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"Piemonte, meno costose le modifiche agli edifici"
fonte www.edilportale.com / Edilizia
03/03/2015 - Evitare il consumo di suolo, rendere meno costosi gli interventi di
modifica degli edifici esistenti, promuovere l’efficienza energetica e
snellire i procedimenti di autorizzazione. Sono alcune delle novità
varate in Piemonte con il
ddl in materia di semplificazione.
Per evitare il consumo di suolo, la norma mira a rendere meno costosi gli interventi di modifica degli edifici esistenti. Si pagheranno gli standard urbanistici solo sui cambi di destinazione d’uso delle unità immobiliari sopra i 700 metri cubi e sugli aumenti volumetrici differenziali. Ciò significa che, in caso di intervento di riqualificazione con demolizione e ricostruzione, la somma da pagare riguarderà solo l’ampliamento e non la volumetria preesistente.
È stato inoltre approvato un ordine del giorno che ammette il recupero a fini abitativi dei sottotetti realizzati legittimamente entro il 31 dicembre 2012. L’obiettivo è dare continuità alla LR 21/1998, che ammette il recupero a patto che siano rispettate le altezze medie interne dei locali, pari a 2,40 metri per quelli ad uso abitazione (cucine, soggiorni, camere da letto e studi), e a 2,20 metri per quelli accessori (bagni, angoli cottura, verande, tavernette) e di servizio (corridoi, disimpegni, lavanderie, spogliatoi, guardaroba e ripostigli).
La LR 20/2009 (prima versione del Piano Casa) ha prorogato i termini della norma del 1998 rendendo possibile il recupero dei sottotetti realizzati legittimamente entro il 31 dicembre 2010. Una ulteriore estensione era stata chiesta, ma poi accantonata, in fase di approvazione della proroga al Piano Casa.
La Giunta regionale adotterà uno o più regolamenti per l’attuazione del Dpr 59/2013 sull’ Autorizzazione unica ambientale che dovranno rispondere ad una serie di requisiti: semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese, riduzione degli oneri amministrativi, accorpamento degli atti abilitativi in materia ambientale, rispetto dei tempi di conclusione dei procedimenti.
Semplificazioni in arrivo anche in materia di energia. Per evitare il rischio di sovrapposizione tra norme regionali e nazionali, la legge approvata opera una sorta di delegificazione, demandando alla Giunta l’adozione dei provvedimenti attuativi delle disposizioni sulla promozione dell’efficienza energetica, l’uso delle rinnovabili, le ispezioni sugli impianti termici, l’accreditamento dei soggetti abilitati al rilascio dell'attestato di prestazione energetica degli edifici e del sistema di registrazione degli impianti termici. La Giunta si occuperà anche di studiare incentivi per le imprese interessate a investire nel miglioramento energetico e disciplinare il costo dei bollini da apporre sugli impianti termici.
Le competenze in materia di attività estrattiva verranno scisse. La Regione continuerà ad occuparsi di attività estrattive in regime di concessione, in aree protette a gestione regionale e finalizzate alla realizzazione di opere pubbliche. Le altre funzioni saranno invece delegate ai Comuni. Le modifiche di modesta entità di progetti di cave di pietra ornamentale seguiranno delle procedure semplificate.
Per evitare il consumo di suolo, la norma mira a rendere meno costosi gli interventi di modifica degli edifici esistenti. Si pagheranno gli standard urbanistici solo sui cambi di destinazione d’uso delle unità immobiliari sopra i 700 metri cubi e sugli aumenti volumetrici differenziali. Ciò significa che, in caso di intervento di riqualificazione con demolizione e ricostruzione, la somma da pagare riguarderà solo l’ampliamento e non la volumetria preesistente.
È stato inoltre approvato un ordine del giorno che ammette il recupero a fini abitativi dei sottotetti realizzati legittimamente entro il 31 dicembre 2012. L’obiettivo è dare continuità alla LR 21/1998, che ammette il recupero a patto che siano rispettate le altezze medie interne dei locali, pari a 2,40 metri per quelli ad uso abitazione (cucine, soggiorni, camere da letto e studi), e a 2,20 metri per quelli accessori (bagni, angoli cottura, verande, tavernette) e di servizio (corridoi, disimpegni, lavanderie, spogliatoi, guardaroba e ripostigli).
La LR 20/2009 (prima versione del Piano Casa) ha prorogato i termini della norma del 1998 rendendo possibile il recupero dei sottotetti realizzati legittimamente entro il 31 dicembre 2010. Una ulteriore estensione era stata chiesta, ma poi accantonata, in fase di approvazione della proroga al Piano Casa.
La Giunta regionale adotterà uno o più regolamenti per l’attuazione del Dpr 59/2013 sull’ Autorizzazione unica ambientale che dovranno rispondere ad una serie di requisiti: semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese, riduzione degli oneri amministrativi, accorpamento degli atti abilitativi in materia ambientale, rispetto dei tempi di conclusione dei procedimenti.
Semplificazioni in arrivo anche in materia di energia. Per evitare il rischio di sovrapposizione tra norme regionali e nazionali, la legge approvata opera una sorta di delegificazione, demandando alla Giunta l’adozione dei provvedimenti attuativi delle disposizioni sulla promozione dell’efficienza energetica, l’uso delle rinnovabili, le ispezioni sugli impianti termici, l’accreditamento dei soggetti abilitati al rilascio dell'attestato di prestazione energetica degli edifici e del sistema di registrazione degli impianti termici. La Giunta si occuperà anche di studiare incentivi per le imprese interessate a investire nel miglioramento energetico e disciplinare il costo dei bollini da apporre sugli impianti termici.
Le competenze in materia di attività estrattiva verranno scisse. La Regione continuerà ad occuparsi di attività estrattive in regime di concessione, in aree protette a gestione regionale e finalizzate alla realizzazione di opere pubbliche. Le altre funzioni saranno invece delegate ai Comuni. Le modifiche di modesta entità di progetti di cave di pietra ornamentale seguiranno delle procedure semplificate.
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