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"ImpresaSicura: installazione in sicurezza di impianti termoidraulici"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
12/12/2014 - Per affrontare
il tema della sicurezza dei lavoratori delle
imprese installatrici di impianti elettrici e termoidraulici che
operano all’interno dei cantieri edili nei mesi scorsi abbiamo presentato il
documento “ ImpresaSicura_Impiantistica”.
Un documento correlato a Impresa
Sicura, un progetto multimediale - elaborato da EBER, EBAM, Regione
Marche, Regione Emilia-Romagna e Inail - che è stato validato dalla Commissione
Consultiva Permanente per la salute e la sicurezza come buona
prassi nella seduta del 27 novembre 2013.
Dopo aver mostrato i rischi più
generali dell’attività lavorativa del comparto impiantistico di cantiere, ci
soffermiamo
oggi in particolare
sulle
imprese di installazione di
impianti termo-idraulici.
Il corposo documento, che vi
invitiamo a leggere integralmente, illustra:
- “gli obblighi delle imprese nel
corso della realizzazione degli impianti con specifico riferimento alla
documentazione da consegnare al committente al termine dei lavori;
- i rischi propri dell’attività
di installatori che sono dovuti essenzialmente all’organizzazione del lavoro
della singola impresa e all’uso della propria attrezzatura in occasione sia di
nuova costruzione sia di ristrutturazione;
- i rischi generali legati
all’ambiente di lavoro all’interno del quale l’impresa si trova a operare e
nello specifico sulla presenza e sull’uso di prodotti chimici, sulla movimentazione
manuale dei carichi e sul rischio rumore”.
Riguardo alla
realizzazione degli impianti ricordiamo
soltanto che gli impianti termoidraulici devono essere “progettati e realizzati
nel rispetto della normativa di sicurezza. Occorre, in particolare, fare
riferimento alle norme giuridiche per le problematiche di carattere
generale/organizzativo, e alle norme tecniche per la messa in opera degli
impianti. Il rispetto delle stesse è vincolante per l’installatore e per le
altre figure tecniche che hanno collaborato con lo stesso installatore sia in
fase di progettazione degli impianti sia nella fornitura dei materiali”.
Vengono in particolare citati nel
documento i vari obblighi dei progettisti, dei fabbricanti e fornitori, degli
installatori con riferimento al Decreto legislativo 81/2008 e al Decreto
Ministeriale 37/2008, il “
Regolamento
concernente l’attuazione dell’art. 11 - quaterdecies, comma 13, lettera a)
della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in
materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici”.
Si indica inoltre che la fase
iniziale della
realizzazione degli
impianti termoidraulici “consiste nell’ideazione degli stessi, definendo
gli interventi necessari alla creazione dell’opera e il complesso di attività
che portano alla fase successiva, la posa in opera degli impianti
termoidraulici” (il progetto).
Se l’impianto “rientra nelle
tipologie e nei limiti dimensionali dei seguenti casi il progetto è redatto da
un professionista iscritto a un apposito albo professionale, secondo le
specifiche competenze tecniche richieste, negli altri casi può essere redatto
dal responsabile tecnico dell’impresa installatrice:
- impianti di riscaldamento, di
climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o
specie, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle
condense, e di ventilazione e aerazione dei locali, dotati di canne fumarie
collettive ramificate, nonché gli impianti di climatizzazione per tutte le
utilizzazioni aventi una potenzialità frigorifera pari e/o superiore a 40.000
frigorie/ora;
- impianti per la distribuzione e
l’utilizzazione di gas di qualsiasi tipo, comprese le opere di evacuazione dei
prodotti della combustione e ventilazione e aerazione dei locali relativi alla
distribuzione e l’utilizzazione di gas combustibili con portata termica
superiore a 50 kW o dotati di canne fumarie collettive ramificate, o impianti
relativi a gas medicali per uso ospedaliero o simili, compreso lo stoccaggio;
- impianti di protezione
antincendio di cui alla lettera g tabella 1 se sono inseriti in un’attività
soggetta al rilascio del certificato di prevenzione incendi (CPI) e comunque
quando gli idranti sono in numero pari o superiore a 4 o gli apparecchi di
rilevamento sono in numero pari o superiore a 10”.
Nel documento sono riportate
altre casistiche in cui è necessaria la “redazione di un progetto da parte di
un professionista iscritto all’albo professionale” e si affronta il tema della
dichiarazione di conformità e della dichiarazione di rispondenza (DIRI).
Arrivando a parlare di
rischi, ci soffermiamo invece
brevemente sull’
uso di prodotti chimici
nella termo-idraulica.
Anche nell’attività di
installazione o di manutenzione degli impianti “si è diffuso l’impiego dei più
svariati prodotti chimici che, in molti casi, possono avere dei profili di
pericolosità non trascurabili”. Senza dimenticare che in caso di interevento
contestuale in lavorazioni di carattere edile a questi prodotti possono inoltre
aggiungersi “le sostanze
chimiche presenti in edilizia, sia come prodotti specifici che sotto forma
di polveri o di inquinanti emanati durante le lavorazioni”.
