News
"Carrelli elevatori: come evitare ribaltamenti e schiacciamenti"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
23/01/2015 -
Tratto da www.mondocarrelli.com
Studi recenti condotti
dall’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (OSHA) dipingono
un quadro a tinte fosche per gli operatori di carrelli elevatori, in quanto
confermano i casi di ribaltamento come una delle principali cause di incidenti
fatali sul luogo di lavoro. In quasi tutti i casi, l’operatore rimane
“intrappolato” tra il carrello elevatore e il pavimento, con conseguente trauma
esteso al cranio o alla parte superiore del corpo.
Ma le cose non dovrebbero andare
in questo modo.
In questo
numero di Mondo Carrelli spieghiamo quali sono le cause di ribaltamento dei
carrelli elevatori - cause che, secondo gli esperti, non sono ancora del tutto
comprese da molti operatori.
Oltre a fornire queste
informazioni utili, inizieremo l’articolo di questo mese con una semplice
regola, che potrai mettere in pratica fin da oggi per salvaguardare il
benessere dei tuoi colleghi. Servirà anche ad evitare sanzioni e richieste di
risarcimento in grado di mettere in ginocchio un’azienda.
Cintura allacciata o si rimane
schiacciati
Nelle automobili, il sistema
delle cinture di sicurezza è stato introdotto per trattenere il conducente in
caso di collisione ad alta velocità, evitando che vada a urtare contro il
volante o il parabrezza. Quindi, come mai i carrelli
elevatori hanno la cintura di sicurezza? La loro velocità è indubbiamente
molto inferiore.
L’incredibile verità è che la
cintura di sicurezza su un carrello elevatore non serve a proteggere
l’operatore da una collisione ad alta velocità, ma a frenare l’impulso naturale
a saltare verso… terribili conseguenze!
Le cinture
di sicurezza nei carrelli elevatori sono, infatti, progettate per evitare
che l’operatore venga sbalzato dal sedile verso l’alto o verso l’esterno, in
quanto ciò aumenta il rischio che la testa rimanga intrappolata o schiacciata
tra il tetto di protezione e il pavimento.
Le indagini delle autorità civili
competenti rivelano casi sempre più drammatici in cui, nel momento in cui un
carrello elevatore sta per ribaltarsi, il cervello umano spinge l’operatore a
cercare di uscire dal mezzo. Nel cercare di salvarsi in questo modo, però,
spesso l’individuo rimane “intrappolato” tra il tetto di protezione e il
pavimento, rischiando di morire per le terribili ferite riportate.
L’addestramento, l’esperienza e
le conoscenze sembrano non essere sufficienti ad impedire all’operatore
l’impulso a “uscire dalla trappola del topo”.
Basterebbe che l’operatore
riuscisse a mantenere i nervi saldi e a restare all’interno dell'abitacolo,
magari aggrappandosi al volante o alle maniglie. In questo caso, l’operatore
riporta delle contusioni, ma per questo tipo di incidente non si registra nessun
decesso.
Alcuni studi hanno dimostrato che
l’impulso di saltare è talmente irresistibile che la misura
di sicurezza migliore è proprio quella di indossare una cintura che
impedisca all’operatore di abbandonare il mezzo!
Ecco quindi quello che puoi fare
fin da oggi per evitare incidenti fatali: stabilire la regola aziendale per cui
tutti gli operatori devono sempre indossare la cintura di sicurezza. Se, sul
luogo di lavoro, ti capita di notare qualcuno nell’atto di guidare senza
cintura, fermalo e insisti affinché la indossi. Assicurati inoltre che tutti i
tuoi colleghi siano a conoscenza di questa regola.
Forse non sarà da “macho”
allacciarsi la cintura su un carrello elevatore che circola a bassa velocità,
ma ricordati che è meglio mettersi la cintura piuttosto che finire schiacciati!
Perché i carrelli elevatori si
rovesciano
Sono varie le situazioni che
possono portare a un ribaltamento, ma in tutti i casi la
stabilità del mezzo viene compromessa da un errore di guida e da una scarsa
conoscenza dei principi fondamentali della stabilità del carrello elevatore.
Questa si basa sulla cosiddetta
Piramide di stabilità. I tecnici della formazione riconoscono che la piramide è
uno dei concetti più importanti ma anche più difficili da insegnare agli
operatori di carrelli elevatori. Un grosso problema, riconosciuto dalle
autorità di regolamentazione in materia di salute e sicurezza, è che il tempo
dedicato alla formazione, affinché questo principio venga effettivamente
compreso, è sempre insufficiente.
Figura 1 |
A: Il retro della piramide di
stabilità: il perno centrale dell’asse posteriore
B: La parte anteriore della
base della piramide di stabilità
C: Il centro di gravità del
carrello elevatore
D: Il centro di gravità del carrello
elevatore
E: Il centro del carico
F: Il centro di gravità
combinato |
Come si sposta il centro di
gravità?
