News
"Rischio incendio: ambienti, attività e attrezzature da conoscere"
fonte www.puntosicuro.it / Rischio incendio
24/11/2014 - Abbiamo
sottolineato nei mesi scorsi che per una idonea
prevenzione incendi nei luoghi di lavoro è necessario conoscere
attentamente gli ambienti e le prassi più a rischio, è necessario
analizzare i pericoli più comuni che
possono portare all’insorgenza di un incendio e alla sua propagazione.
Per approfondire la conoscenza di
alcuni di questi pericoli torniamo a sfogliare il documento " Sicurezza
antincendio & datori di lavoro - Linee guida per la valutazione dei rischi"
correlato ad un progetto realizzato dal Dipartimento dei
Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, in
collaborazione con il FEI (Fondo Europeo per l'Integrazione dei Paesi Terzi).
RTM
Il documento si sofferma ad
esempio sui
depositi e sull’utilizzo di
materiali infiammabili e facilmente combustibili.
Si indica che “dove è
possibile, occorre che il quantitativo dei materiali infiammabili o facilmente
combustibili o che possono dare luogo alla formazione di atmosfere esplosive
sia limitato a quello strettamente necessario per la normale conduzione
dell’attività e tenuto lontano dalle vie di esodo”.
E chiaramente, laddove possibile,
le sostanze infiammabili “devono essere sostituite con altre meno pericolose”.
Altre
indicazioni relative ai depositi e alla manipolazione di materiali infiammabili
e facilmente combustibili:
- “il deposito di materiali
infiammabili deve essere realizzato in luogo isolato o in locale separato
tramite strutture dotate di adeguate caratteristiche di resistenza al fuoco;
- i lavoratori che manipolano
sostanze infiammabili o chimiche pericolose devono essere adeguatamente
informati, formati e addestrati sulle misure di sicurezza da osservare;
- i lavoratori devono essere anche
a conoscenza delle proprietà delle sostanze e delle circostanze che possono
incrementare il rischio di incendio”.
Si ricorda poi che i materiali di
pulizia, se combustibili, “devono essere tenuti in idonei armadi o in appositi
ripostigli. Al termine delle pulizie il materiale deve essere allontanato
all’esterno dei luoghi di lavoro negli appositi spazi e contenitori all’uopo
destinati”.
Riguardo invece agli
impianti e attrezzature elettriche, il
documento sottolinea che
gli
impianti, le attrezzature ed i singoli componenti “devono essere realizzati in
conformità alle specifiche tecniche tali da garantire il rispetto della regola
dell’arte”.
Inoltre:
- “i lavoratori devono ricevere
istruzioni sul corretto uso delle attrezzature e degli impianti elettrici;
- nel caso debba provvedersi ad
una alimentazione provvisoria di una apparecchiatura elettrica, il cavo
elettrico deve avere la lunghezza strettamente necessaria ed essere posizionato
in modo da evitare possibili danneggiamenti;
- le riparazioni elettriche
devono essere effettuate da personale competente e qualificato”.
E ancora riguardo ai materiali
facilmente combustibili o infiammabili o che possono dare luogo alla formazione
di atmosfere
esplosive, si segnala che “non devono essere ubicati in prossimità di
apparecchi, di illuminazione, in particolare dove si effettuano travasi di
liquidi”.
Serve poi massima attenzione
nell’
utilizzo di fonti di calore.
Alcune utili
indicazioni:
- “i generatori di calore devono
essere utilizzati in conformità alle istruzioni dei costruttori;
- i luoghi dove si effettuano lavori di
saldatura o di taglio alla fiamma o con presenza di fiamme libere, devono
essere tenuti liberi da materiali combustibili ed è necessario tenere sotto
controllo le eventuali scintille. Detti lavori devono essere eseguiti
all’interno di aree idoneamente aerate; è necessario, inoltre, valutare il rischio
interferenziale con altre lavorazioni (per esempio verniciatura, manipolazione
di sostanze infiammabili);
- i condotti di aspirazione di
cucine, forni, seghe, molatrici, devono essere tenuti puliti per evitare
l’accumulo di grassi o polveri;
- ove prevista la valvola di
intercettazione dì emergenza del combustibile deve essere collocata in
posizione facilmente accessibile e segnalata e oggetto di manutenzione e
controlli regolari”.
Diversi incendi avvengono poi per
l’utilizzo di
apparecchi individuali o
portatili di riscaldamento.
