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"La sicurezza sul lavoro per gli operatori della sicurezza"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
14/12/2012 - Tutte le
forze di polizia, nazionali e locali “devono vedere nella
legislazione a tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro un
momento particolarmente propizio di revisione dei Modelli
organizzativi, così come suggerito dall’articolo 30 del D.Lgs. 81/2008 e
dei Protocolli operativi, per verificarne la corrispondenza ai vincoli
legislativi, alle necessità funzionali ed alla visione etica, quest’ultima di
sempre maggiore rilevanza, perché unica in grado di sopperire anche alla
eventuali carenze legislative o funzionali”.
Si
conclude così un intervento del dott. Balduino Simone (Dirigente Generale di
P.S. - Incaricato agli adempimenti connessi all’attuazione del D.Lgs. 81/2008
per la Polizia di Stato) pubblicato nella sezione “ Diritto
della salute e della sicurezza per gli operatori della sicurezza” del sito
dell’ Osservatorio
per il monitoraggio permanente della legislazione e giurisprudenza sulla sicurezza
del lavoro ( Olympus).
L’intervento,
dal titolo “
La sicurezza sul lavoro per
gli operatori della sicurezza, tra adempimenti normativi e modelli gestionali”,
indica che la sicurezza sul lavoro “trova
nel
comparto sicurezza uno dei
settori più fertili per crescere e diventare una vera e propria cultura,
gestionale ed operativa, obiettivo che rappresenta la meta auspicata
dell’intera legislazione”. Anche perché “non c’è alternatività tra la sicurezza
dell’operatore e la sicurezza di chi ha bisogno di soccorso, di assistenza, di
protezione”.
Ricordiamo
che nei riguardi delle Forze armate e di Polizia, del Dipartimento dei vigili
del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile,dei servizi di protezione
civile, nonché nell'ambito delle strutture giudiziarie, penitenziarie, di
quelle destinate per finalità istituzionali alle attività degli organi con
compiti in materia di ordine e sicurezza pubblica (...) le disposizioni del Decreto legislativo 81/2008 sono
applicate
tenendo conto delle effettive
particolari esigenze connesse al servizio espletato o alle peculiarità organizzative,
ivi comprese quelle per la tutela della salute e sicurezza del personale nel
corso di operazioni ed attività condotte. Esigenze che saranno individuate,
art. 3 del Testo Unico, con un decreto che è ancora mancante.
Rimandiamo
alla lettura integrale dell’intervento, che fa riferimento anche a quanto
previsto dal Decreto Legge
57/2012 che ha modificato ad esempio il comma 3 dell’articolo 3 del D.Lgs.
81/2008:
(...)
3.
Fino all'emanazione dei decreti di cui al
comma 2, sono fatte salve le disposizioni attuative dell’articolo 1,
comma 2, del decreto legislativo 19 settembre1994, n. 626, nonché le
disposizioni di cui al decreto legislativo 27 luglio 1999, n. 271, al decreto
legislativo 27 luglio 1999, n. 272, al decreto legislativo 17 agosto 1999, n.
298, e le disposizioni tecniche del decreto del Presidente della Repubblica
27 aprile 1955, n. 547, e del decreto del Presidente della Repubblica 7
gennaio 1956, n. 164, richiamate dalla legge 26 aprile 1974, n. 191, e dai
relativi decreti di attuazione;
(...) |
Questa
modifica, con riferimento alla legge di conversione 12 luglio 2012 n. 101,
comporta che tutti gli Enti ed Organismi, indicati al comma 2 - per i quali la
legislazione si applica con riferimento alle
particolari
esigenze e che non hanno ancora adottato le relative
regolamentazioni - non sono ora più tenuti ad applicare la legislazione
generale ma i provvedimenti adottati ai sensi del D.Lgs. n. 626/1994 (mentre prima
dell’intervento del D.L. 57/2012, gli stessi Enti dovevano applicare
integralmente la disciplina generale del D.Lgs. n. 81/2008).
Tornando
all’intervento l’autore sottolinea inoltre come, specialmente per le
forze di polizia, “un'
elencazione rigida delle effettive
particolari esigenze, non solo è difficile, ma è addirittura impossibile”.
Tuttavia non essendo praticabile la rinuncia a determinarle, “si impone la
scelta della individuazione più ampia ed elastica possibile, come unica strada
che porti all'obiettivo di salvaguardare il personale e le esigenze del
servizio. Questa scelta, imposta dalla necessità di dar attuazione ad una
legislazione, pienamente condivisa nelle finalità, può essere il fattore che
alimenta la crescita professionale delle strutture, attraverso due momenti:
-
la
rivisitazione dei Modelli Gestionali;
-
la
revisione dei Protocolli formativi ed
operativi”.
