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"La sicurezza delle persone che lavorano da sole"
fonte www.puntosicuro.it / Salute
02/12/2014 -
In diverse
attività lavorative ci sono
situazioni
in cui le persone sono tenute a lavorare da sole. E queste situazioni
tendono ad aumentare anche in virtù del fatto che il progresso tecnologico e i
progressi della automazione nelle aziende permettono di affidare sempre più il
funzionamento di più macchine o impianti ad una sola persona. E quando si
lavora da soli non solo aumentano le probabilità di commettere un errore, ma si
rischia di non ricevere un aiuto tempestivo in caso di infortunio o di fronte a
un’emergenza.
Per affrontare il tema delle
“persone tenute a lavorare da sole” presentiamo un utile scheda informativa di Suva, istituto svizzero per
l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni, che sui problemi della
sicurezza dei lavoratori che lavorano da soli era già intervenuto qualche anno
fa con una lista di controllo presentata dal
nostro giornale.
In “
Lavorare da soli può essere pericoloso. Guida per i datori di lavoro e
gli addetti alla sicurezza”, documento aggiornato al luglio del 2014, si
riportano vari esempi di attività che spesso vengono
affidate a una sola persona:
- “lavori da svolgere in linee di
produzione automatizzate;
- lavori da svolgere su
attrezzature di lavoro (macchine, impianti, apparecchi, ascensori) in
condizioni di esercizio particolare, ad esempio durante le operazioni di
pulizia o controllo, configurazione e regolazione;
- lavori in depositi, cantine,
magazzini esterni, celle
frigorifere;
- lavori in centrali elettriche,
impianti di incenerimento dei rifiuti e depurazione delle acque, nonché in
discariche;
- lavori da svolgere nelle ore
supplementari, a turni, a orario flessibile, di sabato o domenica;
- giri d’ispezione all’interno di
impianti di vaste dimensioni o controlli nelle aziende al di fuori dell’orario
normale di lavoro e durante le ferie annuali;
- lavori da svolgere nella zona
dei binari degli impianti ferroviari;
- lavori di installazione presso
i clienti”.
Si ricorda poi che
nell’industria, nonché nel settore terziario “si riscontra un numero sempre più
crescente di dipendenti di imprese terze tenuti a lavorare da soli. Queste
persone svolgono la loro attività presso il cliente solo per un paio d’ore, ma
ci sono anche casi in cui lavorano da sole per tutto il giorno”.
E la scheda di Suva invita a
verificare di volta in volta “se, eventualmente, un’altra persona in contatto
visivo non possa essere assegnata contemporaneamente a un altro incarico. Se
questo non è possibile, la persona tenuta a lavorare da sola deve avere la
possibilità di chiedere aiuto in qualsiasi momento in caso di emergenza, ad
esempio usando il telefono fisso, il telefono cellulare, la radiotrasmittente,
l’allarme via radio o tramite l’eventuale impianto di sorveglianza in dotazione
nell’azienda”.
Veniamo ad alcuni
pericoli specifici dei posti di lavoro
occupati da una sola persona:
-
sforzo eccessivo della persona tenuta a lavorare da sola: “la
mancanza di contatto con i colleghi può aumentare considerevolmente il rischio
di infortunio. Questa solitudine può a sua volta causare uno stress
psichico (sensazione di isolamento, paura). Di fronte a eventi eccezionali
le persone che lavorano da sole possono sentirsi sotto pressione a livello
fisico, intellettuale o psichico (mancanza di assistenza, confusione mentale).
In queste situazioni di stress aumentano le probabilità per la persona tenuta a
lavorare da sola di prendere decisioni sbagliate, commettere errori o
cominciare a comportarsi in modo pericoloso”;
-
mancanza di aiuto in caso d’infortunio o di situazione critica: se
in tutti i lavori che comportano pericoli per la salute e sicurezza “si
presuppone tacitamente la possibilità di prestare soccorsi immediati in caso di
infortunio o di fronte a una situazione critica”, per chi lavora da solo
“questo aiuto tempestivo non è più garantito”. E in mancanza di un aiuto
tempestivo, “le conseguenze di un infortunio o di una situazione critica
possono peggiorare notevolmente”.
Viene riportato un esempio di “
situazione critica” con riferimento ad
una cella
frigorifera e al fatto che una persona all’interno non riesca più ad aprire
con la propria forza la porta della cella. “Questa persona non deve essere
necessariamente ferita: ciò che le occorre è un aiuto immediato”e bisogna fare
in modo che “una richiesta di aiuto giunga ai soccorritori in modo tempestivo e
sicuro”.
Dopo aver dato informazioni sulle
modalità di rilevare una situazione di pericolo il documento, con riferimento
alla normativa elvetica in materia di sicurezza, fa riferimento ai lavori
connessi a pericoli particolari, ai lavori con contatto visivo o a voce con
altre persone, ai lavori che richiedono una sorveglianza diretta da parte di
un’altra persona e ai lavori regolamentati da disposizioni particolari.
