News
"Le sette regole vitali nel settore delle costruzioni in metallo"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
03/09/2014 - Suva, istituto svizzero per l'assicurazione e
la prevenzione degli infortuni, ha pubblicato nel mese di aprile 2014 una nuova
raccolta di regole vitali, correlate alla campagna “ Visione 250 vite”, dedicate, in questo caso, all’attività
dei
metalcostruttori.
Con metalcostruttori dobbiamo
intendere quei lavoratori che fabbricano e montano diversi tipi di costruzioni
in metallo. Specializzati nel settore delle costruzioni metalliche, d’acciaio o
in lavori di forgiatura dei metalli, possono realizzare ad esempio porte,
finestre, scale, telai e rivestimenti per macchinari, strutture portanti in
acciaio per padiglioni e ponti, ...
Tutte attività che comportano
diversi rischi per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e che
necessitano dunque di procedure e di regole per migliorare la sicurezza e
ridurre il numero degli incidenti che avvengono ogni anno.
Ricordiamo che le “ regole
vitali” di Suva si rivolgono con un linguaggio chiaro direttamente ai
lavoratori e ai superiori e si accompagnano a pubblicazioni (vademecum) con
intenti didattico-formativi: mostrano come istruire correttamente i lavoratori
impartendo, per ciascuna regola vitale, una breve lezione.
Queste le
regole contenute nel documento di Suva dal titolo “
Sette regole vitali per i metalcostruttori.
Vademecum”:
Prima regola -
Ci proteggiamo dalle cadute dall’alto:
- Lavoratore: se c’è un pericolo di
caduta, dico STOP! Per prima cosa metto in sicurezza il lato aperto e
lavoro con attrezzature adeguate;
- Superiore: per i lavori in
quota metto in sicurezza gli accessi e i posti di lavoro. Non tollero le
soluzioni improvvisate”.
Seconda regola -
Controlliamo i c ogni giorno:
- “Lavoratore: salgo solo su ponteggi
sicuri. Elimino immediatamente i pericoli oppure avviso il superiore e i
colleghi;
Superiore: al primo utilizzo
controllo i ponteggi e gli accessi e poi lo faccio ogni giorno. Elimino
immediatamente i pericoli”;
Terza regola -
Lavoriamo solo su tetti e superfici di
copertura resistenti alla rottura:
- “Lavoratore: sui tetti che non
sono completamente resistenti alla rottura lavoro solo dopo aver adottato
efficaci misure di protezione;
- Superiore: faccio in modo che
le postazioni di lavoro sui
tetti si trovino su superfici resistenti alla rottura. Se non è così,
adotto efficaci misure di protezione”.
Quarta regola -
Manovriamo correttamente le gru industriali
e imbrachiamo i carichi in modo sicuro:
- “Lavoratore: senza istruzioni
non manovro le gru e non imbraco alcun carico;
- Superiore: alla guida delle gru industriali
metto solo personale appositamente addestrato. Istruisco il personale su come
imbracare i carichi”.
Quinta regola -
Trasportiamo le lastre di vetro in
condizioni di sicurezza:
- “Lavoratore: trasporto le
lastre di vetro solo con le attrezzature previste a tale scopo. Rispetto le
regole di sicurezza;
- Superiore: faccio in modo che
il personale disponga di adeguate attrezzature”.
Sesta regola -
Ci proteggiamo dai fumi di saldatura:
- “Lavoratore: utilizzo correttamente
l’impianto di aspirazione e ventilazione e uso i respiratori prescritti;
- Superiore: verifico se i
lavoratori utilizzano correttamente l’impianto di aspirazione e ventilazione e
se indossano i respiratori come prescritto”.
Settima regola -
Ci proteggiamo dall’eventuale presenza di
polveri di amianto:
- “Lavoratore: eseguo i lavori
con i materiali
contenenti amianto solo se sono state adottate le necessarie misure di
protezione e se ho ricevuto precise istruzioni al riguardo;
- Superiore: negli edifici
costruiti prima del 1990 verifico se c’è amianto e stabilisco le necessarie
misure di protezione”.
