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"Sulla Rivista Ambiente&Sicurezza sul Lavoro 4 si parla di..."

fonte www.insic.it / Sicurezza

30/04/2013 - È uscito il numero di Aprile della Rivista Ambiente&Sicurezza sul lavoro, sia nella versione cartacea che online, ecco un'analisi dei contenuti presenti.

Il numero 4 della Rivista Ambiente&Sicurezza sul Lavoro approfondisce nell'Editoriale, il recentissimo tema della qualificazione dei Formatori, analizzando il decreto interministeriale 6 marzo 2013 (vedi approfondimento) ed accennando alle polemiche relativi alla scarsa chiarezza di alcuni suoi punti, sollevate da alcuni operatori di settore.
Un interessante articolo di Lucio Fattori "Attrezzature di lavoro, chiarimenti sulla formazione per gli operatori" analizza l'Accordo della Conferenza Stato-Regioni del 22 febbraio 2012, entrato in vigore il 12 marzo 2013, che indica le attrezzature per le quali è richiesta una specifica abilitazione dell'operatore, con riferimento anche alla durata della formazione teorica e pratica.

L'articolo "Emergenza sanitaria, la mappa dei rischi per gli operatori del settore" (N.Magnavita et alt.) fa il punto sulla letteratura più recente in materia di rischi sul lavoro per chi opera in questo comparto, distinguendo le categorie di rischio più diffuse, dai disturbi muscolo-scheletrici, al rischio biologico, passando per la violenza sul lavoro e lo stress occupazionale, ed i rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti.

Nel numero 4 della Rivista si affrontano anche particolari tipologie di attività pericolose: nell'articolo "Spazi confinati: le cause degli infortuni, tra errori evidenti e latenti" di A. Rotella si mettono in evidenza le cause più frequenti di infortunio in spazi confinati, sottolineando l'imputabilità degli incidenti ad una scarsa organizzazione delle attività. L'articolo analizza due casi di studio riferiti a due incidenti reali, il primo legato alla Manutenzione di una cisterna, il secondo legato ad una verniciatura alla base di un cavalcavia, per fornire indicazioni pratiche su come garantire la sicurezza in questi contesti.
L'articolo di A. Porpora "Soli ma sicuri, organizzazione del lavoro e valutazione dei rischi", si occupa di quelle attività lavorative svolte da lavoratori singoli, e fornisce suggerimenti per organizzare la valutazione del rischio specifico, sviluppare una mappatura delle attività e gestire le situazioni emergenziali.

Restiamo sempre nel campo della Gestione della sicurezza, analizzando l'approccio Be Safety: l'articolo di F. Chiatti e S. Vescuso "Be Safety, un approccio alla gestione della sicurezza" illustra le potenzialità dell'Approccio, che mira all' effettivo raggiungimento della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, un passo ulteriore rispetto al Sistema di Gestione 18001, che promuove un cambiamento nel modo di lavorare e di rapportarsi con gli altri all'interno dell'organizzazione.

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