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"Imparare dagli errori: i rischi di ribaltamento con gli escavatori"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
19/06/2014 - Concludiamo con questa puntata di “Imparare dagli errori” il nostro
lungo viaggio attorno agli infortuni e ai rischi di una delle più
diffuse macchine movimento terra, l’
escavatore.
Abbiamo affrontato in questi mesi il tema degli scavi, dei problemi correlati agli errori di manovra, dell’uso improprio della benna, dei rischi di lavorare nel raggio d’azione delle macchine. Ci siamo occupati di miniescavatori, di escavatori con martellone e con pinza.
Rimaneva tuttavia un aspetto da trattare: i
rischi di ribaltamento e l’
importanza delle protezioni per gli operatori.
Lo facciamo oggi ricordando, come sempre, che gli incidenti sono tratti dalle schede di INFOR.MO. - strumento per l'analisi dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi – e che con l’entrata in vigore dell’ accordo della Conferenza Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 per l’utilizzo di escavatori idraulici e a fune è richiesta una specifica abilitazione degli operatori.
I casi
Partiamo con un
primo caso relativo a problemi nella
conduzione di un escavatore.
Un lavoratore conduce un escavatore
perpendicolarmente al naturale declivio del terreno con una pianta di ulivo
agganciata alla benna per mezzo di una cinghia. La situazione di precario
equilibrio assunta dall'escavatore, a causa del braccio completamente esteso,
degenera nel ribaltamento del mezzo e causa lo schiacciamento del conducente.
All'atto del ribaltamento la cintura
di sicurezza non risulta allacciata.
Il
secondo caso è relativo al completamento di un
drenaggio acque meteoriche.
Un lavoratore sta eseguendo,
utilizzando un escavatore cingolato, alcuni lavori di completamento di un
drenaggio acque meteoriche posato all’interno di un vigneto di proprietà di
un’Azienda Agricola.
A causa della pendenza del
terreno e la posizione del mezzo, con i cingoli posti trasversalmente al pendio,
improvvisamente durante il lavoro l’escavatore si ribalta verso valle e
l’operatore viene sbalzato dal posto di guida e schiacciato dal tettuccio del
mezzo contro il terreno.
Il rovesciamento viene interrotto
dai pali del vigneto che bloccano il braccio operatore del mezzo. Lo
schiacciamento tra il tettuccio ed il terreno determina le lesioni mortali al
lavoratore.
Si rileva che non erano presenti
testimoni all’accaduto e che l’escavatore cingolato “non era dotato né di
idoneo sistema di trattenuta dell’operatore in caso di ribaltamento né di
cabina chiusa”.
Concludiamo questa rassegna di
incidenti con il breve racconto del
terzo
caso relativo a
lavori in cava.
Un operatore è alla guida di un
escavatore meccanico su un tratto in pendio della cava.
Ad un certo punto il mezzo si
ribalta schiacciando la vittima. In questo caso nella scheda non sono
specificati i fattori causali dell’incidente.
La prevenzione
Prima di riportare un’ultima
scheda di prevenzione per la sicurezza degli escavatori, riprendiamo alcune
informazioni generiche tratte dal “ Manuale macchine
movimento terra: utilizzo e sicurezza”, un quaderno tecnico prodotto dalla
Scuola Edile Bresciana ( S.E.B.).
Il manuale ricorda ad esempio che
nelle macchine movimento terra i conducenti, prima di iniziare la guida, non
solo “devono eseguire i controlli di sicurezza preliminari come indicato nel
libretto del fabbricante”, ma “devono inoltre indossare correttamente la
cintura
di sicurezza ove presente (non allacciarla dietro la schiena,
ecc…) e in modo specifico nelle cabine con struttura di protezione ROPS dove,
in caso di ribaltamento della macchina, a fronte della garanzia di una
deformazione minima del telaio della stessa cabina, è indispensabile che
l’operatore resti vincolato al posto di guida per evitare danni fisici
(schiacciamento, cesoiamento ecc…)”.
