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"Lista di controllo: proteggere le mani nelle aziende metalmeccaniche"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
22/04/2013 - In questi anni Suva,
istituto svizzero per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni, ha
prodotto diverse liste di controllo, materiali e video informativi
sulla sicurezza delle
mani nel mondo del lavoro.
Uno
dei materiali più recenti dedicati alla protezione di questa importante parte
del corpo è dedicato al
settore
metalmeccanico, un settore in cui le lesioni alle mani e le malattie
della pelle sono frequenti.
Nella
“
Lista di controllo: p
rotezione
delle mani nel settore metalmeccanico”
si indica che
i
pericoli
principali per le mani sono:
- “di natura meccanica (lesioni dovute a spigoli
vivi, oggetti ruvidi e appuntiti, trucioli, lame di coltelli e altri utensili
da taglio);
- di natura termica;
- di natura chimica (irritazioni cutanee,
allergie, ustioni dovute a contatto con prodotti chimici o vapori ecc.);
- guanti protettivi inadeguati per l’attività
svolta”.
Per la
protezione
da agenti fisici la lista di controllo chiede di verificare che sia stato
già stabilito in quali attività si richiede l’uso di guanti protettivi e in
quali invece non sono ammessi.
Si ricorda a questo proposito che:
- “i guanti protettivi devono essere indossati ad
es. durante la manipolazione di oggetti e utensili ruvidi, appuntiti o con
spigoli vivi;
- i guanti protettivi non devono essere indossati
ad es. nelle vicinanze di macchine con elementi o utensili rotanti (pericolo di
trascinamento!)”.
Inoltre “si controlla se i prodotti con spigoli
vivi possono essere rifiniti o messi in sicurezza subito dopo la produzione”? Ad
esempio con riferimento alla sbavatura dei pezzi, all’arrotondamento degli
spigoli, alla copertura degli spigoli taglienti, ...
Nell’azienda devono essere a disposizione:
- guanti protettivi adeguati contro i rischi
meccanici;
- guanti protettivi adeguati contro i rischi
termici;
- guanti protettivi da saldatore adeguati.
Per le varie tipologie di guanti nella lista
vengono riportati i
pittogrammi, le norme EN (ad esempio EN 388 per i
guanti per i rischi meccanici e EN 407 per i guanti per i rischi termici) e i
punteggi relativi ai
livelli di prova:
“un numero più alto indica un livello di prova e prestazioni superiori. Lo zero
significa che il guanto non ha raggiunto il livello di prestazione minimo
previsto per il rischio specifico. Il simbolo X al posto del numero significa
che il guanto non e stato testato o che la procedura di prova non è applicabile
al guanto in questione”.
Riguardo alla
protezione da agenti chimici è necessario innanzitutto accertare se
nell’azienda metalmeccanica si utilizzino sostanze pericolose per la pelle.
Spesso i prodotti critici sono gli oli minerali,
i grassi, i lubrorefrigeranti, i detergenti, gli sgrassanti, i solventi, le
vernici, ecc.
È necessario essere in possesso della
documentazione che riporta le caratteristiche dei prodotti utilizzati, i pericoli
legati al loro utilizzo e le misure di protezione da osservare: “ad esempio schede
di sicurezza, dati dei fornitori, etichette con pittogrammi e indicazioni sugli
imballaggi, controlli periodici di oli ed emulsioni in uso”.
Bisogna poi valutare se è possibile “sostituire
le sostanze di lavoro pericolose per la pelle, sensibilizzanti o irritanti con
prodotti meglio tollerati dalla pelle” o se è possibile adottare tecniche “per
evitare il più possibile il contatto della pelle con le sostanze pericolose” (ad
esempio attraverso l’utilizzo di “ceste d’immersione e altri strumenti o
dispositivi ausiliari”).
Inoltre i guanti protettivi scelti sono
resistenti ai prodotti chimici in caso di
contatto prolungato?
A questo proposito il documento ricorda che la
norma EN 374 riporta un codice a tre
caratteri. I tre caratteri posti sotto il pittogramma “indicano le sostanze
chimiche di prova” contro le quali “il guanto ha un indice di protezione almeno
pari al livello di prova 2 (tempo di permeazione >30 minuti)”.