In questo caso
le cause più comuni di incendio sono
dovute generalmente alla
inosservanza
delle misure precauzionali, “quali ad esempio:
a) il mancato rispetto delle
istruzioni di sicurezza quando si utilizzano o si sostituiscono i recipienti
di g.p.l.;
b) il deposito di materiali
combustibili sopra gli apparecchi di riscaldamento;
c) il posizionamento degli
apparecchi portatili di riscaldamento vicino a materiali combustibili;
d) le negligenze nelle operazioni
di rifornimento degli apparecchi alimentati a kerosene”.
Si ricorda che gli apparecchi di
riscaldamento “devono rispettare le norme di buona tecnica e devono essere
utilizzati secondo le istruzioni del costruttore”.
In merito alla
presenza di fumatori,
si indica che vanno “identificate le
aree dove il fumare può costituire pericolo di incendio e disporne il divieto”.
Inoltre nelle
aree ove è consentito fumare:
- “occorre mettere a disposizione
dei portacenere che dovranno essere svuotati regolarmente;
- i portacenere non debbono
essere svuotati in recipienti costituiti da materiali facilmente combustibili,
né il loro contenuto deve essere accumulato con altri rifiuti”.
E chiaramente “non deve essere permesso
fumare nei depositi e nelle aree ove sono contenuti materiali combustibili o
infiammabili o che possono dare luogo alla formazione di atmosfere esplosive”.
Vi sono
poi problematiche da prendere in considerazione in relazione alla
presenza di
lavori di manutenzione e di
ristrutturazione e alla prevenzione incendi.
Ad esempio bisogna considerare i
problemi correlati a:
a) “accumulo di materiali
combustibili;
b) ostruzione delle vie di esodo;
c) bloccaggio in apertura delle
porte resistenti al fuoco;
d) realizzazione di aperture su
solai o murature resistenti al fuoco”.
Il documento indica che:
- “all’inizio della giornata
lavorativa occorre assicurarsi che l’esodo delle persone dal luogo di lavoro
sia garantito;
- alla fine della giornata
lavorativa deve essere effettuato un controllo per assicurarsi che le misure
antincendio siano state poste in essere e che le attrezzature di lavoro,
sostanze infiammabili e combustibili, siano messe al sicuro e che non
sussistano condizioni per l’innesco di un incendio”.
Inoltre:
- “ogni area dove è stato
effettuato un lavoro a caldo deve essere ispezionata dopo l’ultimazione dei
lavori per assicurarsi che non ci siano materiali accesi o braci, anche
successivamente all’ultimazione dei lavori (es: posa di guaina bituminosa);
- nei luoghi di lavoro dotati di
impianti automatici di rivelazione incendi, occorre prendere idonee precauzioni
per evitare falsi allarmi durante i lavori di manutenzione e ristrutturazione.
Al termine dei lavori il sistema di rivelazione ed allarme deve essere provato;
- particolari precauzioni vanno
adottate nei lavori di manutenzione e risistemazione su impianti elettrici e di
adduzione del gas combustibile”.
Alcuni pericoli di incendio
dipendono anche dai
rifiuti e scarti di
lavorazioni combustibili.
Il documento segnala che i
rifiuti “non devono essere depositati, neanche temporaneamente, lungo le vie di
esodo (corridoi, scale, disimpegni) o dove possano entrare in contatto con
sorgenti di ignizione”.
E l’accumulo di scarti di
lavorazione “deve essere evitato e ogni scarto o rifiuto deve essere rimosso
giornalmente e depositato in un’area idonea preferibilmente fuori
dell’edificio”.
Concludiamo con qualche
indicazione relativa alle
aree non
frequentate.
Il documento sottolinea che
“le aree del luogo di lavoro che
normalmente non sono frequentate da personale (cantinati, locali deposito) ed
ogni area dove un incendio potrebbe svilupparsi senza poter essere individuato
rapidamente, devono essere tenute libere da materiali combustibili non
essenziali e devono essere adottate precauzioni per proteggere tali aree contro
l’accesso di persone non autorizzate”.
Ricordiamo infine che il
documento " Sicurezza
antincendio & datori di lavoro - Linee guida per la valutazione dei rischi"
è disponibile in
otto lingue
(Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo, Albanese, Arabo, Cinese e Ucraino) ed è
diffuso tramite due supporti: uno tradizionale cartaceo ed uno multimediale,
correlato ad un' applicazione nata con l'obiettivo di facilitare la
divulgazione delle misure necessarie per la sicurezza del lavoro disposte dalla
legislazione italiana.
Dipartimento dei Vigili del Fuoco
del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, in collaborazione con il Fondo
Europeo per l'Integrazione dei Paesi Terzi, " Sicurezza antincendio & datori di lavoro - Linee guida per
la valutazione dei rischi", edizione maggio 2014 (formato PDF, 29,87
MB).
Il documento nelle altre lingue:
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 1119 volte.
Pubblicità