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"Risposte a quesiti su medici competenti e sorveglianza sanitaria"
fonte www.puntosicuro.it / Sorveglianza Sanitaria
03/11/2014 -
Pubblichiamo alcuni quesiti sul Medico Competente e sorveglianza
sanitaria elaborati dal gruppo di lavoro info.sicuri e tratti dalla
raccolta della Direzione Sanità, Prevenzione Sanitaria ambienti di vita e
di lavoro della Regione Piemonte, aggiornata al 2014.
Ricordiamo che Info.Sicuri è un servizio della Regione Piemonte che si pone l’obiettivo di fornire a tutti i soggetti portatori di obblighi e responsabilità (datori di lavoro, responsabili e addetti alla sicurezza, dirigenti, preposti, professionisti, lavoratori e loro rappresentanti) informazioni utili sulla normativa a tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Ricordiamo che Info.Sicuri è un servizio della Regione Piemonte che si pone l’obiettivo di fornire a tutti i soggetti portatori di obblighi e responsabilità (datori di lavoro, responsabili e addetti alla sicurezza, dirigenti, preposti, professionisti, lavoratori e loro rappresentanti) informazioni utili sulla normativa a tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
I medici competenti devono risultare iscritti in qualche albo o elenco
professionale?
I sanitari che svolgono
l’attività di medico
competente in qualità di dipendenti o collaboratori di una struttura
esterna pubblica o privata convenzionata con l’imprenditore, liberi
professionisti e dipendenti del datore di lavoro, sono tenuti a comunicare il
possesso dei titoli e requisiti abilitanti per lo svolgimento di tale attività
(Art. 38 comma 4 del Decreto 81/08) al Ministero della salute, il quale
provvede all’aggiornamento annuale, effettuando verifiche anche a campione, dei
requisiti e dei titoli autocertificati. L’elenco Nazionale dei medici
competenti è tenuto presso l’Ufficio II della Direzione Generale della
prevenzione sanitaria in base al Decreto
dirigenziale 4 marzo 2009 (G.U. serie generale n. 146 del 26 giugno 2009).
In un’azienda con lavoratori in cassa integrazione a zero ore e con
visita medica periodica in scadenza, devo procedere ad effettuare le visite
mediche o le sospendo fino a che non ritornano a lavorare?
Il rapporto di lavoro esiste
anche durante la cassa integrazione, la sorveglianza
sanitaria ha sia una finalità di prevenzione secondaria sia, in alcuni
casi, di «diagnosi precoce» e la periodicità è di norma annuale. Tuttavia, un
aggiornamento della valutazione dei rischi, effettuata in collaborazione con il
Medico Competente, potrebbe modificare il protocollo previsto, tenendo conto
della cassa integrazione.
La Delibera
della Regione Piemonte n. 21-4814 del 22/10/2012 prevede che la
sorveglianza sanitaria sia finalizzata da una parte ad escludere eventuali
condizioni di alcol dipendenza e dall’altra alla verifica del rispetto di
assunzione di bevande alcoliche attraverso l’esecuzione di test alcolimetrici.
Una volta che gli screening con l’etilometro non diano un riscontro positivo e
così pure l’anamnesi alcologica integrata con Audit C e successivo esame
obiettivo confermino l’esito negativo, è obbligatorio per il datore di lavoro
e/o il medico competente disporre anche l’analisi di laboratorio?
Il MC, ai sensi del D.lgs. 81/08,
può usare in autonomia e discrezionalmente diversi strumenti per redigere la
certificazione di idoneità/inidoneità alla mansione a rischio del lavoratore,
il quale può fare legittimamente ricorso allo SPreSAL. In ogni caso, se il MC
ha un fondato sospetto di dipendenza da parte del lavoratore può inviarlo al
Ser.D dell’ASL, il quale ha il compito di certificare o meno lo stato di
dipendenza del lavoratore ai sensi del DPR 309/90 e smi. Il “fondato sospetto”
del MC è atto clinico, indipendente dai valori risultanti dalle indagine
strumentali.
Per attivare un tirocinio presso un’azienda che opera nel settore
informatico occorre, ai sensi del D.lgs. 81/08, avviare il tirocinante a visita
medica?
Il tirocinante è a tutti gli
effetti un lavoratore e le modalità per la sorveglianza sanitaria sono le
stesse previste per i lavoratori. Pertanto, se è esposto a rischi lavorativi
che richiedono la sorveglianza sanitaria, deve preventivamente essere
sottoposto a visita medica e può essere impiegato solo dopo il giudizio di
idoneità.
Il personale dipendente di autofficine addetto alla manutenzione di
veicoli può essere sottoposto a controlli alcolimetrici?
Se fanno solo gli autoriparatori
non rientrano nelle categorie indicate nella norma, ma se usano carrelli
elevatori o apparecchi di sollevamento sì. Ciò non esclude che, in
generale, la valutazione dei rischi possa evidenziare anche per l’attività
indicata nel quesito un rischio che può essere governato attraverso una
disposizione aziendale che vieta l’assunzione di alcolici
in servizio.
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