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"Modifiche al decreto 81: il parere della Commissione Lavoro"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
12/07/2013 - In relazione ai
commenti, alle critiche, ai dubbi in merito alle disposizioni in materia di
semplificazione degli adempimenti relativi alla tutela della salute e sicurezza
nei luoghi di lavoro contenute nel Decreto legge 69/2013 (cd. decreto
del fare), PuntoSicuro ha intervistato ieri pomeriggio il Dott. Lorenzo
Fantini, dirigente della Divisione Promozione della salute e sicurezza sui
luoghi di lavoro del Ministero del lavoro.
Benché l’intervista, almeno in
relazione alle risposte sul “ decreto del fare”,
sarà pubblicata integralmente nei prossimi giorni, abbiamo preferito riportare
subito alcune
anticipazioni sulle probabili
modifiche al decreto. Modifiche che, in molti casi, vanno incontro proprio a
quanto sottolineato e richiesto da diversi commentatori sul
nostro giornale.
In attesa della futura possibile
conversione in legge (entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto, il 22
giugno 2013), c’è un serrato dialogo tra il Ministero del Lavoro e i componenti
della Commissioni parlamentari.
E in particolare la
Commissione Lavoro (Commissione XI)
della Camera, presieduta dall’ex
ministro Damiano, ha dato un
parere
favorevole, votato pochi minuti prima dell’intervista, al decreto legge, ma
con diverse condizioni, modifiche e stralci richiesti.
Ad esempio riguardo al
DURC chiede che all’articolo 31, comma
5, le parole: “ha validità di centottanta giorni dalla data di emissione” siano
sostituite dalle seguenti: “è rilasciato mediante strumenti informatici
immediatamente all’atto della richiesta e ha validità di centoventi giorni
dalla data del rilascio”.
Riguardo poi all’art. 32 del Decreto
legge in materia di
riduzione dell’utilizzo
del DUVRI
si propongono diverse modifiche, ad esempio si chiede che nel
decreto di indicazione dei settori di
attività a basso rischio infortunistico, desunti dagli indici Inail, si tenga
conto
non solo degli infortuni ma anche
delle malattie professionali.
Inoltre si chiede il cambio del limite
dei
dieci
uomini-giorno, quale criterio per l’obbligo della redazione del DUVRI o
dell’individuazione dell’incaricato.
Queste alcune delle
modifiche richieste:
- ad esempio all’articolo 32,
comma 1, lettera a), al capoverso comma 3, primo periodo, le parole: “a basso
rischio infortunistico” si chiede siano sostituite dalle seguenti: “a basso
rischio di infortuni e malattie professionali”, dopo le parole: “con
riferimento” sia aggiunta la parola: “sia”, dopo la parola: “committente” siano
aggiunte le parole: “sia alle attività dell’impresa appaltatrice e dei lavoratori
autonomi” e le parole: “, tipiche di un preposto” siano sostituite dalle
seguenti: “adeguate e specifiche in relazione all’incarico conferito”; al
medesimo capoverso comma 3, dopo il secondo periodo sia, altresì, inserito il
seguente: “A tali dati accedono il rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza e gli organismi locali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori
comparativamente più rappresentative a livello nazionale”;
- al medesimo articolo 32, comma
1, lettera a), al capoverso comma 3-bis, primo periodo, le parole:
“dieci uomini-giorno” siano sostituite
dalle seguenti: “cinque uomini-giorno”, dopo le parole: “comportino rischi
derivanti” siano aggiunte le seguenti: “dal rischio incendio alto, di cui al
decreto del Ministro dell’interno 10 marzo 1998, e successive modificazioni,
nonché dallo svolgimento di attività in ambienti confinati, di cui al decreto
del Presidente della Repubblica 14 settembre 2011, n. 177, o”, dopo la parola:
“cancerogeni” siano aggiunte le seguenti: “, mutageni, amianto”.
La Commissione richiede anche un
passaggio più stringente e un ruolo maggiore della
Conferenza Stato Regioni e della
Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro,
tenendo in conto che molte delle semplificazioni in tema di SSL non sono
immediatamente operative ma hanno bisogno di decreti, di norme da condividere con
le parti sociali e con le Regioni.
La discussione principale si è
tenuta sulla norma che prevede
semplificazioni
per prestazioni lavorative di breve durata.
Il Decreto legge (articolo 35)
aggiunge infatti all’articolo 3 del decreto legislativo 81/2008 il comma
13-bis:
Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del
Ministro della salute, adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge
23 agosto 1988, n. 400, sentite la Commissione consultiva permanente per la salute
e sicurezza sul lavoro di cui all'articolo 6 del presente decreto e la Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di
Trento e di Bolzano, nel rispetto dei livelli generali di tutela di cui alla
normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro e fermi restando gli
obblighi di cui agli articoli 36, 37 e 41 del presente decreto, sono definite
misure di semplificazione degli adempimenti relativi all'informazione, formazione
e sorveglianza sanitaria previsti dal presente decreto applicabili alle prestazioni
che implicano una permanenza del lavoratore in azienda per un periodo non
superiore a cinquanta giornate lavorative nell'anno solare di riferimento, al
fine di tener conto, mediante idonee attestazioni, degli obblighi assolti
dallo stesso o da altri datori di lavoro nei confronti del lavoratore durante
l'anno solare in corso. |
Considerato che l’aggiunta di un
nuovo comma 13-bis all’articolo 3 del decreto legislativo n. 81 del 2008 può
presentare rischi in relazione al possibile arretramento dei livelli di tutela
nei confronti di lavoratori non inseriti stabilmente nelle organizzazioni di
lavoro e che, per converso, una parte delle semplificazioni ivi ipotizzate
sembra già assicurata dalla nuova formulazione dell’articolo 32 del
decreto-legge,
la Commissione Lavoro chiede
che sia soppresso l’articolo 35.
Inoltre la Commissione fa alcune
osservazioni.
Ad esempio con riferimento alle
disposizioni che mirano a semplificare le procedure di
comunicazione e notifica di denuncia degli infortuni sul lavoro da
parte del datore di lavoro: si evidenzia come tali norme possano comportare
possibili ripercussioni in tema di accertamento di reati o violazioni di leggi
concernenti la sicurezza sul lavoro.
Concludiamo rimandando i lettori
alla lettura e all’ascolto dell’intervista che sarà pubblicata nei prossimi
giorni con altri dettagli relativi alle probabili modifiche al DL 69/2013 e con
il parere di Lorenzo Fantini e del Ministero del Lavoro sulle varie norme in
materia di semplificazione degli adempimenti relativi alla tutela della salute
e sicurezza nei luoghi di lavoro.
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