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"Puglia, in arrivo il fascicolo del fabbricato"
fonte www.edilportale.com / Edilizia
18/06/2013 - “Il disegno di legge che istituisce il fascicolo del fabbricato sia al
più presto portato in aula consiliare per la definitiva approvazione”. A
chiederlo è il consigliere della Regione Puglia,
Fabiano Amati al presidente della commissione bilancio e finanze
Giuseppe Lonigro, in riferimento alla legge regionale in materia di prevenzione del rischio e sicurezza delle costruzioni.
“Il disegno di legge - ha spiegato Amati - è stato approvato dalla Giunta regionale nel dicembre del 2011; a questo punto, manca solo un ultimo e fondamentale passaggio in Consiglio regionale affinché una legge d’avanguardia sia definitivamente approvata in Puglia”.
La legge in esame istituisce il fascicolo del fabbricato per tutti gli edifici di nuova costruzione, sia pubblici che privati, quale documento contenente tutte le informazioni riguardanti la situazione progettuale, urbanistica, edilizia, catastale, strutturale, impiantistica, nonché i dati dei relativi atti autorizzativi.
Il fascicolo dovrà essere aggiornato ogni dieci anni e comunque in occasione di ogni lavoro o modifica dello stato di fatto o della destinazione d’uso dell’intero fabbricato, o di parte di esso.
La legge prevede che entro sei mesi dalla sua entrata in vigore, per tutti i fabbricati dovrà essere redatta, a cura dei proprietari, una scheda che riporti informazioni circa l'anno di costruzione, il referto tecnico di verifica della condizione statica attuale, il certificato di abitabilità, la tipologia della struttura portante dell’edificio e degli orizzontamenti ed altri dati identificativi del fabbricato ritenuti indispensabili.
Sempre entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, i Comuni raggrupperanno i fabbricati esistenti per probabile livello di rischio attuale, sulla base delle informazioni e delle conoscenze sulle caratteristiche geotecniche e idrogeologiche del suolo.
Entro lo stesso termine, i Comuni predisporranno un cronoprogramma finalizzato alla sottoposizione dei fabbricati interessati a verifica obbligatoria della condizione statica, definito in base al livello di rischio.
In caso di interventi sulle strutture aventi funzione statica degli edifici esistenti, privati, pubblici o di uso pubblico, che riguardino in particolare le soprelevazioni e gli aggregati, sarà necessario redigere il progetto di messa in sicurezza delle unità strutturali sottostanti ed adiacenti, anche se attinenti a proprietà diverse.
Il testo di legge prevede, inoltre, un rigoroso regime sanzionatorio nei confronti dei soggetti inadempienti: ammende tra 5 mila 50 mila euro e sospensione dell’agibilità per gli immobili non a norma, revoca dei titoli edilizi, sgombero forzato degli edifici e lavori di messa in sicurezza a carico dei proprietari.
Immediata demolizione con spese a carico del proprietario, invece, per gli edifici abusivi a rischio non oggetto di condono.
“Il disegno di legge - ha spiegato Amati - è stato approvato dalla Giunta regionale nel dicembre del 2011; a questo punto, manca solo un ultimo e fondamentale passaggio in Consiglio regionale affinché una legge d’avanguardia sia definitivamente approvata in Puglia”.
La legge in esame istituisce il fascicolo del fabbricato per tutti gli edifici di nuova costruzione, sia pubblici che privati, quale documento contenente tutte le informazioni riguardanti la situazione progettuale, urbanistica, edilizia, catastale, strutturale, impiantistica, nonché i dati dei relativi atti autorizzativi.
Il fascicolo dovrà essere aggiornato ogni dieci anni e comunque in occasione di ogni lavoro o modifica dello stato di fatto o della destinazione d’uso dell’intero fabbricato, o di parte di esso.
La legge prevede che entro sei mesi dalla sua entrata in vigore, per tutti i fabbricati dovrà essere redatta, a cura dei proprietari, una scheda che riporti informazioni circa l'anno di costruzione, il referto tecnico di verifica della condizione statica attuale, il certificato di abitabilità, la tipologia della struttura portante dell’edificio e degli orizzontamenti ed altri dati identificativi del fabbricato ritenuti indispensabili.
Sempre entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, i Comuni raggrupperanno i fabbricati esistenti per probabile livello di rischio attuale, sulla base delle informazioni e delle conoscenze sulle caratteristiche geotecniche e idrogeologiche del suolo.
Entro lo stesso termine, i Comuni predisporranno un cronoprogramma finalizzato alla sottoposizione dei fabbricati interessati a verifica obbligatoria della condizione statica, definito in base al livello di rischio.
In caso di interventi sulle strutture aventi funzione statica degli edifici esistenti, privati, pubblici o di uso pubblico, che riguardino in particolare le soprelevazioni e gli aggregati, sarà necessario redigere il progetto di messa in sicurezza delle unità strutturali sottostanti ed adiacenti, anche se attinenti a proprietà diverse.
Il testo di legge prevede, inoltre, un rigoroso regime sanzionatorio nei confronti dei soggetti inadempienti: ammende tra 5 mila 50 mila euro e sospensione dell’agibilità per gli immobili non a norma, revoca dei titoli edilizi, sgombero forzato degli edifici e lavori di messa in sicurezza a carico dei proprietari.
Immediata demolizione con spese a carico del proprietario, invece, per gli edifici abusivi a rischio non oggetto di condono.
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