News
"Palchi per gli spettacoli: come garantire la sicurezza degli operatori?"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
17/09/2013 -
Pubblichiamo un approfondimento redatto a cura della Dottoressa
Calogera Campo del Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di
Lavoro ASL Milano che fa il punto sulla sicurezza nel montaggio e
smontaggio dei palchi per gli spettacoli.
Fare sicurezza negli eventi live – spettacoli e manifestazioni
temporanee nel territorio milanese
A cura di: Dottoressa Calogera
Campo - Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ASL Milano
A conclusione di una stagione
ricca di eventi e di concerti spettacolari il gruppo di lavoro (1) promosso dal
Servizio PSAL della ASL di Milano è arrivato ad alcune considerazioni per certi
versi innovative, ma che trovano comunque una possibile applicazione nel titolo
IV del D.Lgs. 81/08, sia pur con alcune specificità che potrebbero motivare
un’integrazione ad hoc, così come conferma il “ decreto
del fare”.
Gli spettacoli e gli eventi
realizzati in spazi urbani non deputati allo scopo come le piazze, gli stadi,
palazzetti dello sport e persino stazioni delle linee metropolitane e
ferroviarie, hanno bisogno di allestimenti temporanei che implicano attività
esecutive non prive di rischi per i lavoratori. Ne sono la prova i fatti di
cronaca che raccontano spesso di infortuni mortali durante il montaggio
o lo smontaggio di palchi e di attrezzature temporanee, l’ultimo accaduto
proprio pochi mesi fa al forum di Assago.
Milano tra le città d’Italia è
senza dubbio divenuta, oltre che per la moda, capitale della musica dal vivo e
in vista dell’Expo 2015 fa le “prove” proponendo eventi e spettacoli musicali
anche in luoghi non specificamente deputati per la musica (teatri e clubs).
Primo fra tutti lo Stadio di San Siro che quest’anno, in soli due mesi, ha
messo in scena ben 6 concerti importanti. In questo contesto è stato possibile
per la ASL di Milano l’attivazione di un project work sulla sicurezza di questa
particolare attività produttiva, coinvolgendo anche gli attori principali del
settore. Certo, vi sono altre esperienze sul montaggio
e smontaggio dei palchi, ma questo laboratorio, che dura ormai da circa tre
anni, è giunto alla conclusione che oltre il “palco” c’è di più: c’è un vero e
proprio cantiere che nasce e scompare nel giro di pochi giorni.
I cantieri più noti sono quello
edilizio, impiantistico, aeronautico e navale, meno conosciuti sono i cantieri
per eventi temporanei (es. fiere e grandi manifestazioni) e quelli per le
rappresentazioni artistiche. In questi ultimi si palesano i tipici rischi del
settore cantieristico per la sicurezza dei lavoratori, ma in un contesto che
per molti aspetti si differenzia dal cantiere edile più frequentemente
ispezionato dalle ASL e che vede sia la fase di costruzione che quella di
de-costruzione in un lasso di tempo brevissimo. A cominciare dalla progettazione
del palcoscenico, che è sempre più complesso e articolato fino a divenire
un’opera di alta ingegneria civile, contenitore di sofisticate tecnologie
audio, luci, video e macchine per l’automazione e il sollevamento, tanto da
giustificare diversi saloni internazionali (esempio SHOWTECH - Berlino).
Alcuni elementi distintivi di un cantiere per grandi eventi e per
concerti
Il luogo in cui viene realizzata
l’opera appartiene a terzi che affittano o concedono in uso lo spazio. Ne
deriva che il proprietario dell’area non è mai il vero committente dell’evento.
Il progetto di un palco è influenzato dalle esigenze sceniche ed è realizzato
con le stesse caratteristiche per tutto il tour, al contrario sono forti le
differenze tra i luoghi in cui viene installato; le strutture possono essere
soggette a varianti in corso d’opera per ragioni artistiche e/o funzionali allo
spettacolo. Il materiale scenico, a volte progettato all’estero (palco, ausili,
appendimenti, effetti speciali, etc.) può essere utilizzato per un lungo tour
mondiale con l’impiego di un gruppo di tecnici stranieri che seguono l’artista
per tutto il tour. La provenienza di attrezzature non certificate CE e di
lavoratori stranieri, la cui cultura e formazione può fondarsi su presupposti
diversi, possono fare la differenza sulla sicurezza del cantiere. Anche su
questi temi, il tavolo milanese ha identificato percorsi e procedure di
certificazione prima del montaggio delle attrezzature (ad esempio app. di
sollevamento) e indirizzi per la verifica e l’armonizzazione della formazione.
Le fasi di montaggio e smontaggio
dell’opera possono vedere la presenza contemporanea persino di 30 imprese
organizzate su tre turni e con un impiego di oltre 100 uomini giorno
determinando un ambiente di lavoro fortemente influenzato da rischi
interferenziali. In tale contesto si aggiungono elementi problematici come il
lavoro in altezza ad alta specializzazione, l’uso massiccio di impianti di
sollevamento di ultima generazione e tecnologie per l’illuminazione, l’audio e
l’apparto scenico in genere. In ultimo, non per importanza, si devono
seriamente considerare i tempi di realizzazione strettissimi: load-in e
load-out possono avvenire in soli 4 giorni (concerto compreso).
