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"I professionisti con redditi bassi pagano contributi ridotti"
fonte www.edilportale.com / Professioni e Professionisti
04/04/2014 - Ingegneri e architetti che dichiarano redditi bassi possono decidere di
non pagare il contributo soggettivo minimo, ma una quota proporzionale
al reddito prodotto. È la novità presentata nei giorni scorsi da
Inarcassa, cassa nazionale di previdenza ed assistenza per gli ingegneri
ed architetti liberi professionisti.
Con una modifica al Regolamento generale di previdenza, è stato stabilito che i professionisti che pensano di dichiarare un reddito 2014 inferiore a 15.690 euro, già da quest’anno possono evitare di pagare il contributo soggettivo minimo di 3 mila euro. In alternativa, a dicembre 2015 dovranno versare il 14,5% del solo reddito effettivamente prodotto.
Se si produce un reddito di 15 mila euro, ad esempio, invece del contributo soggettivo minimo di 3 mila euro si potranno pagare 2175 euro, cioè il 14,5% di 15 mila.
Si potrà derogare all'obbligo della contribuzione minima soggettiva per un massimo di 5 anni, anche non continuativi, nell'arco della vita lavorativa.
L’anzianità utile alla pensione sarà riconosciuta in misura proporzionale a quanto versato nell’anno. Dato che contribuire poco significa godere di una minore pensione futura, si potranno integrare gli importi dovuti entro i cinque anni successivi e assicurarsi così l’anzianità previdenziale completa.
La possibilità di derogare all'obbligo della contribuzione minima soggettiva non vale per i pensionati e i giovani professionisti. Queste categorie, infatti, già oggi versano importi ridotti, potendo comunque contare sull’accredito del periodo assicurativo intero.
Le informazioni per usufruire di questa possibilità verranno pubblicate a breve sul sito web di Inarcassa.
Con una modifica al Regolamento generale di previdenza, è stato stabilito che i professionisti che pensano di dichiarare un reddito 2014 inferiore a 15.690 euro, già da quest’anno possono evitare di pagare il contributo soggettivo minimo di 3 mila euro. In alternativa, a dicembre 2015 dovranno versare il 14,5% del solo reddito effettivamente prodotto.
Se si produce un reddito di 15 mila euro, ad esempio, invece del contributo soggettivo minimo di 3 mila euro si potranno pagare 2175 euro, cioè il 14,5% di 15 mila.
Si potrà derogare all'obbligo della contribuzione minima soggettiva per un massimo di 5 anni, anche non continuativi, nell'arco della vita lavorativa.
L’anzianità utile alla pensione sarà riconosciuta in misura proporzionale a quanto versato nell’anno. Dato che contribuire poco significa godere di una minore pensione futura, si potranno integrare gli importi dovuti entro i cinque anni successivi e assicurarsi così l’anzianità previdenziale completa.
La possibilità di derogare all'obbligo della contribuzione minima soggettiva non vale per i pensionati e i giovani professionisti. Queste categorie, infatti, già oggi versano importi ridotti, potendo comunque contare sull’accredito del periodo assicurativo intero.
Le informazioni per usufruire di questa possibilità verranno pubblicate a breve sul sito web di Inarcassa.
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