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"La sicurezza nel montaggio dei palchi e nei luoghi di spettacolo"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
09/01/2013 - Sono stati diversi in questi anni i crolli
di palchi e strutture per lo spettacolo: concerto di Jovanotti (dicembre
2011, 1 morto), concerto di Laura Pausini (marzo 2012, 1 morto, 2 feriti), concerto
dei Radiohead (Toronto, giugno 2012, 1 morto e 3 feriti), concerto Sugarland (Indianapolis,
agosto 2011, 4 morti e 40 feriti), ...
Il Comitato Interprofessionale
Sicurezza Cantieri della Provincia di Udine (CISC) si è posto un quesito:
il montaggio di una struttura finalizzata
ad ospitare uno spettacolo è un cantiere temporaneo e mobile? Ovvero, è
soggetta al titolo IV del D.Lgs. 81/08, e quindi necessita, se del caso, di un
coordinatore per la sicurezza?
La
risposta del CISC è stata affermativa.
Dietro
ad uno spettacolo, specialmente se di grandi dimensioni, c'è un mondo che non
traspare negli eventi, ma che richiede la collaborazione di un numero enorme di
persone, con le più svariate qualifiche, che in tempi ridottissimi realizzano importanti
infrastrutture.
Proprio
per parlare di questi temi il CISC ha organizzato il 6 luglio 2012 a Pasian di
Prato (UD) un seminario – dal titolo “
La
sicurezza nei palchi e nei luoghi di spettacolo: verso le linee guida nazionali
- definiamo insieme ruoli e responsabilità”, per favorire un confronto tra
coloro che fanno parte della filiera della sicurezza nell’organizzazione e
gestione di uno spettacolo.
Poiché
sul sito del CISC sono stati pubblicati gli atti dell’incontro, riprendiamo
brevemente alcuni punti significativi degli interventi al seminario.
Nell’intervento
dell’architetto Maurizio Michelazzo, “
Inquadramento
generale delle problematiche di sicurezza relative alla gestione di eventi”,
sono presentate graficamente le tipologie di ditte che normalmente partecipano
alla produzione
di uno spettacolo e i documenti che devono essere presentati da ogni ditta.
Nonché alcune idee relative alla sicurezza nelle attività di lavoro connesse
alla gestione di eventi.
Dopo
aver riportato alcune indicazioni relative alla normativa di riferimento e alla
documentazione necessaria allo svolgimento di una manifestazione, il relatore
si sofferma sul
PIMUS ( Piano di
Montaggio, Uso e Smontaggio).
Perché non si deve
redigere il PIMUS?
“La
normativa per la sicurezza sul lavoro prevede una serie di norme per la
costruzione di opere fisse, temporanee e in metallo, contenute nel Titolo IV
del D.Lgs. 81/08. I palchi non sono però ponteggi
fissi, di conseguenza non sono soggetti alla richiesta dell’autorizzazione
ministeriale, alla redazione del PIMUS, all’abilitazione degli addetti al
montaggio e smontaggio e a tutte le altre regole stabilite dal testo Unico. I palchi possono definirsi come opere
provvisionali e come tali fanno riferimento agli artt. 33-112-123 del
D.Lgs. 81/08”.
Nell’intervento
“
La Nota del Ministero dell’Interno del
26/04/2011 sul controllo dei carichi sospesi” l’ Ing. Vittorio Bozzetto ha
ripreso i contenuti della Lettera
Circolare n. 1689 del 1 aprile 2011 - Locali di pubblico spettacolo di tipo
temporaneo o permanente. Verifica della solidità e sicurezza dei carichi
sospesi.
Lettera
circolare in cui si rileva che negli
ultimi
anni si è registrata una ampia casistica di incidenti dovuti al collasso di
strutture fisse o temporanee per sovraccarico o non corretto montaggio di
carichi sospesi, tutti contrassegnati da conseguenze gravi, in alcuni casi
mortali, che hanno interessato anche il nostro Paese (...). E ciò posto,
muovendo dalla descrizione delle tipologie
più ricorrenti di carichi sospesi, con la circolare si ritiene utile
fornire alcune indicazioni
, al fine di assicurare, anche sul piano
della completezza documentale, l'ottimizzazione dei controlli concernenti la
sicurezza e la solidità di tali elementi strutturali, a garanzia
dell'incolumità del pubblico e del personale addetto (...).
Deve
inoltre evidenziarsi – recita sempre la circolare -
che, nella prassi, un fattore di criticità nella verifica degli
elementi in discorso, può essere rappresentato dalla
distanza temporale intercorrente, in taluni casi, fra la fase di
progettazione iniziale e il momento di effettiva realizzazione
dell'allestimento, e dalla possibilità di disporre di una documentazione
tecnica completa e aggiornata sulle modifiche intervenute fino all'ultimazione
dell'allestimento medesimo.
