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"Inail, 210 linee d’azione per la ricerca in SSL"
fonte www.insic.it / Formazione ed informazione
24/01/2013 -
Duecentodieci linee di ricerca
convogliate in 36 programmi. Un grande interesse per l’innovazione
tecnologica. Un approccio “a rete” fortemente articolato che – in nome
della trasversalità – garantisca possibilità di interazione anche con
strutture esterne all’Inail. Il tutto con particolare attenzione alla
fase traslazionale – quella dove le conoscenze acquisite si trasformano
in “pratica” – come momento qualificante, al fine del miglioramento e
dell’ottimizzazione della tutela della salute e della sicurezza sui
luoghi di lavoro, contribuendo all’individuazione di specifiche
politiche sanitarie.
Sono questi i principali p unti caratterizzanti del Piano di attività della ricerca (Par) 2013-2015 dell’Inail, approvato dal Civ lo scorso 28 dicembre, insieme al bilancio previsionale dell’Istituto.
Il documento – pur in una logica di continuità col precedente dell’ex Ispesl, relativo al periodo 2009-2012 – rappresenta un punto di svolta essenziale nel processo d’incorporazione dell’Ispesl all’interno dell’Inail (secondo quanto disposto dalla legge 122/2010) per il Polo salute e sicurezza.
Il Par 2013-2015 coinvolge la totalità delle strutture esistenti del settore Ricerca dell’Inail e ha organizzato il complesso di attività secondo il modello di sviluppo delle funzioni disposto nella citata delibera Civ e articolato non più “per macro aree”, ma “a matrice”: ovvero, secondo una griglia formata, a livello verticale, da matrici di “settore” e a livello orizzontale, da aree di interesse scientifico denominate “matrici di fattore” (per esempio, i fattori di rischio determinati dall'evoluzione dell'organizzazione del lavoro a quelli connessi ai processi di produzione e trasformazione delle materie prime, a quelli determinati da interfaccia uomo/macchina, etc).
Particolare attenzione è stata rivolta verso all’innovazione tecnologica e ai rischi correlati, anche in accordo con lo specifico Piano in materia, anch’esso approvato dal Civ il 28 dicembre scorso. L’innovazione tecnologica si riflette sia nella strutturazione dei programmi a carattere medico, igienistico ed epidemiologico sia di quelli più tipicamente tecnologici e di sicurezza dei prodotti e degli impianti
Tra i principali ambiti di interesse del Par i sistemi di studio del fenomeno infortunistico e il potenziamento dell’analisi dell’albero delle cause e della sua gestione, l’innovazione tecnologica a favore della sicurezza in settori ad alto rischio come l’edilizia e l’agricoltura e lo studio delle soluzioni organizzative per la gestione del rischio nelle diverse realtà lavorative. Notevole interesse, ancora, viene posto anche alla sicurezza delle attività produttive sia per le realtà industriali, con approfondimenti di settore, sia per le attività in sviluppo come le biotecnologie e le bonifiche. Previsto, infine, lo sviluppo di indicatori e strumenti per le aziende, con particolare attenzione alle pmi.
Sono questi i principali p unti caratterizzanti del Piano di attività della ricerca (Par) 2013-2015 dell’Inail, approvato dal Civ lo scorso 28 dicembre, insieme al bilancio previsionale dell’Istituto.
Il documento – pur in una logica di continuità col precedente dell’ex Ispesl, relativo al periodo 2009-2012 – rappresenta un punto di svolta essenziale nel processo d’incorporazione dell’Ispesl all’interno dell’Inail (secondo quanto disposto dalla legge 122/2010) per il Polo salute e sicurezza.
Il Par 2013-2015 coinvolge la totalità delle strutture esistenti del settore Ricerca dell’Inail e ha organizzato il complesso di attività secondo il modello di sviluppo delle funzioni disposto nella citata delibera Civ e articolato non più “per macro aree”, ma “a matrice”: ovvero, secondo una griglia formata, a livello verticale, da matrici di “settore” e a livello orizzontale, da aree di interesse scientifico denominate “matrici di fattore” (per esempio, i fattori di rischio determinati dall'evoluzione dell'organizzazione del lavoro a quelli connessi ai processi di produzione e trasformazione delle materie prime, a quelli determinati da interfaccia uomo/macchina, etc).
Particolare attenzione è stata rivolta verso all’innovazione tecnologica e ai rischi correlati, anche in accordo con lo specifico Piano in materia, anch’esso approvato dal Civ il 28 dicembre scorso. L’innovazione tecnologica si riflette sia nella strutturazione dei programmi a carattere medico, igienistico ed epidemiologico sia di quelli più tipicamente tecnologici e di sicurezza dei prodotti e degli impianti
Tra i principali ambiti di interesse del Par i sistemi di studio del fenomeno infortunistico e il potenziamento dell’analisi dell’albero delle cause e della sua gestione, l’innovazione tecnologica a favore della sicurezza in settori ad alto rischio come l’edilizia e l’agricoltura e lo studio delle soluzioni organizzative per la gestione del rischio nelle diverse realtà lavorative. Notevole interesse, ancora, viene posto anche alla sicurezza delle attività produttive sia per le realtà industriali, con approfondimenti di settore, sia per le attività in sviluppo come le biotecnologie e le bonifiche. Previsto, infine, lo sviluppo di indicatori e strumenti per le aziende, con particolare attenzione alle pmi.
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