Ci soffermiamo sui
requisiti relativi alle persone tenute a
lavorare da sole.
Infatti il documento indica che
“bisogna garantire che lavorino da soli solo coloro che sono idonei dal punto
di vista fisico, psichico e intellettuale. Impiegare soggetti idonei permette
di ridurre la probabilità che le persone tenute a lavorare da sole prendano
decisioni sbagliate, commettano errori o si comportino in modo pericoloso”.
Ad esempio
non sono idonee o lo sono solo a determinate condizioni, ad
esempio, le persone che:
- “sono insicure nei lavori di
gruppo;
- hanno paura in posti di lavoro
in cui devono lavorare da sole;
- soffrono di disturbi psichici o
malattie mentali;
- presentano disturbi della
concentrazione;
- sono soggette a capogiri,
svenimento, crisi epilettiche, paralisi, dispnea, asma, ecc;
- sono affette da malattie
dell’apparato circolatorio o metaboliche (malattie cardiache, ipertensione,
diabete);
- hanno una dipendenza
patologica da alcool, farmaci, droghe;
- sono sotto l’effetto di farmaci
sedativi o stimolanti;
- soffrono di determinate
allergie (ad es. alle punture di insetti)”.
Inoltre le persone tenute a
lavorare da sole “devono conoscere esattamente il loro compito, aver compreso
perfettamente la formazione ricevuta ed essere in grado di leggere e capire
tutte le eventuali istruzioni o indicazioni scritte. Queste persone devono
poter rilevare e comprendere, per quanto sia necessario, le condizioni, le
funzioni e i dati relativi alle attrezzature di lavoro che devono far
funzionare o sorvegliare. Sulla base di queste informazioni devono essere in
grado di agire senza commettere sbagli. In caso di eventi imprevisti, le
persone tenute a lavorare da sole devono, date le circostanze, prendere delle
decisioni importanti ai fini della produzione e / o della sicurezza sul lavoro.
Questo vale per l’impianto in esercizio normale o particolare (ad es. per
riparare guasti o eliminare intoppi nella produzione)”.
E, come abbiamo già indicato, le
persone tenute a lavorare da sole sono anche esposte a rischi particolari “non
soltanto in relazione alla sicurezza sul lavoro, ma anche a causa delle
possibili conseguenze psicosociali. In determinate condizioni sfavorevoli
possono isolarsi”.
Il documento riporta infine una
breve panoramica delle misure e dei principi da rispettare nel caso di persone
che lavorano da sole:
- “sui posti di lavoro occupati
da una persona sola devono essere impiegati solo coloro che sono idonei dal
punto di vista fisico, psichico e intellettuale a svolgere un’attività da soli;
- tutte le persone tenute a
lavorare da sole devono essere istruite e informate sulla mansione da svolgere,
ma devono avere anche l’esperienza necessaria per eseguire il lavoro in tutta
sicurezza;
- i lavoratori impiegati sui
posti di lavoro occupati da una persona sola devono avere la possibilità di
dare l’allarme in qualsiasi momento in caso di emergenza;
- bisogna garantire che le
persone tenute a lavorare da sole ricevano un aiuto tempestivo in caso di
infortunio o di fronte a una situazione critica (stabilire un piano di allarme
e, se necessario, garantire la sorveglianza)”.
Riportiamo, in conclusione, l’
indice del documento:
1 Panoramica
2 Introduzione
3 Pericoli specifici dei posti di
lavoro occupati da sola
3.1 Sforzo eccessivo della
persona tenuta a lavorare da sola
3.2 Mancanza di aiuto in caso
d’infortunio o di situazione critica
4 Come si rileva una situazione
di pericolo
4.1 Matrice dei rischi
5 Lavori connessi a pericoli
particolari
5.1 Lavori con contatto visivo o
a voce con altre persone
5.2 Lavori che richiedono una
sorveglianza diretta da parte di un’altra persona
5.3 Lavori regolamentati da
disposizioni particolari
6 Requisiti relativi alle persone
tenute a lavorare da sole
6.1 Idoneità psichica
6.2 Idoneità fisica
6.3 Idoneità intellettuale
6.4 Fattori psicosociali
7 Formazione della persona tenuta
a lavorare da sola
8 Sorveglianza delle persone
tenute a lavorare da sole
8.1 Campi 1 della matrice dei
rischi
8.2 Campi 2 della matrice dei
rischi
8.3 Campi 3 della matrice dei
rischi
8.4 Campi 4 della matrice dei rischi
9 Pubblicazioni disponibili su
questo argomento
N.B.: I riferimenti legislativi contenuti nei documenti di Suva
riguardano la realtà svizzera, i suggerimenti indicati possono essere comunque
di utilità per tutti i lavoratori.
Suva, “ Lavorare da soli può essere pericoloso. Guida per i datori di
lavoro e gli addetti alla sicurezza”, 1a edizione, luglio 2014 (formato
PDF, 459 kB).
RTM
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