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"I quesiti sul decreto 81: la valutazione dei rischi in subappalto"
fonte www.puntosicuro.it / Normativa
11/02/2015 - Un quesito sul
contenuto del piano operativo di sicurezza dell’impresa affidataria e di una
sua impresa subappaltatrice. Risposta a cura di Gerardo Porreca ( www.porreca.it).
Quesito
E vero, così come è stato sostenuto in un corso di
formazione, che un’ impresa
affidataria deve descrivere nel proprio POS tutte le lavorazioni oggetto
dell’appalto e contenere la valutazione dei
rischi corrispondenti indipendentemente dal fatto che la stessa impresa
svolga tali lavorazioni direttamente o le affidi in subappalto? Ma se così fosse
come fa l’impresa affidataria, essendo il POS il DVR per il cantiere specifico, ad effettuare una valutazione dei rischi per
le lavorazioni che non deve eseguire?
Risposta
La risposta al quesito formulato richiede
una lettura coordinata di alcuni articoli del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. e
più precisamente dell’art. 89 sulle definizioni, dell’art. 96 sugli obblighi
del datore di lavoro, dell’art. 97 sugli
obblighi in particolare del
datore di lavoro dell’impresa affidataria, dell’art
101 sugli obblighi di trasmissione dei piani operativi di sicurezza ( POS)
nonché dell’allegato XV dello stesso D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. riportante i
contenuti minimi dei POS medesimi.
Secondo il comma 1 lettera h) dell’art. 89 del D. Lgs. n. 81/2008, infatti,
il piano operativo di sicurezza è:
“il documento
che il datore di lavoro dell'impresa esecutrice redige, in riferimento al
singolo cantiere interessato, ai sensi dell'articolo 17 comma 1, lettera a), i
cui contenuti sono riportati nell'allegato XV”,
allegato quest’ultimo che al punto 3.2.1. lettera a) numero
2), lettera c) e lettera g) stabilisce che:
“3.2.1. Il POS é redatto a cura di ciascun datore di
lavoro delle imprese esecutrici, ai sensi dell’articolo 17 del presente
decreto, e successive modificazioni, in riferimento al singolo cantiere
interessato; esso contiene almeno i seguenti elementi:
a) i dati identificativi dell'impresa esecutrice, che
comprendono:
1)
...................................................................
2)
la specifica attività e le singole lavorazioni
svolte in cantiere dall'impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi
subaffidatari;
b)
............................................................
c)
la descrizione dell'attività di cantiere, delle
modalità organizzative e dei turni di lavoro;
d)
.....................................................................
e)
................................................................;
f)
.................................................................
g)
l'individuazione delle misure preventive e
protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando previsto,
adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere”.
(...)
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