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"Macchine di cantiere: la sicurezza nell’uso dell’argano e della molazza"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
21/10/2014 - I dati relativi
agli incidenti mostrano come un elevato grado di rischio nei cantieri edili sia
correlato all’ interazione
tra macchine e lavoratori. Secondo una rilevazione di qualche anno, circa
un terzo degli incidenti mortali
che avvengono nei cantieri sono in relazione diretta o indiretta
all’utilizzo di varie
macchine di
cantiere.
Partendo da queste constatazioni
riprendiamo a parlare della seconda edizione del documento dell’Inail “
Vademecum per un cantiere etico”,
frutto del Protocollo d'Intesa - siglato nel 2004 - tra la Direzione Regionale Inail Campania e il Coordinamento
regionale dei CPT.
Come ricordato nell’articolo di
presentazione del vademecum, il documento è una guida pratica per verificare se
gli adempimenti previsti nel cantiere siano stati eseguiti. Si compone di un
questionario a risposta immediata per
verificare che il cantiere possa “rispondere ai requisiti di eticità necessari
a tutelare la salute e, spesso in edilizia, la vita stessa dei lavoratori”.
Il capitolo dedicato alle
macchine - con riferimenti normativi
che vanno dal D.Lgs. 81/2008 s.m.i., alla direttiva macchine e al DPR n. 459/96
di recepimento della prima direttiva macchine 98/37/CE – ricorda che “tutte le
macchine utilizzate in cantiere dovranno essere munite di certificazione di
conformità e marchio comunitario (CE). Le macchine preesistenti dovranno essere
sottoposte ad adeguamento di sicurezza certificato”.
Le varie domande per verificare i
principali adempimenti relativi alla
sicurezza
delle macchine utilizzate nei cantieri, riguardano in particolare:
-
sega circolare fissa: “costituita da un banco di lavoro al di sotto
del quale è fissato un motore elettrico su cui è vincolata la sega
circolare vera e propria (disco a sega o disco dentato)”;
-
sega circolare portatile: “costituita da un'impugnatura affiancata
al corpo motore e un coltello divisore posto nella parte inferiore”;
-
argano: “apparecchio di sollevamento costituito da un elevatore e
dalla relativa struttura di supporto. Sono principalmente di due tipi: a
Cavalletto e a Bandiera”;
-
gru a torre: “ apparecchio di
sollevamento costituito da una torre con braccio in acciaio munito di un
sistema di elevazione dei carichi. E' soggetta ad omologazione INAIL Settore
Ricerca (portata superiore a 200 kg);
-
martello demolitore: “utensile costituito da un blocco motore che
può essere ad alimentazione elettrica, idraulica o pneumatica o a motore
endotermico, un blocco lavorante costituito dal giunto di trasmissione del moto
all'accessorio lavorante e da una o due impugnature”;
-
smerigliatrice angolare a disco flessibile o mola a disco:
“utensile portatile recante un disco abrasivo di caratteristiche variabile in
relazione all'utilizzo. Hanno una forma compatta composta da un corpo motore e
l'albero di supporto del disco”;
-
utensile portatile alimentato: “utensile che per il suo
funzionamento necessita di alimentazione esterna che può essere del tipo
elettrico, con motore a scoppio, ad aria compressa di tipo pneumatico o con
altro tipo di alimentazione;
-
betoniera: “macchina composta da una tazza che accoglie al suo
interno i vari componenti dell'impasto e fornita di specifici raggi per la
miscelazione. L'operazione di impasto avviene per rotazione della macchina o
per rotazione dei raggi”;
-
molazza: “macchina composta da una vasca metallica entro cui
ruotano macine di acciaio o di ghisa o pietra dura che hanno la funzione di
triturare ed impastare”;
-
macchine movimento terra: “sono costituite da un corpo macchina
traslante su cingoli o su gomma, eventualmente da un’unità rotante e da
un’unità funzionante. L' energia necessaria per il funzionamento, è assicurata
da motori diesel collegati ad un sistema oleodinamico che permette alla
macchina di effettuare le varie operazioni (scavo, caricamento, rotazione,
ecc.)”.
Ci soffermiamo oggi sulle domande
poste per verificare la sicurezza di alcune attrezzature a cui più raramente si
fa riferimento quando si parla di sicurezza nei cantieri.
Una di questa è l’
argano, attrezzatura può essere
presente nei cantieri in due tipologie::
- argano a Cavalletto: “l'argano
elevatore è fissato alla rotaia, provvista di un dispositivo di arresto di fine
corsa ad azione ammortizzante. La rotaia è sostenuta da due cavalletti posti
anteriormente e posteriormente alla trave. La portata massima sollevabile varia
da 300 kg a 1.000 kg”;
- argano a Bandiera: l'argano
elevatore è fissato ad un supporto a bandiera snodato in modo da poter
permettere la rotazione. La portata massima può essere poco superiore ai 200
kg”.
