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"Nomina, compiti e responsabilità del RSPP nella scuola"
fonte www.puntosicuro.it / Normativa
07/03/2014 - Sul nostro giornale si sono incrociati qualche settimana fa sia il lancio del convegno torinese “ Ruolo del RSPP tra responsabilità e sicurezza”, che rifletteva sul ruolo del RSPP dopo la sentenza della Corte di Appello in relazione al crollo del controsoffitto del Liceo Darwin di Rivoli, sia la presentazione di un nuovo documento dell’Inail sulla scuola.
Si trattava, in questo secondo caso, dell’edizione 2013 del manuale dal titolo “ Gestione del sistema sicurezza e cultura della prevenzione nella scuola”;
un manuale per affrontare le tematiche concernenti le disposizioni
legislative in materia di sicurezza e salute nel mondo della scuola.
In questo intreccio di notizie e eventi, viene
spontaneo tornare sul manuale soffermandoci molto brevemente sulle indicazioni
contenute in merito alle funzioni e al
ruolo del Servizio di Prevenzione e
Protezione (SPP).
Se i compiti del SPP sono stabiliti in via
prioritaria dall’art. 33 del D.Lgs. 81/2008 il dirigente scolastico ha facoltà
di “meglio puntualizzare tali compiti anno per anno, tenendo conto delle
specificità dell’istituzione scolastica che dirige, di particolari
problematiche, anche contingenti, e della Politica della sicurezza che intende
perseguire”.
Dopo aver accennato all’art. 11 del Testo Unico relativamente all’introduzione
nella scuola di percorsi formativi interdisciplinari, ci si sofferma sull’obbligo
in capo al
dirigente scolastico di nominare il Responsabile SPP (RSPP) dell’istituzione
scolastica.
L’incarico, come indica il comma 8 dell’articolo 32, “va affidato
prioritariamente
a personale interno all’istituto, ovvero, in subordine, interno ad un’altra
istituzione scolastica, e, in entrambi i casi, che si dichiari disponibile in
tal senso. Solo in via sussidiaria (comma 9), cioè nell’impossibilità di
ottemperare alla norma secondo una delle due precedenti modalità, il dirigente
scolastico può ricorrere a personale esterno all’Amministrazione scolastica,
avvalendosi, assieme ad un gruppo di altri istituti, dell’opera di un unico
esperto, individuato all’interno degli Enti proprietari degli edifici
scolastici o, in via subordinata, all’interno di Enti locali o istituti
specializzati in materia di salute e sicurezza sul lavoro (INAIL, Università,
ecc.) oppure di un libero professionista. Alla stipula della convenzione
potranno provvedere anche le autorità scolastiche territoriali”.
Sul manuale, che vi invitiamo a leggere integralmente, è sintetizzata la
gerarchia delle opzioni per l’individuazione del RSPP e si riportano indicazioni
relative alle procedure che il dirigente scolastico deve seguire al fine di
acquisire le disponibilità dei potenziali RSPP e di rendere trasparente
l’intero procedimento.
Il documento continua segnalando che qualora l’RSPP sia un esperto
esterno (dell’Ente locale, di enti specializzati in materia di salute e sicurezza
o libero professionista), “l’art. 32 (comma 10) sottolinea l’obbligo in capo al
dirigente scolastico di organizzare internamente alla propria scuola un vero e proprio
Servizio, composto da un adeguato numero di Addetti (ASPP), lasciandogli
tuttavia la massima libertà rispetto all’entità di tale numero e ai criteri di
individuazione delle persone”.
Secondo il documento dunque la “ratio” delle disposizioni contenute
nell’art. 32 è evidente: “è necessario considerare che, in materia di
sicurezza, la scuola si trova in una
posizione delicata, proprio in
relazione al tipo d’utenza che la frequenta. Rispetto a situazioni lavorative
in cui vi siano esclusivamente persone adulte, gestire la prevenzione e la
sicurezza in un luogo con predominanza di minori richiede particolari
sensibilità, in grado di percepire con maggior cognizione di causa l’eventuale
pericolosità delle situazioni e dei comportamenti”.
In ogni caso “
appare utile e funzionale organizzare un Servizio
composto da più persone. Il numero di Addetti SPP va individuato in
relazione alle dimensioni e alla complessità dell’istituto”.
Due situazioni emblematiche riportate sono “gli istituti secondari di
secondo grado ad indirizzo tecnico o professionale particolarmente complessi ed
articolati nell’offerta di indirizzi e le grosse istituzioni scolastiche
suddivise in parecchi plessi, soprattutto se distanti tra loro”.
In coerenza con la normativa e con quanto affermato, nel primo caso il dirigente scolastico costituisce “il Servizio sulla base di un
principio di diversificazione e complementarietà delle competenze necessarie” e
nel secondo caso assicura “la presenza di una persona formata in ogni plesso
del proprio istituto”.
Si fa poi riferimento all’esperienza diffusa e alle buone pratiche messe
in atto in moltissime scuole, anche del primo ciclo. Esperienze che “sono
assolutamente in sintonia con il dettato normativo sull’organizzazione del SPP
scolastico. In sostanza,
la nomina di un RSPP interno, diverso dal dirigente
scolastico, deve essere intesa come la soluzione comunque preferibile.