Questi,
continua l’intervento sono i “punti cardine di una stagione nuova che, nel
solco delle esperienze maturate, può prendere slancio, per affrontare e vincere
le sfide del futuro, nella consapevolezza che non esiste alternatività tra la
tutela del personale e l'efficienza del servizio”.
In
particolare le esigenze meritevoli di attenzioni comprendono sia gli
aspetti organizzativi, che quelli
operativi.
L’analisi
deve riguardare ad esempio gli adempimenti che si rendono necessari per la
tutela dai fattori di rischio correlati alle
esigenze organizzative delle strutture, quali:
a)
“i fattori di rischio correlati alla sicurezza, all'igienicità e alla salubrità
dei locali e dei luoghi di lavoro, comprese le aree operative,che hanno delle
sicure particolarità, funzionali proprio alle competenze istituzionali
esercitate;
b)
i fattori di rischio correlati alle effettive esigenze di servizio che il
personale affronta nei processi funzionali tipici e in quelli di rilevanza
generale. Alcuni lavori sono oggetto di specifiche normative di tutela della
salute e che interessano vista, udito o altri organi, e che spesso trovano in
legislazioni speciali gli adempimenti di prevenzione, di monitoraggio e
d'impiego di dispositivi
di Protezione Individuali;
c)
i fattori di rischio tipici, correlati ad alcuni materiali come armamenti,
esplosivi, merci pericolose e sostanze
pericolose. Questi materiali sono quelli che hanno originato la
legislazione di sicurezza, sia nel maneggio che nell'uso, nella custodia e
nella conservazione. Nelle strutture dedicate ad ospitare forze armate e forze
di polizia sono presenti in quantità molto superiori rispetto alle strutture
aziendali e di tutte le tipologie, compreso quelle aventi anche fattori di
rischio elevatissimi;
d)
analisi degli adempimenti di tutela ambientale correlati alla gestione dei
materiali speciali ed ai rifiuti degli stessi. In tutte le strutture,
normalmente, si producono rifiuti
pericolosi (residui di esplosivi, oli esausti, batterie, oli vegetali esausti),
rifiuti sanitari (prodotti da infermerie), rifiuti da imballaggi, rifiuti da
polietilene. Per ognuna delle tipologie che si producono vanno attuate le
prescrizioni previste per la produzione, il conferimento e l'audit. Queste
procedure, seppure previste dalla normativa generale di settore,trovano anche
discipline particolari nell’ambito delle strutture del comparto sicurezza”.
L’analisi
deve riguardare anche “le procedure da attivare per la tutela della salute e
per la sicurezza del personale impegnato nelle
attività operative, che comprendono tutti i settori dell'attività
istituzionale e che costituiscono la parte preponderante di quelle ‘effettive
particolari esigenze connesse al servizio’, di cui all'articolo 3, comma 2 del
D.Lgs. 81/2008”.
L’autore
si sofferma poi sui vari fattori di rischio e sulle aree operative delle forze
di polizia impegnate per la legalità e la sicurezza del territorio.
Concludiamo
riportando le parole dell’autore che sottolinea come il riconoscimento di
effettive particolari esigenze connesse al servizio rappresenti “da un lato la
possibilità di dotarsi di un regolamentazione meno rigida di quella prevista in
generale dal D.Lgs. 81/2008 e, dall'altro, un
impegno a prendere atto che la tutela della salute e la sicurezza sui
luoghi di lavoro, sono obiettivi fondamentali ed irrinunciabili, non solo
all'interno delle strutture e limitatamente alla vita interna del personale, ma
validi anche e soprattutto per tutte le attività operative, senza eccezione
alcuna”. In particolare la “possibilità di una regolamentazione vuole
significare non libertà di sottrarsi alla legge, bensì riconoscimento della
necessità di percorrere itinerari compatibili con le particolarità del lavoro”.
Olympus
- Osservatorio per il monitoraggio permanente della legislazione e
giurisprudenza sulla sicurezza del lavoro, “ La
sicurezza sul lavoro per gli operatori della sicurezza, tra adempimenti
normativi e modelli gestionali” a cura del dott. Balduino Simone, Dirigente
Generale di P.S. - Incaricato agli adempimenti connessi all’attuazione del
D.Lgs. 81/2008 per la Polizia di Stato.
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