Il punto che deve rimanere sempre
all’interno del triangolo/piramide è il centro di gravità combinato (Combined
Centre Of Gravity - CCOG). Il carrello elevatore ha un proprio centro di
gravità, collocato in genere circa 20 cm sotto il sedile dell’operatore. Anche
il carico ha un centro di gravità - il centro del carico - situato in genere
500 mm più avanti del supporto
delle forche. Queste due forze formano il centro di gravità combinato: si
tratta di un nuovo centro di gravità mobile che deve rimanere all’interno della
Piramide di Stabilità. Se questo punto va oltre la parte anteriore della
piramide, il carrello elevatore si ribalterà in avanti. Se esce dalla piramide
a sinistra o a destra, il carrello elevatore si ribalterà lateralmente.
Quando il mezzo è fermo, il CCOG
si trova sempre lungo una linea tracciata dal centro di gravità del carrello
elevatore al centro del carico; quando il carico viene sollevato, il CCOG lo
segue spostandosi verso l’alto e creando un triangolo sempre più piccolo.
Perchè un triangolo?
Molti operatori di carrelli
elevatori non accettano l’idea che la base della piramide di stabilità sia un
triangolo e non un quadrato con una ruota a ogni angolo, soprattutto quando il
carrello elevatore ha quattro ruote. In realtà, la base della piramide
congiunge le due ruote anteriori a terra al punto di articolazione dell’asse di
sterzo posteriore; pertanto, anche su un mezzo a quattro ruote, è sempre un
triangolo, con un angolo sul punto di articolazione dell’asse posteriore.
Molti pensano a una piramide a
base quadrata, come quelle egiziane. In realtà una piramide a base triangolare
viene denominata tetraedro. Mantenere il CCOG all’interno di un triangolo è più
difficile che mantenerlo all'interno di un quadrato, essendo il triangolo più piccolo!
Maggiore l’altezza, maggiore il
pericolo
Poiché la piramide si restringe
rapidamente verso il vertice, i carichi molto stabili a una bassa altezza di
sollevamento diventano ben presto instabili con un sollevamento maggiore, in
quanto il CCOG deve essere mantenuto all’interno di un triangolo più piccolo.
Con altezze di sollevamento superiori, questo triangolo può essere estremamente
piccolo, rendendo il margine di errore molto esiguo.
Maggiore la velocità, maggiore il
pericolo
Purtroppo il centro di gravità
non è l’unica forza in gioco. Su un carrello elevatore in movimento agiscono
altre forze causate dall’accelerazione e decelerazione del mezzo. Perfino una
frenata graduale può spostare il CCOG effettivo in avanti, ossia fuori dal
triangolo, creando il rischio
di ribaltamento.
figura 2 |
A: Direzione di marcia
B: Forza centrifuga
C: Forza netta
D: Forza di accelerazione |
Ancor peggiori sono le forze
dinamiche causate dalle svolte, che spingono lateralmente il carrello elevatore
e nella direzione opposta rispetto al senso di svolta del mezzo. Vedi figura 2.
Tali forze possono essere piccole
a bassa velocità, ma sono in grado di spostare il CCOG e, quando si solleva un
carico, il CCOG deve essere mantenuto all’interno di un triangolo piccolissimo.
Ecco perchè gli operatori ben addestrati non effettuano manovre né circolano
con il carico sollevato.
Nessun carico, nessun pericolo?
Guidare senza carico non è una
garanzia di non ribaltamento del carrello elevatore. Quando si scarica il
mezzo, il CCOG si sposta verso la parte posteriore, aumentando il rischio di
rovesciamento. Ciò è molto frequente quando si guida con disinvoltura eccessiva
un carrello elevatore senza carico. Si tratta, infatti, di un veicolo
progettato per essere facilmente manovrabile e avere forza di trazione, non per
effettuare curve strette in velocità o brusche frenate.
Terreno compatto
I principi di stabilità funzionano
su terreni resistenti e pianeggianti, mentre in presenza di una pendenza, anche
leggera, la stabilità diventa subito critica. Lavorare sulle rampe è una
situazione comune per i carrelli elevatori, che però diventano estremamente
vulnerabili quando il carico viene sollevato. Per questa ragione i veicoli
dovranno scendere a marcia indietro, abbassando il più possibile il carico.
All’esterno,
i pericoli aumentano in modo significativo: affinché il carrello elevatore si
ribalti è sufficiente che una ruota finisca in una piccola buca o su una
leggera rampa con il carico sollevato.
Accessori
Se si utilizza un accessorio,
come una pinza per balle, il maggior peso all’estremità anteriore sposterà il
CCOG ancora più in avanti, aumentando in modo significativo la probabilità che
il mezzo si rovesci in avanti. È pertanto essenziale che l’operatore sia
pienamente consapevole del fatto che le caratteristiche prestazionali del
carrello elevatore variano quando si monta un accessorio.
La loro vita nelle tue mani
Tieni presente che un incidente
che coinvolge un carrello elevatore non è mai accidentale. L’incidente è sempre
causato da un errore di guida, mancanza di addestramento, scarsa manutenzione,
un ambiente di lavoro non adatto o una combinazione di questi fattori.
Azioni
Assicurati che tutti i tuoi
carrelli elevatori siano dotati di un sistema di ritenuta per l’operatore.
Assicurati che tutti gli
operatori indossino sempre un sistema di ritenuta o cinture di sicurezza, e
rimprovera chi disobbedisce.
Investi nell’addestramento
degli operatori e in corsi di aggiornamento che garantiscano la piena
comprensione delle norme di sicurezza.
|
© Mitsubishi Mondo Carrelli
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 1144 volte.
Pubblicità