News
"Linee di indirizzo per un SGSL nel settore Gomma Plastica"
fonte www.puntosicuro.it / Linee Guida
19/02/2015 - Per rendere più efficaci le attività di prevenzione sempre più rilevanza acquista l'adozione di
sistemi di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro (SGSL).
Sistemi che ormai costituiscono il nucleo centrale dell'impegno delle
aziende che sono consapevoli che idonee politiche di prevenzione non
solo migliorano la tutela e le condizioni di salute e sicurezza dei
lavoratori, ma riducono anche i costi economici e sociali derivanti
dalla carenza di sicurezza.
Proprio per allargare e diffondere l’adozione di sistemi di
gestione, continua l’impegno dell’Inail nel proporre, anche attraverso
accordi specifici con gli operatori del settore e le parti sociali,
specifici SGSL nei vari comparti lavorativi, come già avvenuto, ad
esempio, per le aziende dei servizi ambientali e territoriali, per le società di servizi, per il comparto aeronautico o per le imprese a rete.
Un nuovo capitolo relativo ai
sistemi di gestione riguarda le aziende del settore Gomma Plastica: l’Inail ha
infatti recentemente pubblicato un documento dal titolo “
Linee di indirizzo SGSL-GP. Sistema di Gestione della Salute e della
Sicurezza dei Lavoratori per le Aziende del settore Gomma Plastica”.
Le
Linee di Indirizzo SGSL-GP - frutto della collaborazione di un
gruppo di lavoro costituito da rappresentanti dell’INAIL, della Federazione
Gomma-Plastica, della Associazione Nazionale Costruttori di Macchine e
Stampi per Materie Plastiche e Gomma ( Assocomaplast) e delle Organizzazioni Sindacali di
categoria – sono correlate alla determinazione n. 69 del 21 marzo 2011 con cui
è stato approvato l’
Accordo quadro di
collaborazione tra Inail e Federazione Gomma Plastica sottoscritto poi in
data 6 giugno 2011. L’Accordo quadro (allegato al documento) era ‘
finalizzato a sperimentare e realizzare
soluzioni pratiche, su basi tecnico-scientifiche, che favoriscano, nel settore
dell'industria della lavorazione di materie plastiche e gomma e a partire da
ogni singola azienda, le azioni di prevenzione e di riduzione concreta degli
infortuni sul lavoro, attraverso l'uso di molteplici strumenti e indicatori
qualitativi e quantitativi’. E proprio in attuazione di tale accordo sono
state realizzate le Linee di Indirizzo SGSL-GP, approvate con Determinazione
del Presidente dell’Inail n. 138 del 5 luglio 2013.
La finalità delle Linee di
Indirizzo SGSL-GP, che riguardo alla struttura si rifanno ai prodotti analoghi già
sviluppati per altri comparti industriali, consiste nel “fornire indicazioni
operative per strutturare un sistema organico di gestione, inserito
nell'operatività aziendale complessiva, utile a pianificare miglioramenti
progressivi delle prestazioni nella tutela della salute e della sicurezza dei
lavoratori per le aziende del settore della Gomma Plastica”. E il punto di
partenza imprescindibile da cui si traccia la linea di miglioramento “è
rappresentato dall'assoluto rispetto delle leggi in materia di salute e
sicurezza sul lavoro”.
Segnalando che le imprese che
applicheranno le Linee di Indirizzo SGSL-GP “potranno accedere alle
agevolazioni connesse con la riduzione del premio assicurativo Inail” e che
tali linee contengono anche indicazioni in merito all' efficacia
esimente dalla responsabilità amministrativa delle imprese, ricordiamo che
l'adesione volontaria alle Linee di Indirizzo si concretizza dunque
nell'implementazione di un Sistema
di Gestione della Salute e della Sicurezza sul Lavoro. Un sistema di
gestione che si propone di:
- “ridurre progressivamente
incidenti, infortuni e malattie professionali;
- minimizzare i rischi cui
possono essere esposti i lavoratori o i terzi;
- contribuire a migliorare la
Salute e Sicurezza sul Lavoro (SSL);
- ridurre il rapporto
costi/benefici degli interventi di prevenzione;
- migliorare l'immagine
aziendale;
- aumentare l'efficienza e le
prestazioni delle aziende”.
Il modello adottato è anche in
questo caso il
ciclo di Deming
(ciclo PDCA), articolato secondo le quattro fasi standard: P - Plan,
pianificazione; D - Do, attuazione; C - Check, monitoraggio; A - Act, riesame
del sistema.
In merito all’attività di
pianificazione ci soffermiamo brevemente sull’
analisi iniziale, identificazione dei pericoli, valutazione e
individuazione delle misure di prevenzione e protezione.
Il documento ricorda che lo scopo
di questa analisi è di “identificare i pericoli presenti in azienda, valutarne
i rischi e individuare le adeguate misure di prevenzione e protezione, al fine
di assicurare il miglior livello possibile di salute e sicurezza dei
dipendenti, degli appaltatori e di tutte le persone che accedono alle aree
sotto il controllo diretto dell'azienda, inclusi i visitatori”.
È dunque necessario
identificare i pericoli e valutare i rischi
attraverso:
- “identificazione sistematica
degli aspetti di salute e sicurezza collegati a impianti, processi, attività,
organizzazione del lavoro e ai materiali/agenti chimici che sono utilizzati o
prodotti;
- valutazione dei rischi per la
salute e la sicurezza sul lavoro;
- identificazione di misure
idonee atte a prevenire, eliminare e mitigare i rischi connessi con gli aspetti
di salute e sicurezza sul lavoro secondo l'approccio seguente: eliminazione
dello specifico rischio, ove possibile; riduzione degli specifici rischi ad un
livello tollerabile, anche attraverso l'identificazione e la scelta
dei DPI, incluso l'abbigliamento da lavoro; gestione del rischio residuo
sulla base di analisi e dimostrazioni di conformità con i criteri di
accettabilità adottati; elaborazione del piano di azione contenente le priorità
di intervento; valutazione dell'efficacia delle misure già implementate e da
implementare”.
