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"Edilizia: sovraccarico biomeccanico nel rivestimento di pavimenti e muri"
fonte www.puntosicuro.it / Salute
15/04/2013 - La recente pubblicazione della monografia Inail “ Schede
di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei
comparti della piccola industria, dell’artigianato e dell’agricoltura”
non ha solo il merito di dare informazioni pratiche sui rischi di
sovraccarico e sulle eventuali misure di prevenzione. Permette anche di
comprendere come tale rischio debba essere valutato per le singole
mansioni e in relazione alle specificità del luogo e dell’organizzazione
di lavoro.
Se oggi ci soffermiamo sulle
attività di rivestimento di pavimenti e muri,
con un breve sguardo anche sulle attività di tinteggiatura, sarà
facilmente rilevabile come a seconda della mansione, ad esempio la posa
in opera di rivestimenti per bagno o la posa in opera di pavimenti,
possa variare notevolmente il rischio di sovraccarico a carico dei due arti superiori.
Ricordiamo che le schede contenute nella monografia, che vi invitiamo a leggere, non sono uno strumento “fai da te” per la valutazione del rischio da sovraccarico.
I dati presenti nelle schede non sostituiscono comunque l’osservazione
diretta delle lavorazioni svolte e la consultazione dei lavoratori sulle
prassi di lavoro.
Scheda 75 – Posa in
opera di rivestimenti per bagno
In
questa attività l’operatore procede all’applicazione di adesivo sulla parete in
lavorazione, con uso di cazzuola e spatola dentata e successivamente alla posa
in opera degli elementi del rivestimento (piastrelle). In questo caso è stata
valutata la posa in opera di piastrelle su di una parete verticale di circa 1.8
m2 (191 secondi).
In
particolare all’interno di un cantiere di
ristrutturazione
di un appartamento destinato a civile abitazione, “il piastrellista porta a
termine i seguenti
sub-compiti:
-
prelievo della malta dal secchio con la cazzuola, al fine di riporlo sulla
spatola dentata;
-
applicazione della malta sulla parete in lavorazione;
-
posa in opera delle piastrelle; l’operazione viene eseguita esercitando una
pressione con le dita delle mani, al fine di farle aderire perfettamente”.
Mentre
“la preparazione della malta (miscelazione della polvere adesiva con acqua) e
del taglio delle piastrelle (con uso di smerigliatrice) viene eseguita da un
altro operatore”.
In
questa attività si può rilevare, ad esempio, l’effettuazione di “
movimenti molto rapidi e costanti
(azioni tecniche dinamiche), con l’arto dx. L’arto sx effettua un minor numero
di azioni e mantiene la spatola dentata e le piastrelle per quasi tutto il
ciclo (azione tecnica statica prevalente)”. Con “stereotipia di grado moderato
a carico di entrambi gli arti” e forza di grado moderato a carico dell’arto dx
e di quello sx rispettivamente per meno della metà e per meno di 1/3 del tempo
di ciclo”. Senza dimenticare i problemi posturali e i fattori complementari
(impatti ripetuti con l’arto dx).
Quello
che ne risulta è un
rischio elevato
per l’arto destro a partire da attività di 4 ore e medio per l’arto sinistro a
partire da 8 ore.
Tuttavia
con “un’adibizione giornaliera alla suddetta attività inferiore a 4 ore, i
rischi a carico dell’arto dx potrebbero essere di lieve entità e quelli
all’arto sx di entità molto lieve/accettabile”.
Si
ricorda poi che “in assenza dell’operatore impegnato nella preparazione
dell’adesivo e nel taglio delle piastrelle laddove necessario, il compito in
esame potrebbe essere caratterizzato da una
maggiore eterogeneità, sebbene allo stesso tempo potrebbe
introdurre ulteriori rischi a carico dell’operatore, quali le vibrazioni
meccaniche indotte al sistema mano-braccio, dovute all’ utilizzo di
smerigliatrice”.
Scheda 76 - Posa in
opera di pavimenti
Sono
diversi invece gli scenari lavorativi nella posa in opera di pavimenti.
In
questo caso l’operatore – sempre nell’ambito di un cantiere finalizzato alla
ristrutturazione di un appartamento destinato a civile abitazione – “porta a
termine i seguenti
sub-compiti:
-
prelievo dell’adesivo dal secchio con la cazzuola, per trasferirlo sul
massetto;
-
distribuzione uniforme dell’adesivo con uso di spatola dentata;
-
posa in opera degli elementi del pavimento, operando una pressione con le dita
delle mani, al fine di farle aderire perfettamente;
-
inserimento fra un elemento e l’altro del pavimento, dei distanziatori in
plastica”.
Inoltre
il “compito in esame costringe l’operatore a mantenere per tempistiche
giornaliere prolungate, la postura
inginocchiata/accovacciata”.
E
in questo caso il cantiere di lavoro valutato “è caratterizzato dalla presenza
di un altro operatore responsabile della preparazione dell’adesivo nel secchio
(miscelazione della polvere adesiva con acqua) e del taglio con uso di
smerigliatrice, laddove necessario, degli elementi del pavimento da porre in
posizioni particolari (angoli, ecc.)”.
In
questo caso i
fattori di rischio
riportati nella scheda sono differenti dall’attività di posa in opera di
rivestimenti per bagno. Non si hanno rischi elevati, ma
rischi medi a per l’arto destro a partire da 6 ore di lavoro e solo
rischi molto lievi per l’arto
sinistro a partire da 8 ore di lavoro.
