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"Macchine in edilizia: i dispositivi di sicurezza degli escavatori"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
13/03/2015 - L’
escavatore idraulico è una macchina movimento terra molto
utilizzata per la sua versatilità. Una macchina che è stata progettata
per scavare, caricare e scaricare il materiale per mezzo di una benna,
ma che può essere impiegata in vari contesti produttivi cambiando
l’utensile lavoratore montato sul braccio. Ad esempio con la cesoia
idraulica/martellone si può utilizzare per lavori di demolizioni, con il
“ragno” per la movimentazione di rottami, con la pinza per la
movimentazione di traversine e rotaie, con il gancio da apparecchio di
sollevamento per il sollevamento di materiali.
Tuttavia, come si può evincere anche dalle diverse puntate sugli escavatori della rubrica “ Imparare dagli errori”, a questa macchina sono correlati anche diversi rischi per i lavoratori e molti incidenti lavorativi.
Per migliorare la prevenzione degli infortuni nell’uso di questa
macchina possiamo presentare una scheda contenuta nella seconda parte
del manuale “ Le macchine in edilizia. Caratteristiche e uso in sicurezza”– un documento nato dal rapporto di collaborazione tra l’ INAIL Piemonte e il CPT Torino.
La “
Scheda 6 – Escavatore idraulico” oltre a dare informazioni sulla
versatilità e l’uso della macchina, ricorda che gli escavatori idraulici appartengono
alla categoria delle cosiddette “
macchine
movimento terra” che, come indicato dalla norma
UNI EN ISO 6165:2006, sono “macchine progettate per eseguire le
operazioni di scavo, carico, trasporto, spargimento e compattamento di terra e
di altri materiali, per esempio durante lavori su strade, dighe, canalizzazioni
e cantieri di costruzione”. In particolare gli escavatori idraulici “sono
definiti dalla
UNI EN 474-5:2012
come macchine semoventi a cingoli, a ruote o ad appoggi articolati, aventi una
struttura superiore (torretta), normalmente in grado di ruotare di 360°, che
supporta un braccio escavatore, progettate principalmente per scavare con una
cucchiaia o una benna, senza muovere il carro durante il ciclo di lavoro”.
Inoltre sempre la norma UNI EN 474:2012 definisce inoltre l’escavatore
compatto, o miniescavatore,
come “l’escavatore a raggio minimo di rotazione e con massa operativa minore o
uguale a 6000 kg”, un escavatore che consente di operare in spazi ristretti.
Segnaliamo che la scheda, che
come sempre vi invitiamo a visionare integralmente, si sofferma su vari aspetti
correlati alla macchina:
-
elementi costituenti: carro, torretta, contrappeso, cabina, braccio
escavatore;
-
dispositivi di sicurezza: postazione operatore, sistemi di
frenatura, dispositivi di sicurezza del carico, bloccaggio dell’attrezzatura,
ripari, altre protezioni;
-
dispositivi di comando e di controllo: comandi
spostamento-posizionamento dell’escavatore gommato; comandi
spostamento-posizionamento dell’escavatore cingolato; leve di comando
multidirezionali;
-
fattori di rischio: ribaltamento; caduta di materiale dall’alto;
scivolamenti, cadute a livello; urti, colpi, impatti, compressione,
schiacciamento; cesoiamento, stritolamento; rischio elettrico; gas di scarico;
agenti chimici; rumore; vibrazioni.
Per parlare dei
requisiti di sicurezza degli escavatori
si può dunque fare riferimento alla norma UNI EN 474-1 relativa alle macchine
movimento terra e alla UNI EN 474-5 specifica per gli escavatori
idraulici.
Ad esempio riguardo alla
postazione dell’operatore le norme
tecniche stabiliscono le “dimensioni minime del punto di accesso alla
postazione di comando come, ad esempio, la porta della cabina, i gradini, e lo
spazio minimo intorno all’operatore in cabina”. Inoltre il sedile dell’operatore
deve essere regolabile per meglio adattarsi alle sue esigenze ergonomiche e
“deve possedere dispositivi antivibrazioni, cioè deve avere la capacità di
ridurre le vibrazioni trasmesse all’operatore durante le attività, nel rispetto
delle pertinenti norme tecniche”. E “la cabina dell’operatore, quando presente,
è insonorizzata”.
Veniamo alle
strutture di protezione della postazione dell’operatore.
In base alla norma UNI EN 474-1
“le postazioni di guida degli escavatori sono protette da una struttura, in
genere integrata con la cabina, con le caratteristiche di sicurezza di seguito
illustrate:
-
struttura ROPS (Roll Over Protection Structure); è necessaria per
gli escavatori con massa operativa superiore a 1500 kg per la protezione
dell’operatore in caso di ribaltamento del mezzo;
-
struttura TOPS (Tip Over Protective Structure); è necessaria per
gli escavatori compatti con massa operativa superiore a 1000 kg per la
protezione dell’operatore in caso di rovesciamento laterale del mezzo;
-
struttura FOPS (Falling Object Protective Structure); è necessaria
per gli escavatori con motore di potenza superiore a 15 kw se il suo impiego
espone l’operatore al rischio di caduta di materiale dall’alto; tale rischio,
tipico del settore edile riguarda, ad esempio, le attività di demolizione
meccanizzata. La struttura FOPS può essere estesa alla parte frontale della
cabina qualora possa essere colpita da materiale”.