Inoltre per la
stabilità
della macchina è di estrema importanza “la valutazione delle
condizioni del suolo dove si movimentano le ruote o i cingoli della macchina.
Un sopralluogo preventivo all’inizio dei lavori deve consentire di verificare
la consistenza, la compattezza del piano di lavoro (in modo particolare per
macchine di peso notevole) per escludere il rischio di sprofondamento o di ribaltamento
del mezzo. Chiaramente la guida su terreni sconnessi, in pendenza, in
concomitanza di buche, avvallamenti, fossi, ecc…, deve essere prudente e la
velocità moderata, per evitare il rischio di ribaltamento”.
Inoltre si deve verificare che
“le rampe naturali (o meccaniche) per l’ accesso
allo scavo siano adeguate al tipo di macchina impiegata e di larghezza tale
da consentire un franco di almeno 70 cm per lato, oltre la sagoma d’ingombro del
veicolo”.
Si ricorda che normalmente nel
libretto d’uso “il costruttore indica, in relazione alla macchina specifica,
quali sono le pendenze massime di utilizzo in funzione del tipo di manovra che
il mezzo deve eseguire. Queste indicazioni sono particolarmente importanti per
le minipale o per i miniescavatori, considerate le ridotte dimensioni e il peso
limitato che possono favorire condizioni per il ribaltamento”.
Rimandando alla lettura di
precedenti articoli di PuntoSicuro relativi all’utilità delle cabine
di sicurezza ROPS e/o FOPS, concludiamo riportando una scheda bibliografica
generale dedicata agli escavatori. Una scheda presente nel documento " La valutazione dei
rischi nelle costruzioni edili", un manuale nato dalla collaborazione
tra il Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione Infortuni, l'Igiene
e l'Ambiente di Lavoro di Torino e Provincia ( C.P.T. Torino) e l’ INAIL Piemonte.
Queste le
misure di prevenzione e istruzioni per gli addetti riportate nella
scheda.
Prima dell’uso:
- “verificare che nella zona di
lavoro non vi siano linee elettriche che possano interferire con le manovre;
- controllare i percorsi e le
aree di lavoro approntando gli eventuali rafforzamenti;
- controllare l’efficienza dei
comandi;
- verificare l’efficienza dei
gruppi ottici per le lavorazioni in mancanza di illuminazione;
- verificare che l’avvisatore
acustico e il girofaro siano regolarmente funzionanti;
- controllare la chiusura di
tutti gli sportelli del vano motore;
- garantire la visibilità del
posto di manovra;
- verificare l’integrità dei tubi
flessibili e dell’impianto oleodinamico in genere;
- verificare la presenza di una
efficace protezione del posto di manovra contro i rischi da ribaltamento
(rollbar o robusta cabina)”.
Durante l’uso:
- “segnalare l’operatività del
mezzo col girofaro;
- chiudere gli sportelli della
cabina;
- usare gli stabilizzatori, ove
presenti;
- non ammettere a bordo della
macchina altre persone;
- nelle fasi di inattività tenere
a distanza di sicurezza il braccio dai lavoratori;
- per le interruzioni momentanee
di lavoro, prima di scendere dal mezzo, azionare il dispositivo di blocco dei
comandi;
- mantenere sgombra e pulita la
cabina;
- richiedere l’aiuto di personale
a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è
incompleta;
- durante i rifornimenti di
carburante spegnere il motore e non fumare;
- segnalare tempestivamente
eventuali gravi anomalie”.
Dopo l’uso:
- “pulire gli organi di comando
da grasso, olio, etc.;
- posizionare correttamente la
macchina, abbassando la benna a terra, inserendo il blocco comandi ed azionando
il freno di stazionamento;
- eseguire le operazioni di
revisione e manutenzione seguendo le indicazioni del libretto e segnalando
eventuali guasti”.
Pagina introduttiva del sito web di
INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero
3451,
1933 e
1497a (archivio
incidenti 2002/2010).
Tiziano Menduto
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