Segnaliamo a questo proposito che
in Svizzera l'impiego dell'amianto è vietato già dal 1989. Mentre riguardo
all’Italia ricordiamo, a livello normativo, la legge 27 marzo 1992 n. 257,
“Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto”.
Per un breve approfondimento ci
soffermiamo sulla
quinta regola (“Trasportiamo
le lastre di vetro in condizioni di sicurezza”), in quanto effettivamente il
trasporto di lastre di vetro è un’attività particolarmente pericolosa.
Un’attività in cui, ad esempio, spesso si sottovaluta la “la fragilità del
vetro
float” (così chiamato dal nome
del procedimento di fabbricazione messo a punto in Gran Bretagna alla fine
degli anni '50).
Il documento di Suva riporta
alcune
indicazioni per rendere il
trasporto delle lastre più sicuro:
-
telai da trasporto: “il telaio deve essere costruito in modo tale
che la lastra di vetro poggi possibilmente sull’asse mediano del telaio;
l’angolo di inclinazione della lastra di vetro deve essere di circa 8°; il
telaio deve essere provvisto di dispositivi antiribaltamento (ad es. cinghie
fissate al telaio); il telaio deve essere dotato di punti di ancoraggio che consentono
il sollevamento in sicurezza della merce per mezzo della gru o del carrello
elevatore; sul telaio deve essere indicata la portata massima consentita”;
-
telaio per trasporto su ruote: “gli appoggi per le lastre di vetro
devono essere disposti in modo tale che il baricentro si trovi sempre tra le
ruote, anche con le rotelle di guida girate all’interno; non muovere il telaio
trasversalmente su una superficie con dislivelli (pericolo di ribaltamento);
usare il telaio con ruote solo su superfici piane, prive di buche o dislivelli;
ill telaio deve essere dotato di un freno di stazionamento”;
-
movimentazione dei telai da trasporto: “quando con la gru si
trasporta della merce sul telaio nessuno deve trovarsi al di sotto del carico
sollevato; effettuare gli interventi di manutenzione sui telai solo quando sono
completamente vuoti, ossia senza lastre”;
-
sollevatori a ventosa: “il sollevatore a ventosa è dotato di un
dispositivo che emette un segnale di avvertimento in caso di calo di pressione;
applicare il sollevatore a ventosa sempre nel baricentro della lastra di vetro;
per ruotare lastre di vetro di grandi dimensioni usare gli attrezzi giusti (ad
es. ventosa manuale e fune); mettere le lastre in verticale partendo sempre dal
lato più corto; per il trasporto di lastre pesanti utilizzare ulteriori
dispositivi di sicurezza (ad es. cinghie di fissaggio); sui cantieri usare solo
i sollevatori a ventosa muniti di un secondo dispositivo di presa ad
accoppiamento geometrico o con doppio serbatoio di riserva del vuoto e valvola
di sicurezza”.
E, per concludere, si sottolinea
l’importanza di controllare che i telai da trasporto e i sollevatori a ventosa
siano usati correttamente e che nessuno venga a trovarsi al di sotto delle
lastre di vetro sollevate.
N.B.: Ricordiamo che i riferimenti legislativi contenuti nei documenti
di Suva riguardano la realtà elvetica e che la gestione della sicurezza in
cantiere presenta alcune differenze tra Svizzera e Italia, ad esempio riguardo
alla terminologia o ai diversi ruoli individuati dalla normativa. Tuttavia i suggerimenti
indicati rimangono di utilità per tutti i lavoratori.
Suva, “ Sette
regole vitali per i metalcostruttori. Vademecum”, edizione aprile 2014
(formato PDF, 1.28 MB).
RTM
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 1197 volte.
Pubblicità