Perché applicare il titolo IV
Sebbene in alcune sue parti il
titolo IV del D.Lgs. 81/08 sembra si riferisca al solo cantiere edilizio, la
temporaneità e la specificità dei cantieri per gli eventi spettacolari è
coerente con il sistema organizzativo previsto dal legislatore, che individua
la posizione di garanzia nel “committente” (definito da Art 89 D.Lgs. 81/08) e
non nel “datore di lavoro committente” (diversamente obbligato dall’art. 26
D.Lgs. 81/08). Entrambi i soggetti sono dotati di potere decisionale e di
spesa, ma il committente é obbligato al rispetto dei principi generali di
tutela (Art 15 D.Lgs. 81/08) anche in assenza di lavoratori subordinati e anche
se il luogo dove avviene l’allestimento non è giuridicamente nella
disponibilità del committente, bensì di un altro soggetto cui l’ambiente
lavorativo è stato temporaneamente concesso a vario titolo.
Il gruppo di lavoro ha concordato
che l’applicabilità del titolo IV trova le sue ragioni non nell’assimilazione
del palco ad opera provvisionale, ma perché lo stesso e tutte le strutture
complementari costituiscono l’opera di ingegneria civile da realizzare e usare,
smontare e ricostruire in un altro “cantiere- evento”. Le opere provvisionali
sono quindi elementi distinti, da progettare/prevedere nel PSC a servizio delle
attività di montaggio
e smontaggio del palco così come tutti gli altri rischi. Tra questi si
devono considerare quelli ambientali come ad esempio le caratteristiche del
luogo in cui si insedia il cantiere, sia uno stadio, una piazza o una soletta
della metropolitana o le condizioni climatiche attese. In assenza di una norma
specifica, il gruppo di lavoro ha concordato che la tipologia delle lavorazioni
(ricadenti nel punto 1. dell'allegato X dello stesso D.Lgs. n. 81/2008),
presentando le succitate caratteristiche peculiari, non possono essere gestite
da una semplice cooperazione tra datori di lavoro, ma è necessario un
coordinamento competente e ben articolato.
Riflessioni sulle figure giuridiche
Come già detto il committente non
è il soggetto che ha la disponibilità giuridica del luogo. L’evento può essere
commissionato da due figure principali: il promoter locale o il produttore
dello spettacolo. La terza variabile è data dal produttore straniero che in
genere ha già deciso strutture, modalità e tempi di realizzazione, e si avvale
di un produttore italiano che, pur non potendo agire sulla progettazione dello
spettacolo può esercitare il ruolo di Committente/Responsabile dei Lavori
rispetto al singolo evento e al luogo dello stesso. La specificità del settore
ha spinto il gruppo di lavoro a ragionare sul ruolo dei RL (se ne potrebbero
prevedere più d’uno) che vengono identificati a partire dal momento in cui si
attiva il processo di realizzazione dello spettacolo in Italia e che possono
avvicendarsi nelle fasi successive. Tale impostazione organizzativa, oltre che
essere consentita dal suddetto titolo IV del D.Lgs. n. 81/2008 è risultata
sovrapponibile alle strutture organizzative aziendali delle produzioni
straniere. E’ stato quindi elaborato e condiviso dal gruppo di lavoro un organigramma
che contiene l’albero dei compiti e delle responsabilità e che consente in ogni
fase di identificare i possibili destinatari della normativa prevenzionale.
Con la definizione
dell’organigramma è stata dipanata così la matassa della gestione operativa del
personale dei “service” (tecnici audio, luci e video) afferenti a diverse
cooperative che vengono dirette da un unico preposto scelto dal committente/RL
e riconosciuto dai rispettivi datori di lavoro. Questa organizzazione trova
successivamente la giusta coerenza procedurale nel PSC e nei POS aziendali.
Anche per le attività del personale di facchinaggio viene identificato
nominativamente un preposto, in grado di utilizzare il personale in funzione
della formazione ricevuta, in relazione alle lavorazioni richieste dai service
mediante una specifica procedura.
Work in progress
Dal convegno di Udine, che si è
svolto pochi mesi dopo il tragico incidente del concerto di Jovanotti, si sono
succeduti diversi momenti di riflessione e di dibattito (ad es. il seminario di
Trieste del 2012, l’istituzione della Commissione presso il Ministero del
Lavoro, ed infine il Work Shop di Bologna di aprile 2013) dove diversi soggetti
interessati si sono confrontati aprendo spazi di condivisione di obiettivi e di
competenze. Operatori e funzionari delle ASL e di altre istituzioni italiane,
professionisti della sicurezza, associazioni e imprese del settore “spettacolo
ed eventi”, hanno così dato vita ad un dibattito che sicuramente porterà ad
importanti sviluppi.
Il prossimo
appuntamento è previsto per il mese di ottobre 2013 a Palazzo Reale di Milano dove
ASL e Comune di Milano in collaborazione con Assomusica presenteranno i
risultati dell’esperienza fatta in questi anni e le proposte per fare
“sicuramente uno spettacolo”.
(1) Gruppo di
Lavoro composto da rappresentanti esperti di ASL Milano Servizio PSAL con le
strutture Sicurezza sul Lavoro, Impiantistica per la Sicurezza e Sicurezza
Elettrica, ASSOMUSICA, Comune di Milano – Polizia Locale, importanti Promoter
nazionali e professionisti della sicurezza sul lavoro quali coordinatori per la
sicurezza, strutturisti e progettisti dei palchi e degli impianti tecnologici.
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 1123 volte.
Pubblicità