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"Il rischio da sovraccarico biomeccanico in agricoltura"
fonte www.puntosicuro.it / Salute
02/04/2014 - Nel quinquennio 2006 – 2010, come riportato in una pubblicazione dell’Inail relativa al
rischio da sovraccarico biomeccanico,
c’è stato un notevole incremento nel numero di denunce di Malattia
Professionale nella gestione “Agricoltura”: le malattie denunciate
risultano essere più che quadruplicate (da 1.447 a 6.380). A
giustificare questi dati sia il fenomeno di emersione delle malattie
cosiddette ‘perdute’, sia l’aumento delle patologie osteo-articolari e
muscolo-tendinee in relazione anche all’entrata in vigore delle nuove
tabelle delle malattie professionali nell’Industria e nell’Agricoltura.
Per soffermarci sui
rischi da sovraccarico nel comparto
agricolo torniamo a fare riferimento agli interventi presentati al
seminario internazionale che si è tenuto il 13 e 14 giugno 2013 a Giovinazzo
(BA) - organizzato dalla Regione
Puglia in collaborazione con Inail, centro EPM e SNOP - dal titolo “
Prevenzione e gestione del rischio da
sovraccarico biomeccanico in agricoltura e edilizia”.
Dopo aver parlato dei problemi
muscolo-scheletrici nel settore edile, ci soffermiamo oggi sui
rischi di sovraccarico biomeccanico in
agricoltura.
Il primo intervento che
presentiamo si intitola “
Sovraccarico
biomeccanico degli arti superiori. Il problema dell’analisi multi-compiti a
ciclo annuale in agricoltura: l’analisi organizzativa della distribuzione dei
compiti e della loro durata nell’anno. Gli indici di rischio intrinseci il
calcolo l’indice espositivo finale” ed è a cura di Daniela Colombini -
Unità di Ricerca EPM (Ergonomia della Postura e del Movimento).
L’intervento presenta procedure e
criteri per la
valutazione del rischio
ad esposizioni a più compiti a cicli stagionale o annuale, tipico ad
esempio dei lavori agricoli e “l’estensione di utilizzo delle formule di
calcolo fin ad ora applicate solo per il calcolo del turn-over giornaliero”.
In particolare si indica che il
metodo Ocra per la valutazione del
rischio connesso ai movimenti
ripetuti degli arti superiori, si articola in “due diversi strumenti:
Checklist Ocra ed Indice Ocra”. Per entrambi sono previste apposite “procedure
di calcolo per l'analisi di più compiti ripetitivi svolti dallo stesso gruppo
di lavoratori (Multitask analysis)”, ma tali procedure sono state finora basate
sul “concetto del
valore medio ponderato
per il tempo” che appare comunque laddove le rotazioni tra i compiti siano
assai frequenti. In questi scenari “può essere ipotizzato che esposizioni
‘elevate’ siano in qualche modo compensate da esposizioni più basse che si
alternano fra di loro in tempi ravvicinati”.
Tuttavia tale approccio, in
diverse realtà applicative, “è risultato poco adatto se non addirittura fuorviante,
laddove ad esempio un elevata esposizione continuativa per circa metà del turno
era seguita, per l'altra metà, da una esposizione leggera: in tali casi infatti
il valore medio ponderato non riflette il picco di esposizione continuativo di
metà turno”.
Dunque laddove la rotazione tra i
compiti sia meno frequente (ad esempio una volta ogni 1,5 o più ore),
“l'approccio ‘medio ponderato per il tempo’ potrebbe determinare una sottostima
del livello effettivo di esposizione”.
Per questi scenari risulta invece
più realistico “il ricorso ad un
approccio
alternativo basato sul concetto del ‘
compito
più sovraccaricante come minimo, valutato per la sua effettiva durata’,
modello matematico detto ‘Multitask Complex’. Quest'ultimo approccio è già
stato definito ed applicato nel metodo del NIOSH per l'analisi di compiti
multipli (in sequenza) di sollevamento e ora adattato all’applicazione anche al
metodo Ocra. Il risultato di questo approccio sarà, come minimo, equivalente
all'indice Ocra del compito più sovraccaricante considerato per la sua
effettiva durata e, come massimo, uguale all'indice Ocra dello stesso compito
considerato però (solo in via teorica) per la durata complessiva di tutti i
compiti ripetitivi esaminati”.
Dopo questi aspetti correlati
all’analisi del sovraccarico in agricoltura, passiamo brevemente a un
intervento che si occupa di una specifica attività: l’ attività
di potatura.
L’intervento, dal titolo “
Il sovraccarico biomeccanico degli arti
superiori nelle attività di potatura con uso di differenti utensili”, è a
cura del Dott. Ugo Caselli (INAIL - Direzione Regionale Marche - Contarp).
Nell’intervento si fa riferimento
ad un “Protocollo d’intesa in materia di salute e sicurezza negli ambienti di
lavoro – Settore agricoltura” (settembre 2010) finalizzato ad attività
pluriennale di “ricerca e sperimentazione volte alla riduzione degli infortuni
e delle malattie professionali nel settore
agricolo”.
Dopo aver riportato vari dati si
riportano alcune attività di ricerca relative al sovraccarico
biomeccanico degli arti superiori nella
fase di potatura di un albicoccheto con uso di:
- forbici elettriche non montate
su asta telescopica, corredate di porta batteria a spalla;
- forbici pneumatiche montate su
asta telescopica con lunghezza regolata a 1.8 m;
- sega elettrica non montata su
asta telescopica, corredata di porta batteria a spalla;
- seghetto e forbici manuali.
Rimandando ad una visione
integrale delle slide relative all’intervento, che riportano i dati e gli
indici relativi al sovraccarico biomeccanico, veniamo alle
considerazioni conclusive del relatore.
In queste attività si rileva:
- “particolare attenzione da
porre nella fase valutativa;
- utilità degli utensili
elettro/pneumatici montati su asta telescopica”.
Questi, infine, i
possibili interventi ai fini preventivi:
- “utilizzo di utensili elettrici
o pneumatici;
- uso di attrezzature dedicate
(carri)”;
- considerare le “caratteristiche
delle piante”;
- “organizzazione del lavoro”.
“ Sovraccarico biomeccanico degli arti superiori. Il problema
dell’analisi multi-compiti a ciclo annuale in agricoltura: l’analisi
organizzativa della distribuzione dei compiti e della loro durata nell’anno.
Gli indici di rischio intrinseci il calcolo l’indice espositivo finale”, a
cura di Daniela Colombini - Unità di Ricerca EPM (Ergonomia della Postura e del
Movimento), intervento al seminario “Prevenzione e gestione del rischio da
sovraccarico biomeccanico in agricoltura e edilizia” (formato PDF, 980 kB).
“ Il sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nelle
attività di potatura con uso di differenti utensili”, a cura del Dott. Ugo
Caselli (INAIL - Direzione Regionale Marche - Contarp), intervento al seminario
“Prevenzione e gestione del rischio da sovraccarico biomeccanico in agricoltura
e edilizia” (formato PDF, 234 kB).
RTM
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