Si ricorda che per portata
superiore a 200 kg “l'argano è soggetto ad omologazione” dell’INAIL Settore
Ricerca.
Dalle domande relative all’argano
si possono ricavare le seguenti indicazioni per la sicurezza di questa
attrezzatura in cantiere.
L’argano deve essere:
- “munito di targhetta con
marchio CE con relativa dichiarazione di conformità e di libretto di
istruzione”;
- “munito di libretto di
omologazione e targhetta di immatricolazione rilasciati dall'INAIL Settore
Ricerca” (come abbiamo visto, per portata superiore a 200 kg);
- “munito di un libretto di uso e
manutenzione”;
- “montato secondo il libretto di
uso”.
Riportiamo alcune delle domande
contenute nel documento relative all’argano:
- “sono esposti, in prossimità
dell'argano e alla base del castello di carico, i cartelli indicanti le
principali norme d'uso, le segnalazioni per comunicare con il manovratore, le
norme di sicurezza, le istruzioni di imbracatura
dei carichi e il carico nominale dell'elevatore”? (Allegato V, D.Lgs.
81/2008, paragrafo 3.1.15);
- “la rotaia entro la quale
scorre l'argano è provvista all'estremità di un dispositivo di arresto di fine
corsa ad azione ammortizzante? (Allegato V paragrafo 3.3.2);
- le estremità delle funi sono
provviste di piombatura o di legatura a morsettiera? (Allegato V paragrafo
3.1.12);
- i ganci sono dotati all'imbocco
di dispositivo di chiusura funzionante e portano inciso il marchio di
conformità e la portata massima ammissibile? (Allegato V paragrafo 3.1.3);
- il posto di lavoro soggetto al
passaggio di carichi sospesi è protetto tramite una robusta tettoia alta non
più di 3mt?
- Risulta transennata a terra la
zona di azione del sollevatore?
- È presente il dispositivo di
arresto automatico del carico in caso di interruzione dell'energia elettrica?
(Allegato V, paragrafo 3.1.6);
- è presente il dispositivo di
frenatura per pronto arresto e la posizione di fermo del carico e del mezzo?
(Allegato V, paragrafo 3.1.5);
- le funi metalliche dell'impianto
di sollevamento, in rapporto al carico massimo ammissibile, sono state
dimensionate con un coefficiente di sicurezza almeno pari a 8? (Allegato V,
paragrafo 3.3.2);
- vengono utilizzate per il sollevamento
dei carichi brache omologate e conformi all'impianto stesso”?
Concludiamo con le indicazioni
relative alla sicurezza della
molazza,
macchina impastatrice spesso adibita alla confezione di malte, a cui la nostra
rubrica “ Imparare
dagli errori” ha dedicato in passato una puntata relativa alla descrizione
di vari incidenti di lavoro e delle misure di prevenzione possibili.
Come per l’argano, riprendiamo alcune
delle indicazioni che si possono trarre dal vademecum.
La
molazza deve essere:
- “munita di targhetta con
marchio CE con relativa dichiarazione di conformità e di libretto di
istruzione”;
- “munita di dichiarazione
attestante la rispondenza alle norme contenute nel D.Lgs.vo 81/08 s.m.i.”;
- “munita di un libretto di uso e
manutenzione”;
- “montata secondo il libretto di
uso”;
- “munita di dispositivo che
impedisca il riavviamento automatico al ristabilirsi della tensione di rete
dopo un'interruzione”.
Infine queste sono alcune domande
da porsi per
evitare incidenti correlati
all’utilizzo della molazza:
- gli apparecchi ed i loro
contenitori sono in buono stato di conservazione ed il loro grado di protezione
è maggiore o uguale a IP 44 (IP 55, se soggetta a getti d'acqua a pressione)?
- Le protezioni contro i
cortocircuiti e, per motori di potenza superiore a 1 kW, contro le
sovracorrenti sono perfettamente funzionanti?
- È esposto in prossimità della
macchina il cartello indicante le principali norme d'uso e di sicurezza?
- Gli interruttori di comando
incorporati sono funzionanti e consentono di eseguire con facilità e sicurezza
la messa in moto e l'arresto? (Allegato V, paragrafo 2.2);
- se la molazza risulta situata
in prossimità del ponteggio o del posto di caricamento e sollevamento del
materiale, è stata realizzata una solida tettoia, sovrastante il macchinario
contro la caduta di materiali? (Art.
114, D.Lgs 81/08 s.m.i)”
Direzione Regionale Inail
Campania, Coordinamento regionale dei CPT, “ Vademecum per un cantiere etico”, seconda edizione giugno
2014 (formato PDF, 1.39 MB).
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un vademecum per un cantiere etico”.
RTM
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