In questo caso il dirigente avrà
cura di verificare quali opportunità vi siano nell’istituto per inquadrare
funzionalmente il Responsabile interno con modalità che gli garantiscano
risorse dedicate in termini di tempo a disposizione e/o di compenso, da
definire valutando la possibilità di procedere in accordo con gli organismi
dell’istituto e le rappresentanze dei lavoratori, in relazione alle dimensioni
e alla complessità dell’istituzione scolastica”.
Dopo aver dato informazioni sulla distinzione concettuale tra nomina e incarico
di ASPP e RSPP e sui vari requisiti informativi, il manuale si sofferma sulle
responsabilità
del RSPP.
Si precisa che il Responsabile del SPP “non è assoggettato a responsabilità penale
in relazione all’assolvimento dei suoi compiti di consulente del datore di
lavoro”, anche se diverso “è il caso in cui nell’esercizio della sua attività
il RSPP cagioni un infortunio o una malattia professionale”.
Tuttavia il problema della sua eventuale responsabilità “in caso di
infortunio sul lavoro sarà valutato dalla magistratura sulla base di un’attenta
analisi del processo che ha portato al verificarsi dell’infortunio. In
generale, dove il Responsabile avesse, per colpa professionale, mancato di
individuare un pericolo, e di conseguenza le necessarie misure preventive, non
fornendo al dirigente scolastico l’informazione necessaria per attuare le
stesse, potrebbe essere chiamato a rispondere, ovviamente in concorso con il dirigente
stesso, dell’evento”.
E ove invece il Responsabile “avesse correttamente individuato il
problema e indicate le soluzioni, ma il dirigente scolastico, o altra figura interna preposta
all’applicazione delle direttive sulla sicurezza, non avesse dato seguito alle
sue indicazioni, dovrebbe essere sollevato da qualsiasi responsabilità nel
merito dell’evento. Sarà naturalmente l’autorità giudiziaria a pronunciarsi sui
singoli casi”.
Dopo questa breve panoramica sul ruolo del RSPP nelle scuole, concludiamo
riportando l
’indice del corposo manuale prodotto da Inail e Ministero
dell’Istruzione:
L’applicazione della normativa in materia di sicurezza nella scuola
1.1 Indicazioni organizzative
1.2 Datore di lavoro
1.3 Servizio di Prevenzione e
Protezione
1.4 Lavoratore
1.5 Allievi
1.6 Dirigente e preposto
1.7 Rappresentante dei Lavoratori
per la Sicurezza
1.8 Medico competente
1.9 Addetti alle emergenze
1.10 Soggetti esterni
1.11 Istituzioni scolastiche non
pubbliche
1.12 Implicazioni didattiche ed
educative
Le relazioni fra scuola e soggetti del territorio
- Ruolo della scuola rispetto al
contesto territoriale e costruzione di reti
- Enti locali: Comune e Provincia
- Dipartimento di Prevenzione
delle ASL
- Direzione Territoriale del
Lavoro
- Agenzia Regionale per la
Protezione dell’Ambiente
- Istituto Nazionale
dell’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro
- Corpo Nazionale dei Vigili del
Fuoco
- Protezione Civile
- Organismi Provinciali di
Coordinamento
- Magistratura
- Associazioni imprenditoriali di
categoria e Organizzazioni Sindacali
Gestione del processo di valutazione dei rischi e di individuazione
delle misure di prevenzione
2.1 Il processo della valutazione
2.2 I soggetti della valutazione
2.3 L’oggetto della valutazione
2.4 Le modalità della valutazione
2.5 L’individuazione delle misure
di prevenzione e protezione
2.6 Il Documento di valutazione
dei rischi
Gestione della documentazione
Gestione delle problematiche strutturali e di igiene ambientale
4.1 Competenze gestionali
4.2 Condizioni illuminotecniche
4.3 Condizioni microclimatiche .
4.4 Inquinamento indoor
4.5 Rischio amianto
4.6 Spazi comuni
4.7 Locali per materiali di
pulizia
4.8 Affollamento delle aule
4.9 Laboratori
4.10 Mense
4.11 Aree di gioco
all’aperto
4.12 Viabilità
4.13 Barriere
architettoniche
4.14 Sorveglianza degli
allievi
Gestione del rischio fisico
5.1 Rumore
5.2 Vibrazioni
5.3 Campi elettromagnetici
5.4 Radiazioni ottiche artificiali
5.5 Radiazioni ionizzanti
Gestione degli agenti chimici
6.1 Il processo di valutazione e
di individuazione delle misure di prevenzione e protezione
6.2 Gestione del rischio nelle
attività di pulizia
6.3 Gestione del rischio nelle
attività didattiche di laboratorio
6.4 Lo smaltimento dei rifiuti
6.5 Compiti del SPP nella
gestione del rischio chimico
Gestione del rischio biologico
7.1 Riferimenti normativi
7.2 Rischio biologico nella
scuola
7.3 Misure di prevenzione
7.4 Gestione dei casi di epidemie
di malattie infettive
7.5 Il rischio nei laboratori di
microbiologia
Gestione di macchine e attrezzature
8.1 Inquadramento normativo
8.2 Scale e lavori in quota
8.3 Fotocopiatrici
8.4 Mezzi motorizzati
8.5 Gestione dei laboratori
8.6 Gestione delle attrezzature
della palestra
Gestione dei dispositivi di protezione individuale
9.1 Riferimenti normativi
9.2 Aspetti gestionali
9.3 Compiti del SPP nella
gestione dei DPI
Gestione degli aspetti ergonomici
10.1 ll rischio da videoterminale
10.2 I rischi da movimentazione
manuale di carichi
10.3 I rischi di natura
ergonomica degli allievi
Benessere organizzativo e gestione dello stress lavoro-correlato
11.1 Rischi psicosociali
11.2 Il benessere
organizzativo
11.3 Valutazione dei rischi da
stress lavoro-correlato
11.4 Compiti del SPP relativi
alla gestione dei rischi psicosociali
Gestione degli infortuni e delle malattie professionali
12.1 Infortuni
- Finalità della gestione degli
infortuni
- Compiti e procedure di
registrazione, analisi e comunicazione dei dati
- Registro infortuni
- Denuncia di infortunio
- Analisi degli eventi
- Elaborazione dei dati
12.2 Malattie professionali
- L’entità del problema a scuola
- Denuncia di malattia
professionale
- Disfonie
Gestione della sorveglianza sanitaria
13.1 Riferimenti normativi
13.2 Fattori di rischio che
comportano la sorveglianza sanitaria
13.3 Compiti del SPP
nell’organizzazione della sorveglianza sanitaria
13.4 Sorveglianza sanitaria degli
allievi
13.5 Gestione dei casi non
soggetti a sorveglianza sanitaria
13.6 La gestione degli allievi
portatori di handicap nei laboratori scolastici
13.7 Vaccinazioni obbligatorie
per il personale dipendente
Gestione dei rischi per le lavoratrici madri
14.1 Riferimenti normativi
14.2 Situazioni che motivano
l’astensione anticipata dal lavoro
14.3 Situazioni che motivano
l’astensione dal lavoro fino a 7 mesi dopo il parto
14.4 Aspetti procedurali
Gestione degli stage e dell’alternanza scuola-lavoro
15.1 Riferimenti normativi
15.2 Compiti della scuola e
dell’azienda
15.3 Compiti del SPP della scuola
Gestione dei lavori in appalto
16.1 Riferimenti normativi
16.2 Il DUVRI
- Alcune situazioni particolari
16.3 Compiti dei soggetti
coinvolti
16.4 Compiti del SPP relativi
alla gestione dei lavori in appalto
Gestione del divieto di fumo e alcol
17.1 Il divieto del fumo di
tabacco
17.2 Il divieto di
somministrazione e assunzione di bevande alcoliche
17.3 Indicazioni per una gestione
integrata fumo-alcol
Gestione dell’informazione, formazione e addestramento
18.1 Premessa
18.2 Informazione, formazione,
addestramento: definizioni e requisiti
18.3 Destinatari
dell’in-formazione
- Responsabile e Addetto del SPP
- Dirigente
- Preposto
- Rappresentante dei lavoratori
per la sicurezza
- Lavoratori incaricati della
prevenzione incendi e lotta antincendio
- Lavoratori incaricati del primo
soccorso
- Lavoratori
- Allievi
18.4 Progettazione
18.5 Pianificazione
Gestione delle emergenze
19.1 Piano d’emergenza
19.2 La gestione del rischio
incendio
- Quadro normativo
- Valutazione del rischio
incendio
- Dotazioni antincendio
- Indicazioni per la stesura del
Piano prevenzione incendi e lotta antincendio
- Mansionario della squadra
antincendio
- Compiti del SPP relativi alla
gestione antincendio
19.3 Il Piano d’evacuazione
- Prove di evacuazione
- Compiti del SPP relativi alla
realizzazione del Piano d’evacuazione
Gestione del primo soccorso
20.1 Riferimenti normativi
20.2 Piano di primo soccorso
20.3 Addetto al primo soccorso
20.4 Organizzazione ed
attrezzature per il primo soccorso
20.5 Rapporti con le strutture
pubbliche di Pronto Soccorso
20.6 Compiti del SPP relativi
alla gestione del primo soccorso
Gestione della somministrazione dei farmaci agli allievi
21.1 L’organizzazione del
“servizio” di somministrazione dei farmaci
21.2 Certificazioni da acquisire
per la somministrazione di farmaci agli allievi
21.3 Compiti del SPP relativi
alla gestione della somministrazione dei farmaci a scuola
Le relazioni nella gestione della sicurezza
Glossario
Acronimi
Inail, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca, “ Gestione
del sistema sicurezza e cultura della prevenzione nella scuola”, edizione 2013, a cura di
L. Bellina, A. Cesco Frare, S. Garzi, D. Marcolina (formato PDF, 4.1 MB).
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abbonati dedicata a “ Gestione
del sistema sicurezza nella scuola”.
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