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"Recupero cave e aree estrattive, le nuove linee guida"
fonte www.insic.it / Normativa
07/11/2012 - Conciliare l'attività di escavazione con la tutela del territorio: questo
l'obiettivo della
partnership tra Legambiente e
Aitec, l'Associazione di Confindustria rappresentativa dei
produttori di cemento, che hanno definito le "
Linee Guida su progettazione, gestione e recupero delle aree
estrattive", nella convinzione che la normativa da sola
non basta, ma occorra diffondere anche in questo ambito la cultura della
sostenibilità.
Le Linee Guida - che saranno presentate oggi a Ecomondo a Rimini - individuano le misure da adottare per ridurre gli impatti sull'atmosfera (limitando l'emissione di polveri), per tutelare l'ambiente idrico, per rispettare la morfologia e l'assetto dei luoghi, per ridurre rumore e vibrazioni, per preservare il paesaggio minimizzando l'impatto morfologico degli scavi. Infine, per preservare flora e fauna.
"La vita media di una cava è di 30 anni - scrivono Aitec e Legambiente - ma seguendo le indicazioni delle Linee Guida è possibile restituire il territorio alla collettività in tempi molto più brevi, iniziando gli interventi di recupero ambientale contestualmente alla lavorazione dei terreni". "Siamo consapevoli di come l'attività' estrattiva causi inevitabilmente un cambiamento dello stato dei luoghi - afferma AITEC nella prefazione delle Linee Guida - generando impatti sull'ambiente. Vogliamo mettere in campo tutte le azioni che possano non solo mitigare gli impatti, ma rendere possibile un recupero ambientale tale da creare nuovo valore naturalistico, apportare benefici alla biodiversità e agli ecosistemi, offrire nuovi spazi fruibili alla collettività".
Le Linee Guida - che saranno presentate oggi a Ecomondo a Rimini - individuano le misure da adottare per ridurre gli impatti sull'atmosfera (limitando l'emissione di polveri), per tutelare l'ambiente idrico, per rispettare la morfologia e l'assetto dei luoghi, per ridurre rumore e vibrazioni, per preservare il paesaggio minimizzando l'impatto morfologico degli scavi. Infine, per preservare flora e fauna.
"La vita media di una cava è di 30 anni - scrivono Aitec e Legambiente - ma seguendo le indicazioni delle Linee Guida è possibile restituire il territorio alla collettività in tempi molto più brevi, iniziando gli interventi di recupero ambientale contestualmente alla lavorazione dei terreni". "Siamo consapevoli di come l'attività' estrattiva causi inevitabilmente un cambiamento dello stato dei luoghi - afferma AITEC nella prefazione delle Linee Guida - generando impatti sull'ambiente. Vogliamo mettere in campo tutte le azioni che possano non solo mitigare gli impatti, ma rendere possibile un recupero ambientale tale da creare nuovo valore naturalistico, apportare benefici alla biodiversità e agli ecosistemi, offrire nuovi spazi fruibili alla collettività".
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