La
relazione si sofferma sul concetto di
carico
sospeso:
-
carico sospeso fisso: “carico
sospeso vincolato ad uno o più punti di una struttura superiore od inferiore
ivi comprese funi, tiranti, catene e staffe”;
-
carico sospeso ad un organo di
sollevamento: “carico sospeso vincolato tramite un elemento mobile sia esso
fune, catena, cinghia e/o banda ad una macchina ovvero ad un sistema complesso
di sollevamento”;
-
carico sospeso dinamico: “carico
sospeso vincolato o tramite un organo movimentato da una macchina o tramite un
sistema complesso di sollevamento in grado di muoversi nello spazio in una o
più direzioni”.
Continua
la circolare:
per tali elementi
scenotecnici e/o di arredo (p.e. televisioni, schermi, proiettori, corpi
illuminanti, casse audio, americane, pedane per sollevamento scene o artisti,
ecc.), diversi dagli elementi costruttivi descritti e dimensionati nel progetto
strutturale e quindi già verificati in sede di collaudo statico, occorre dunque
garantire la idoneità statica delle strutture fisse o temporanee di ancoraggio,
l'adeguatezza delle condizioni di ancoraggio e la pianificazione e attuazione
degli interventi di manutenzione.
La
relazione riporta la
documentazione
utile ad attestare la sicurezza dei carichi sospesi:
-
“documentazione tecnica illustrativa la presenza, la tipologia e la consistenza
dei carichi sospesi, a firma di tecnico qualificato;
-
schemi dei sistemi di sospensione/appendimento evidenzianti, ove presenti, i
sistemi complessi (p.e. struttura di sostegno a sua volta sospesa ad altra
struttura), i carichi dinamici (carichi che si muovono o possono farlo durante
lo spettacolo), e gli eventuali motori, a firma di tecnico qualificato;
-
certificazione sulla idoneità statica del sistema complessivo dei carichi
sospesi effettivamente in opera, a firma di tecnico qualificato, corredata
dalla documentazione certificativa dei singoli componenti del sistema” (nel
documento agli atti, che vi invitiamo a visionare, è presente una tabella
relativa a tali componenti);
-
“attestazione di conoscenza e osservanza delle condizioni di esercizio e delle verifiche
periodiche (con relative modalità attuative) fissate in ambito progettuale
e/o previste dalla normativa vigente (p.e. quelle sui motori) nonché dei
termini di utilizzo di componenti soggetti a scadenza quali fasce, funi o
altro, a firma del responsabile della attività/manifestazione”.
Segnalando
che la relazione si sofferma anche sui problemi, compiti e responsabilità dei
vari soggetti impegnati nei lavori, riportiamo
un altro passaggio della circolare:
al
fine di verificare la "solidità e la sicurezza" di un
"locale" di pubblico spettacolo in relazione ai carichi sospesi e
alle strutture fisse o temporanee destinate all'ancoraggio degli stessi, può
farsi riferimento a quanto disposto dalle norme sulla sicurezza delle
costruzioni (in particolare, dal D.M. 14 gennaio 2008, recante le nuove norme
tecniche per le costruzioni) e dalle norme in materia di salute e sicurezza sul
lavoro (Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e ss.mm.ii.).
In
definitiva, conclude il relatore, se l’attività di montaggio e smontaggio di un
palco è assimilabile all’attività di cantiere dobbiamo risolvere velocemente diversi
nodi e “soprattutto dobbiamo formare una generazione di coordinatori
che si sposi con il variegato ed imprevedibile mondo dello spettacolo”.
Gli
atti relativi al seminario:
Arch.
Maurizio Michelazzo, Gruppo Sicurezza Padova (formato PDF, 1.53 MB);
-
“ Le
principali problematiche della fornitura e montaggio strutture”, Luca
Tosolini (ITALSTAGE) (formato PDF, 1.06 MB);
-
“ La
Nota del Ministero dell’Interno del 26/04/2011 sul controllo dei carichi
sospesi”, Ing. Vittorio Bozzetto (formato PDF, 2.49 MB);
-
“ La
sicurezza nello spettacolo: verso una linea guida nazionale per il montaggio
dei palchi”, Ing. Renzo Simoni - SCPSAL – ASS 1 Triestina - Gruppo di
lavoro “palchi e opere provvisionali utilizzate per manifestazioni sportive e
similari” (formato PDF, 3.63 MB).
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