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"Nuove prassi per una reale prevenzione negli spazi confinati "
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
13/12/2013 - Era da molto
tempo che PuntoSicuro desiderava intervistare il Prof. Ing.
Riccardo Melloni, vicedirettore del
Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla Sicurezza e Prevenzione dei Rischi
( CRIS) dell’ Università di Modena e Reggio
Emilia.
Il Prof. Melloni è stato ed è tuttora
al centro di una serie di attività e elaborazioni correlate al progetto “ A Modena la sicurezza sul
lavoro, in pratica”. Non attività astratte, ma il frutto di un lavoro di
ascolto e di analisi delle problematiche che le aziende si trovano
quotidianamente ad affrontare, sia nell’applicazione della normativa
obbligatoria in materia di sicurezza sul lavoro, sia nello sforzo di garantire buoni
livelli di sicurezza.
Un progetto, quello modenese, che
riesce spesso a coniugare insieme rigore normativo con la ricerca di soluzioni
semplici e pratiche.
Ad esempio con riferimento alle analisi nel territorio del
2011, analisi che hanno portato alla realizzazione di indicazioni
pratiche e semplificate per la redazione del documento
di valutazione dei rischi, del Documento
unico di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI) o per la redazione
e implementazione di un SGSL.
A questo proposito invitiamo i lettori alla lettura degli articoli presentati nei mesi passati:
Abbiamo incontrato il Prof.
Melloni ad Ambiente
Lavoro di Bologna, come relatore al “Terzo Convegno Nazionale sulle
attività negli Spazi Confinati - Safe Work in Confined Spaces: Guidelines and
Best Practices”.
Si è subito reso disponibile a
rispondere alle nostre domande sulle attività del Centro di Ricerca Interdipartimentale
con particolare riferimento all’attuale studio e sperimentazione di un
nuovo approccio prevenzionale per
quanto riguarda gli
spazi confinati.
In questo caso il progetto è
orientato ad affrontare il tema attraverso una corretta progettazione iniziale
dell’attività lavorativa e non all’analisi dell’intervento di salvataggio ad evento
infortunistico avvenuto.
Saranno prodotte “
buone prassi” o, seguendo le parole di
Melloni in risposta alle nostre domande: “
più
che creare nuove prassi, noi saremo dei facilitatori per poterle fare emergere”.
E queste prassi saranno
disponibili gratuitamente per tutti?
L’intervista, che parla anche della
possibilità che il progetto porti alla nascita di progetti analoghi in altre
città e atenei, si sofferma poi sulla originale struttura che ne sta alla base:
il
Comitato Tecnico Scientifico.
Come è stato possibile mettere
intorno a un tavolo tanti soggetti (Inail, Università, ASL, DPL, tecnici di
associazioni di categoria, Provincia, Comune, ...) in grado di essere attivi e
propositivi per far emergere dal territorio criticità e buone prassi?
E, specialmente, come i nostri
lettori possono conoscere, utilizzare le indicazioni pratiche, le prassi, gli
strumenti elaborati all’interno del progetto?
Prima di lasciarvi
all’intervista, ricordiamo che il 17 dicembre 2013, dalle ore 14.00 alle ore
18.30, presso la Camera di Commercio di Modena si terrà il convegno conclusivo
dell’attività 2013 del progetto “A Modena la sicurezza sul lavoro, in pratica”.
http://www.youtube.com/watch?v=VnCfVvs6U8E
http://www.youtube.com/watch?v=VnCfVvs6U8E
Intervista e articolo a cura di
Tiziano Menduto
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