Inoltre l'identificazione dei
pericoli e la valutazione dei rischi “devono esaminare scrupolosamente:
- le attività routinarie e non;
- le attività di tutte le persone
all'interno dello stabilimento inclusi gli appaltatori, visitatori, ecc.;
- i comportamenti umani, le
capacità personali, i fattori psicologici ed altri fattori umani critici (es.
lavoro notturno, in ambienti confinati, in solitario, ecc.);
- i pericoli derivanti dalle
attività che si svolgono nelle vicinanze del posto di lavoro”.
Il documento, che si sofferma
anche sul metodo di analisi dei rischi, indica poi che tale analisi deve essere
effettuata “considerando:
- tutti i possibili rischi;
- gli interventi manutentivi;
- i luoghi di lavoro;
- le attrezzature e i
materiali/agenti chimici comunque presenti nell'ambiente di lavoro;
- la gestione dei rifiuti
pericolosi, compresi quelli che richiedono particolari modalità operative;
- le modifiche apportate,
includendo i cambiamenti temporanei e i loro impatti sulle operazioni, processi
e attività;
- la progettazione delle aree di
lavoro, dei processi, delle installazioni, delle macchine/ attrezzature;
- le procedure operative e
l'organizzazione del lavoro;
- le interazioni tra le attività
interne e gli appaltatori”.
Ricordando che “l'analisi deve
essere commisurata alla natura e alla dimensione dei rischi presenti e ai
possibili impatti sulla salute e sicurezza di tutto il personale presente
all'interno dell'unità produttiva”, si indica che il “
piano di azione, elaborato a seguito della valutazione dei rischi e
coerente con gli obiettivi definiti nella politica aziendale, deve essere
funzionale alla riduzione dei rischi”, secondo quanto previsto nel processo
obiettivi e traguardi (punto 3.3 del documento).
Concludiamo ricordando poi che l'
identificazione dei DPI “deve essere
effettuata attraverso un'analisi sistematica di:
- tipologia dei rischi ed
eventuali effetti sinergici tra i diversi fattori;
- eventuali prescrizioni
particolari del medico competente;
- misure di prevenzione e
protezione adottate”.
L’
indice del documento:
Elenco dei
partecipanti
PREMESSA
1. INTRODUZIONE
ALLE LINEE DI INDIRIZZO
1.1 Scopo, campo di
applicazione
1.2 Metodo di
lavoro
1.3 Termini e
definizioni
1.3.1 Termini e
definizioni generali
1.3.2 Gli attori
del SGSL
2. REQUISITI E STRUTTURA
DEL SISTEMA DI GESTIONE
2.1 Esame iniziale
2.2 Politica
2.3 Manuale del
sistema
3. PIANIFICAZIONE
3.1 Identificazione
e gestione delle disposizioni legislative applicabili
3.2 Analisi
iniziale, identificazione dei pericoli, valutazione e individuazione delle misure
di prevenzione e
protezione
3.2.1 Appalti
3.2.2 Valutazione
dei rischi specifici del comparto - sostanze e miscele pericolose
3.3 Obiettivi e
traguardi
3.4 Programma del
sistema di gestione
4. ATTUAZIONE E
IMPLEMENTAZIONE
4.1 Definizione
ruoli e responsabilità
4.2 Informazione,
formazione, consapevolezza e competenza
4.3 Comunicazione,
consultazione, partecipazione e sensibilizzazione dei lavoratori e di tutte
le parti
interessate
4.4 Documentazione
e controllo dei documenti
4.5 Controllo
operativo: indicazione di misure e strumenti
4.5.1 Procedure
operative
4.5.2 Gestione dei
cambiamenti
4.5.3 Gestione
degli appalti
4.5.4 Manutenzioni
4.5.5 Dispositivi
di protezione individuale
4.5.6 Sorveglianza
sanitaria
4.5.7 Permessi di
lavoro
4.6 Preparazione e
risposta alle situazioni di emergenza
5. VERIFICA
(CONTROLLI E AZIONI CORRETTIVE)
5.1 osservAzioni e
misurazioni
5.2 azioni
correttive e preventive
5.3 audit e
risultati
6. RIESAME DELLA
DIREZIONE
7. MODELLI
ORGANIZZATIVI
8. ALLEGATI
Allegato 1 —
accordo - quadro di collaborazione tra Inail e Federazione Gomma Plastica
Allegato 2 —
tabella di correlazione
Allegato 3 — Elenco
esemplificativo delle norme uni applicabili nel settore
INAIL, “ Linee di indirizzo SGSL-GP. Sistema di Gestione della Salute e
della Sicurezza dei Lavoratori per le Aziende del settore Gomma Plastica”, documento
a cura di un gruppo di lavoro costituito da rappresentanti dell’INAIL, della
Federazione Gomma-Plastica, della Assocomaplast e delle Organizzazioni
Sindacali di categoria, edizione 2014, pubblicato nel mese di gennaio 2015 (formato
PDF, 3.05 MB).
Vai all’area riservata agli
abbonati dedicata a “ Linee di indirizzo per un Sistema di Gestione della Salute e
della Sicurezza dei Lavoratori per le Aziende del settore Gomma Plastica”.
RTM
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 927 volte.
Pubblicità