Si sottolinea tuttavia che le
strutture di protezione contro il ribaltamento e il rovesciamento laterale
“sono assolutamente inefficaci in assenza di sistemi di ritenzione
dell’operatore, pertanto il posto di guida deve essere dotato di cintura di
sicurezza”.
Inoltre l’escavatore è “dotato di
un
dispositivo di bloccaggio di
sicurezza dell’impianto idraulico (comandi) per inibire ogni movimento del
braccio e della benna e la rotazione della torretta, per consentire
all’operatore di uscire in sicurezza dal posto di guida”.
E riguardo ai
dispositivi di sicurezza del carico
possono essere presenti:
-
dispositivo di agganciamento del carico: “gli escavatori che sono
utilizzati come apparecchi di sollevamento, devono essere dotati di dispositivo
di agganciamento del carico (es. gancio), collocato ad esempio sulla benna o su
un braccio, progettato contro lo sganciamento accidentale e che sia in grado di
resistere a un carico pari a due volte la capacità nominale di sollevamento”;
-
dispositivi di sicurezza del carico: “gli escavatori destinati ad
essere utilizzati come apparecchi di sollevamento con capacità nominale massima
di sollevamento superiore a 1000 kg o un momento di ribaltamento superiore a
40000 Nm sono provvisti di: “un dispositivo di avvertimento acustico o visivo,
la cui attivazione è chiaramente indicata, che segnali all’operatore il
superamento della capacità limite di carico o del momento di ribaltamento
limite corrispondente, e continui a funzionare per tutto il periodo in cui il
carico o il momento restano oltre tale limite”; “un dispositivo di controllo
dell’abbassamento del braccio di sollevamento (ad esempio valvole di
sicurezza), montato sul cilindro del braccio stesso, in caso di guasto
all’impianto idraulico”.
Concludiamo questa breve
presentazione della scheda soffermandoci su uno dei principali
fattori di rischio per gli escavatori:
il
ribaltamento.
Infatti il ribaltamento
di un escavatore può essere determinato da varie cause come:
- “cedimento del piano di
appoggio o dei percorsi, ad esempio per la presenza di sottoservizi;
- errori di posizionamento e
manovra durante le attività di scavo o sollevamento di materiali”.
E per prevenire questo rischio
occorre:
- “verificare i percorsi e le
aree di intervento e rispettare le istruzioni del fabbricante in particolare in
merito ai limiti d’uso e al posizionamento;
- durante l’attività di scavo
procedere per fasi successive senza compromettere la stabilità del terreno e
conseguentemente del mezzo;
- mantenere la distanza di
sicurezza dal ciglio
dello scavo (nel caso degli escavatori cingolati, orientare i cingoli
perpendicolarmente alla parete dello scavo)”.
Si ricorda che “il manovratore
deve fare uso della cintura di sicurezza”.
Segnaliamo infine che la scheda
riporta anche istruzioni per l’uso della macchina, alcuni approfondimenti
(presenza di linee o impianti elettrici; presenza di sottoservizi), indicazioni
normative, varie annotazioni tecniche e, in allegato, una breve
check-list.
L’
indice della “
Scheda 6 –
Escavatore idraulico”:
1. DESCRIZIONE
2. ELEMENTI COSTITUENTI
2.1 CARRO
2.2 TORRETTA
2.2.1 Contrappeso
2.2.2 Cabina
2.3 BRACCIO ESCAVATORE
3. DISPOSITIVI DI SICUREZZA
3.1 POSTAZIONE OPERATORE
3.2 SISTEMI DI FRENATURA
3.3 BLOCCAGGIO DELL’ATTREZZATURA
3.4 DISPOSITIVI DI SICUREZZA DEL
CARICO
3.5 RIPARI
3.6 ALTRE PROTEZIONI
4. DISPOSITIVI DI COMANDO E
DI CONTROLLO
4.1 COMANDI
SPOSTAMENTO-POSIZIONAMENTO DELL’ESCAVATORE GOMMATO
4.2 COMANDI
SPOSTAMENTO-POSIZIONAMENTO DELL’ESCAVATORE CINGOLATO
4.3 LEVE DI COMANDO
MULTIDIREZIONALI
5. FATTORI DI RISCHIO
6. ISTRUZIONI PER L’USO
6.1 DIVIETI PER L’USO
6.2 ISTRUZIONI PRIMA DELL’USO
6.3 ISTRUZIONI DURANTE L’USO
6.4 ISTRUZIONI DOPO L’USO
7. APPROFONDIMENTI
7.1 PRESENZA DI LINEE O IMPIANTI
ELETTRICI
7.2 PRESENZA DI SOTTOSERVIZI
8. ADEMPIMENTI NORMATIVI
8.1 DOCUMENTAZIONE
8.2 CONTROLLI E VERIFICHE
8.3 ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE,
FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO
9. ANNOTAZIONI TECNICHE
9.1 MACCHINE NON MARCATE “CE”
9.2 OPERATIVITÀ DELL’ESCAVATORE
10.
RIFERIMENTI NORMATIVI
CPT di Torino, Inail Piemonte, “ Le
macchine in edilizia. Caratteristiche e uso in sicurezza”, edizione
settembre 2013 (formato ZIP, 1,5 MB).
La scheda: “ Scheda
6 – Escavatore idraulico” (formato ZIP, 11.2 MB).
Tiziano Menduto
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