Ricordando che i prodotti chimici
utilizzabili nelle operazioni sugli impianti termotecnici sono molteplici e
variano rispetto al tipo di intervento da realizzare, una prima distinzione
“deve essere fatta tra gli interventi di installazione di nuovi impianti, in
cui le operazioni principali sono il montaggio e il caricamento delle condotte,
dalle operazioni di manutenzione su impianti esistenti che, a volte, possono
essere molto datati”:
- nella
installazione di un nuovo impianto “le tipologie e le
caratteristiche dei prodotti in uso sono note; che siano oli diatermici, fluidi
antigelo o prodotti per saldatura, le sostanze e i preparati scelti per la
specifica installazione sono messi in commercio corredati dalla scheda
dei dati di sicurezza, che informa su tutti gli aspetti importanti per un
uso sicuro di ogni singolo prodotto. In questi casi l’impegno deve essere
quello di essere esigenti nei confronti dei fornitori, affinché le schede siano
effettivamente fornite, quello di curare che le schede siano effettivamente
presenti, aggiornate e leggibili anche in cantiere, e quello di investire un
poco di tempo nella loro lettura prima dell’utilizzo dei prodotti, per essere
correttamente informati”;
- negli
interventi su impianti esistenti “le informazioni sulle sostanze
già presenti invece non è nota. Si può ipotizzare che le tubazioni di un
circuito di riscaldamento possano forse essere state trattate con prodotti
protettivi per il metallo, ma non si può avere una informazione precisa sulla
natura delle sostanze che sono effettivamente presenti. In questi casi, e gli
esempi potrebbero essere molteplici, occorre usare particolare cautela,
cercando di prevenire la dispersione dei liquidi e, conseguentemente,
l’esposizione dei lavoratori con metodiche di lavoro appropriate e l’uso dei dispositivi
di protezione individuale”.
Nel documento sono presentati, a
titolo indicativo, alcuni
prodotti e
sostanze che possono essere dannosi per la salute dei lavoratori:
- “i
scioglifanghi contengono tensioattivi che possono essere irritanti,
sopratutto per le mucose e gli occhi;
- i
disincrostanti contengono generalmente composti acidi, corrosivi
per occhi e pelle;
- i
prodotti antigelo possono contenere glicole etilenico, sostanza
nociva per ingestione, utilizzato anche nei radiatori delle auto;
-
adesivi,
colle e
stucchi a solvente possono contenere
composti volatili, nocivi e, in determinate condizioni, infiammabili”;
- “tutti prodotti utilizzati nei
processi di saldatura e stagnatura, dai
decapanti ai gas di protezione della saldatura, a cui si aggiungono gli
inquinanti derivati dal processo stesso di saldatura, dai fumi della fiamma ai
prodotti di combustione derivati dalle impurità presenti sui materiali da
saldare”.
Un’altra considerazione
importante da fare, riguardo alle attività di manutenzione degli impianti
esistenti, è quella relativa all’
enorme
diffusione dell’amianto negli impianti più vecchi.
“Canali di fumo, tubazioni con
fluidi caldi o freddi e le stesse caldaie, se di installazione precedente al
1992 potrebbero essere state coibentate
con amianto. Camini, vasi di espansione e condotte di scarico potrebbero
essere state realizzate in eternit (con contenuto di amianto tra il 15 e il
20%). In questi casi occorre assumere presso il proprietario degli immobili o i
conduttori degli impianti tutte le informazioni utili ad accertare o escludere
la presenza di amianto e, nel caso che l’amianto sia presente, affidarsi alle
imprese specializzate e autorizzate per la bonifica”.
Segnalando che il documento si
occupa anche dei rischi dipendenti dall’uso di attrezzature, dalla presenza di
rumore e dall’eventuale movimentazione manuale di carichi, concludiamo
indicando che nel documento sono presenti diverse “
Schede riepilogative dei rischi per la salute nelle fasi di lavorazione
per la realizzazione di impianti termoidraulici”.
Queste schede sono un sintetico
strumento di riferimento dei rischi che possono presentarsi durante le fasi di
lavorazione per la realizzazione di impianti termoidraulici. Ogni scheda, oltre
ad elencare i vari rischi per ogni lavorazione, indica ciò che è necessario
fare per quanto riguarda la Sorveglianza Sanitaria e suggerisce i Dispositivi
di Protezione Individuale (DPI) necessari per evitare infortuni e malattie
professionali.
Le
schede
riepilogative riguardano:
- posa in opera di tubo nudo o precoibentato in acciaio nero
con giunzioni per mezzo di saldatura;
- posa in opera di tubo nudo o precoibentato in acciaio
zincato con giunzioni filettate;
- posa in opera tubo nudo o precoibentato in rame con
giunzioni a brasare;
- posa in opera di tubo nudo o precoibentato in rame con
giunzioni a stringere;
- posa in opera di tubo in materiale plastico di variotipo, per
trasporto fluidi con giunzioni a stringere (in genere non saldate);
- posa in opera di tubo in materiale plastico di vario tipo,
per trasporto fluidi con giunzioni saldate/incollate;
- posa in opera di tubazioni per scarichi di vario tipo;
- posa in opera di condotte in lamiera zincata per impianti
di condizionamento;
- termocoibentazioni;
- posa in opera di canne fumarie prefabbricate;
- posa in opera di utilizzatori (radiatori di vario tipo,
ventilconvettori, termoconvettori, split-systems, stufe, condizionatori,
camini, radiatori a gas).
Il sito “ Impresa
Sicura”: l’accesso via internet è gratuito e avviene tramite una registrazione
al sito.
RTM
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