Queste le sostanze chimiche di prova secondo la
norma EN 374:
- A: Metanolo;
- B: Acetone;
- C: Acetonitrile;
- D: Diclorometano;
- E: Disolfuro di carbonio;
- F: Toluene;
- G: Dietilammina;
- H: Tetraidrofurano;
- I: Acetato di etile;
- J:
n-eptano;
- K: Idrossido di sodio 40 %;
- L: Acido solforico 96 %.
Inoltre:
- “i guanti protettivi con il pittogramma
raffigurante un bicchiere non possono essere utilizzati in caso di prolungato
contatto con prodotti chimici”;
- “i guanti protettivi in materiale assorbente
non possono essere utilizzati per la manipolazione di sostanze pericolose
liquide”;
- è necessario “rispettare la durata massima di
impiego dei guanti protettivi contro i prodotti
chimici”!.
Come sempre le liste di controllo di Suva hanno
un capitolo dedicato all’
organizzazione,
formazione, comportamento sul lavoro.
Dopo aver verificato che per le attività
specifiche siano a disposizione guanti protettivi idonei e che tutti i
dipendenti (anche quelli a tempo determinato) abbiano i propri guanti
protettivi, bisogna accertarsi che “vengano utilizzati esclusivamente guanti
protettivi conformi alle norme di sicurezza”: “i guanti di protezione privi di
contrassegni non devono essere utilizzati”.
Inoltre i dipendenti devono essere coinvolti
nella scelta dei guanti protettivi e si deve tener conto anche delle loro
esigenze personali. Ad esempio con riferimento a “taglia dei guanti, destrezza
delle dita, aderenza, comfort, traspirabilità, presa asciutta e bagnata,
sensibilità tattile, ecc”.
Le mani nei guanti non devono diventare troppo
umide (sudorazione), se necessario si può limitare la durata massima di impiego
o utilizzare sottoguanti di cotone.
E i dipendenti “hanno a disposizione
adeguati prodotti per la protezione della
pelle (creme protettive), prodotti detergenti e prodotti per la cura della
pelle”? E “esiste un
piano di protezione
della pelle che prevede l’utilizzo di creme protettive, detergenti per le mani,
prodotti per la cura e guanti protettivi”?
La lista riporta un esempio di piano di
protezione della pelle con elenco dei guanti protettivi e dei prodotti da
utilizzare nelle varie attività.
È evidente che i dipendenti devono essere istruiti
riguardo ai pericoli di lesioni alle mani, alle sostanze pericolose per la
pelle impiegate in azienda e alle misure di protezione da adottare. E i
superiori devono controllare e imporre “il rispetto e l’attuazione delle norme
in materia di protezione della pelle”.
Inoltre
“almeno una volta all’anno il personale è sensibilizzato nei confronti dei
pericoli causati da dimenticanze, pigrizia, faciloneria e sottovalutazione dei
rischi”?
Rimandandovi
alla lettura integrale del documento, ricco di immagini, concludiamo questa
presentazione con le indicazioni relative alla
manutenzione dei DPI.
Bisogna
accertarsi, prima di ogni utilizzo, del “perfetto stato dei guanti protettivi”
e i guanti difettosi devono essere sostituiti immediatamente.
Inoltre
“i guanti protettivi entrati in contatto con sostanze pericolose per la
pelle vengono smaltiti o se possibile puliti regolarmente”?
Infine
bisogna fare in modo che non venga mai superata la durata massima di impiego
dei guanti protettivi contro sostanze chimiche e che i guanti monouso siano
effettivamente utilizzati una sola volta.
N.B.: I riferimenti
legislativi contenuti nei documenti di Suva riguardano la realtà svizzera, i
suggerimenti indicati possono essere comunque di utilità per tutti i
lavoratori.
Suva,
“ Lista di controllo: protezione delle mani nel settore
metalmeccanico”, edizione gennaio 2013 (formato PDF, 1.1 MB).
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