Scheda 77 -
Rimozione di carta da parati
Anche
in questo caso assistiamo a rischi di sovraccarico differenziati tra arto
destro e arto sinistro. In questa attività l’operatore, “utilizzando
un’apposita spatola da tappezziere, tenuta con la mano dx”, raschia via la
carta “cominciando dagli angoli delle singole strisce e procedendo dall’alto
verso il basso. Con la mano sx l’operatore aiuta la rimozione della striscia di
carta, a volte tenendo la carta rimossa, a volte facendo forza sulla spatola
per agevolare la raschiatura”. In particolare:
-
“prima di procedere alla rimozione, la carta viene inumidita servendosi di un
rullo imbevuto di acqua tiepida nella quale è stato precedentemente diluito uno
speciale detergente che agevola la rimozione della carta;
-
il prodotto viene lasciato in posa un tempo variabile da 15 minuti ad un’ora;
-
successivamente, per agevolare la penetrazione del detergente, con un
taglierino vengono effettuate incisioni orizzontali e verticali lungo tutto il
muro”.
Nell’attività
valutata sono stati rilevati
rischi
elevati per l’arto destro già a partire da 4 ore di attività e per l’arto
sinistro solo
rischi molto lievi a
partire da 6 ore di attività.
A
livello di
prevenzione “un corretto
utilizzo delle scale portatili, come pure
l’assunzione della posizione accovacciata o inginocchiata solo per il tempo
strettamente indispensabile, consentirebbero di posizionarsi alla giusta
altezza rispetto alla porzione di parete da trattare, in modo da evitare il
sovraccarico del distretto della spalla”. Inoltre “l’uso di spatole con
impugnatura ergonomica e con incavo antiscivolo consentirebbe di esercitare una
maggiore pressione con un minore sforzo”.
Scheda 78 -
Posa in opera di carta da parati
L’operatore,
“dopo aver tagliato il foglio a misura, con un pennello procede
all’applicazione della colla andando dal centro verso i bordi. Dopo circa 5
minuti (il tempo necessario alla colla per far presa) applica la carta sul
muro, cominciando dalla parte superiore, aiutandosi con le mani o con una
spazzola per evitare la formazione di bolle. Terminato il posizionamento di due
fogli, si passa alla finitura dei giunti con un rullino, mentre con un
taglierino vengono rimossi i bordi eccedenti”. Il ciclo lavorativo analizzato è
rappresentato dalla posa in opera di una porzione di carta da parati in pura
cellulosa di dimensioni pari a 53×50 cm (40 secondi).
In
questo caso i
fattori di rischio
indicano - ad esempio riguardo alla frequenza - “movimenti rapidi e costanti
(azioni tecniche dinamiche), con entrambi gli arti superiori. Stereotipia
moderata a carico di entrambi gli arti”. Inoltre si rileva forza di grado
moderato “a carico dell’arto dx e sx per circa metà del tempo di ciclo”. E
mantenimento degli arti dx e sx “ad altezza spalle, rispettivamente per circa il
40% ed il 30% del tempo di ciclo. Gomiti e polsi di entrambi gli arti in
postura incongrua per circa 1/3 del tempo di ciclo”.
Differentemente
dalle altre mansioni possiamo rilevare in questo caso la presenza di un
rischio
elevato per l’arto destro a partire da 6 ore di lavoro (medio dalle 4 ore)
e per l’arto sinistro a partire dalle 8 ore (medio dalle 4 ore).
Anche
in questo caso un corretto utilizzo delle scale portatili, “come pure
l’assunzione della posizione accovacciata o inginocchiata, solo per il tempo
strettamente indispensabile, consentirebbero all’operatore di posizionarsi alla
giusta altezza rispetto alla porzione di parete da coprire, in modo da evitare
il sovraccarico del distretto della spalla”.
Scheda 79 -
Tinteggiatura a rullo
Concludiamo
con un fugace sguardo sull’ attività di
tinteggiatura
con rullo su prolunga: “l’addetto impugna con la mano dx il rullo e con la sx
la parte terminale della prolunga; effettua movimenti in senso verticale per la
stesura uniforme del colore sulla parete o in senso orizzontale se la pittura
interessa il soffitto”.
Si
sottolinea che è possibile “l’utilizzo di scale portatili per agevolare il
raggiungimento delle porzioni di intonaco più alte, non raggiungibili con la
sola prolunga”.
In
questa attività si rileva un
rischio
medio sia per l’arto destro che sinistro a partire da 6 ore di attività.
Infine
qualche
indicazione per la prevenzione.
Da
un punto di vista tecnico “è fondamentale mantenere un adeguato posizionamento
rispetto alla porzione di intonaco che viene tinteggiata e quindi posizionarsi
ad una altezza pari o solo di poco inferiore a quella da tinteggiare. L’ausilio
ottimale per realizzare ciò in sicurezza è il trabattello, oppure la scala
portatile doppia. Il giusto posizionamento in altezza permette di mantenere la
spalla in postura corretta per quasi tutto il tempo di ciclo”.
Inoltre
è possibile “utilizzare strumenti con impugnatura più ergonomica”.
Contarp
Inail, “ Schede
di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei comparti della
piccola industria, dell’artigianato e dell’agricoltura”, edizione 2012,
pubblicazione realizzata da Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e
Prevenzione (Contarp) di Direzione Regionale Marche, Direzione Regionale
Liguria, Direzione Regionale Toscana;
Autori: Ugo Caselli, Chiara Breschi, Raffaella Compagnoni, Marina
Mameli, Eleonora Mastrominico, Daniela Sarto con la collaborazione di Silvia
Mochi (formato PDF, 3.67 MB).
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