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"Amianto, da Venezia i dati sulle patologie asbesto-correlate"

fonte www.insic.it / Eventi e Appuntamenti

27/11/2012 - Le ultime battute della II Conferenza nazionale sull’amianto hanno portato all’attenzione degli esperti presenti i dati sulla diffusione delle patologie asbesto correlate. Dopo i numeri delle bonifiche e dei siti contaminati, il 22 novembre sono stati infatti presentati i risultati del quarto rapporto del ReNaM (Registro nazionale dei mesoteliomi).

I numeri registrati parlano di 15.845 mesoteliomi maligni - cioè i tumori dovuti all'esposizione all'amianto - rilevati in Italia tra il 1993 e il 2008. Di questi casi, rilevati durante l'intero periodo di attività del registro, l’Inail stima che circa 12mila sono stati analizzati in rapporto alle diverse modalità di “contatto” con la fibra killer: il 69,3% è dovuto a cause professionali, il 4,4% ha un'origine familiare (per esempio, l'inalazione dell'asbesto durante il lavaggio di tute da lavoro impregnate della sostanza cancerogena), il 4,3% ambientale e l'1,6% per un'attività extralavorativa di svago o hobby. Nel 20,5% dei casi, infine, l'esposizione è improbabile o ignota.

Durante la Conferenza sono poi emersi altri dati preoccupanti. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità sono circa 125 milioni le persone esposte all'amianto nei luoghi di lavoro e 90mila i decessi nel mondo dovuti ogni anno al mesotelioma. L’unico modo per evitare queste morti, secondo l’OMS è una messa al bando internazionale dell’amianto, oggi bandito solo in una minoranza di Paesi e non in Cina India e Brasile dove vi sono limitazioni reali all’uso della fibra killer e l'esposizione dei lavoratori e della popolazione generale a questo agente cancerogeno è poco controllata e prevenuta.

A livello nazionale il ministro Balduzzi ha annunciato la presentazione, entro gennaio del piano nazionale dell’amianto, assicurando la disponibilità di risorse per la sua attuazione. Durante la Conferenza sono state infatti discusse alcune proposte di programmazione delle bonifiche dei siti contaminati e degli smaltimenti dei prodotti contenenti amianto. Una prima bozza del Piano nazionale sarà diffusa entro due settimane alle Regioni, promette Balduzzi in modo che possa essere ragionata e discussa e poi in tempi brevi divenire definitiva con l’approvazione delle risorse economiche. Un risultato che è dovuto in parte, secondo il ministro, alle importanti conclusioni del caso Eternit e della battaglia portata avanti da Casale Monferrato che dovrebbe spingere altri comuni ad agire per la lotta all’amianto.

Il ministro Fornero, durante la conferenza ha quindi ricordato un altro tema correlato alle patologie asbesto correlate, quello dei risarcimenti per danni alle vittime, compresi i risarcimenti piuttosto ingenti per coloro che in qualche modo sono stati in contatto con la fibra killer e per i quali il ministro sta cercando una mediazione con le sigle sindacali.

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