sperimentale ad inizio degli anni 2000 ed esteso attualmente a quattordici Regioni, è
stato sostenuto dal 2007 dal Ministero della Salute al fine di attivare un
sistema di sorveglianza esteso su scala nazionale, gestito dall’Inail in
stretta collaborazione con le Regioni.
Nell’ambito del “Patto per la tutela della salute e
la prevenzione nei luoghi di lavoro” sottoscritto tra il Governo e le Regioni e
Province autonome (1° agosto 2007) di cui al
DPCM del 17 dicembre 2007, il Sistema MALPROF viene definito uno degli
strumenti operativi per la costruzione del Sistema informativo nazionale
integrato per la prevenzione nei luoghi di lavoro. Il sostegno del Ministero ed
il Patto per la tutela della Salute hanno favorito nel tempo l’adesione
crescente delle Regioni al Sistema, dopo l’avvio nel 1999 in Lombardia e nel
2000 in Toscana si sono aggiunti nel 2003 i contributi anche di Emilia Romagna,
Liguria, Piemonte, Veneto, integrati dal 2005 dall’apporto di Campania, Lazio,
Marche, Puglia, Sicilia, Umbria, Valle D’Aosta e dal 2007 da quello del Friuli
Venezia Giulia; in previsione di un loro ingresso operativo partecipano ai
lavori del progetto anche referenti delle regioni Abruzzo, Calabria e Sardegna.
La raccolta e l’archiviazione dei dati da parte dei
Servizi di Prevenzione ASL nel database nazionale dell’Inail avviene online
attraverso un software dedicato, che consente anche la gestione ed il
trattamento dei dati direttamente dal livello territoriale competente. Per
l’operatività del Sistema, sono state predisposte linee guida e schede standard
di raccolta dati, stabilendo i criteri per la verifica di qualità delle
informazioni che corredano la segnalazione prima di procedere all’eventuale
attribuzione del nesso di causa. Sia il modello di analisi delle segnalazioni
che gli strumenti operativi sono oggetto di corsi di formazione rivolti agli
operatori di prevenzione che collaborano al Sistema di sorveglianza. I corsi
prevedono 16 ore in due giornate e sono accreditati ECM per i medici del
lavoro, gli assistenti sanitari e gli infermieri che operano presso le ASL.
Con riferimento alle segnalazioni pervenute nel 2010, quale
anticipazione degli ultimi dati disponibili, in archivio figurano quasi 18.000 casi
di sospetta malattia professionale. I dati saranno presentati a Roma il
prossimo 9 novembre nell’ambito del convegno “Il Sistema MALPROF e le reti di
rilevazione delle malattie professionali”, che si terrà nell’auditorium della sede centrale Inail.
Un primo dato interessante è la percentuale di casi
riconosciuto con nesso di causa probabile tra la malattia segnalata e l’attività
lavorativa, pari al 75%. Osservando la tipologia delle malattie di probabile origine
professionale nell’ultimo triennio, si osserva che le ipoacusie e le malattie
muscolo scheletriche sono quelle più frequenti, con percentuali rispetto al
totale dei casi rispettivamente pari al 39% ed al 34%, seguite dal gruppo dei
tumori con percentuale pari al12%.
Nel caso dei dati raccolti in Lombardia e Toscana, ovvero
le Regioni con più lunga serie storica, si può notare l’incremento delle
malattie scheletriche, la cui quota rispetto al totale è più che triplicata tra
il 2000 ed il 2009, in particolar modo per quanto riguarda le patologie del
rachide e la sindrome del tunnel carpale. Tra i tumori
di origine professionale, dal 2000 al 2009 è quasi triplicato il peso dei
tumori della pleura e del peritoneo.
Riguardo i settori di attività economica, tra i più
coinvolti nella manifestazione dei tumori alla pleura e peritoneo spiccano le
costruzioni (15% di tutti i casi con nesso causale positivo), di cui il 77%
sono artigiani ed operai specializzati, seguite dall’industria tessile (7,8%),
nella quale la mansione principale è quella degli addetti ai macchinari (50%), e
dalla fabbricazione dei prodotti in metallo con il 6,2%, di cui il 30% svolgono
le mansioni di fonditori- saldatori.
Per le differenze di genere, le malattie con più
alta percentuale di casi tra le donne sono la sindrome del tunnel carpale e le
malattie psichiche, entrambe con valori superiori al 61%, seguite dalle
malattie della pelle e delle vie respiratorie superiori (43,2%), mentre le
malattie polmonari cronico ostruttive ed i tumori dell’apparato respiratorio
sono presenti per la quasi totalità tra gli uomini (97,3%).
Il Sistema di sorveglianza MALPROF rileva anche la
fonte di segnalazione delle malattie professionali. Al riguardo, si può
osservare come questa cambi in funzione del tipo di malattia. Per la sordità da
rumore e la sindrome del tunnel carpale, possiamo rilevare come la principale
fonte di segnalazione sia il medico competente d’azienda, mentre per le
malattie tumorali le principali fonti sono rappresentate dal Servizio dell’Asl,
dagli ospedali e dagli istituti universitari di medicina del lavoro. Anche nel
caso delle malattie della pelle, le segnalazioni giungono da più fonti:
ospedali, medici competenti e istituti universitari di medicina del lavoro. In
definitiva, la forte differenziazione delle fonti per tipo di malattia
sottolinea la necessità di sensibilizzare i medici segnalatori, in particolare
i medici competenti e di base, sia per rispondere pienamente all’obbligo di
notificare le malattie di sospetta origine professionale, quanto per ampliare
l’attenzione sui possibili quadri diagnostici.
Per favorire le disponibilità e diffusione dei dati
raccolti ed analizzati, è stata predisposta sul web un’area dedicata al Sistema
MALPROF: un sito specifico articolato in sei sezioni, accessibile all’indirizzo
http://www.ispesl.it/statistiche/index_mp.asp,
dove si trovano tutti i materiali utilizzati dagli operatori dei Dipartimenti
di Prevenzione (scheda rilevazione, modello di analisi, software per il
caricamento dati, ...) e le risultanze che il Sistema stesso ha finora prodotto
(5 Rapporti nazionali biennali ed un sesto in via di pubblicazione, tabelle
statistiche di sintesi dell’archivio nazionale aggiornate, ...). Inoltre, è
disponibile online lo strumento interattivo MalprofWeb, che permette all’utente percorsi
di approfondimento nella ricerca e lettura dei dati del decennio corrente.
Il Sistema MALPROF costituisce un Sistema di
sorveglianza “attivo” e “sensibile” in quanto la banca dati è alimentata, oltre
che dalle denunce-segnalazioni e dai referti pervenuti ai Servizi di
prevenzione delle ASL di ciascuna Regione, anche dalla notifica di casi di
patologia professionale acquisiti tramite la ricerca attiva o con altre
modalità programmate da ASL e Regioni. La “sensibilità” del Sistema è strettamente
connessa alla necessità di disporre di uno strumento di monitoraggio il più
tempestivo possibile, in grado, cioè, di “allertarsi” in presenza di incrementi
nel numero dei casi segnalati e riconosciuti.
Infine, alla luce del riassetto normativo in
materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro compiuto con il
D.l.vo 81/2008, il Sistema MALPROF costituisce un riferimento per la
costruzione del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di
lavoro ( SINP).
L’integrazione delle notizie disponibili, tanto degli archivi assicurativi che
dei registri di patologia delle Regioni, diviene un passo fondamentale al fine
di definire un quadro maggiormente rappresentativo delle malattie
professionali.
Giuseppe Campo
INAIL Settore Ricerca, Certificazione e Verifica
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