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"Microrganismi patogeni: oltre 500 allarmi nel 2008"
di La Libertà, Matteo Fornara / Sicurezza alimentare
03/08/2009 - Microorganismi potenzialmente patogeni, residui di pesticidi, metalli pesanti e micotossine: sono stati oltre 500 gli allarmi scoperti nel 2008 dal "Sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi" dell'UE che celebra quest'anno il 30° anniversario di vita. L'efficacia dello strumento è dimostrata dalle cifre: nel 2008 il numero di notifiche di allarme si è ridotto di quasi la metà rispetto all'anno precedente, secondo il rapporto d'attività appena pubblicato e disponibile sul sito http: //ec. europa. eu/rasff. Nel 2008 si sono registrati 528 allarmi considerati rilevanti e relativi a prodotti alimentari o mangimi già sul mercato, su un totale di circa tremila notifiche fatte al sistema. Androulla Vassiliou, Commissario UE responsabile per la salute ha affermato: «Il Sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi è uno strumento essenziale per assicurare la sicurezza alimentare in Europa. Nel corso di trent'anni si è sviluppato diventando uno strumento apprezzatissimo dagli operatori per scambiare informazioni in tempo reale sulle misure da essi intraprese per garantire la sicurezza degli alimenti e dei mangimi». Nel 2008 il sistema è stato messo alla prova da alcuni dei più importanti incidenti in materia di sicurezza alimentare degli ultimi anni. Ad esempio, quello dell'olio minerale presente nell'olio di semi di girasole proveniente dall'Ucraina (39 paesi interessati, 99 notifiche), o quello degli alimenti provenienti dalla Cina in cui si è scoperta la presenza di melamina (101 notifiche), e infine quello della diossina nella carne di maiale proveniente dall'Irlanda (54 paesi interessati e 230 notifiche). Inoltre, più di 4 notifiche su 10 riguardavano prodotti respinti alle frontiere dell'UE perché presentavano un rischio per la sicurezza alimentare. In un anno sono state trasmesse a paesi extra UE 2 342 note relative a prodotti pericolosi provenienti dal loro territorio. Quando si individua un problema grave e persistente si richiedono alle autorità nazionali del paese interessato interventi correttivi quali la cancellazione di stabilimenti dalla lista degli esportatori, il blocco delle esportazioni o l'intensificazione dei controlli. I rischi segnalati con maggiore frequenza sui prodotti extraeuropei riguardavano i microorganismi potenzialmente patogeni, i residui dei pesticidi e gli additivi alimentari.
Ma la maggior parte (62%) delle notifiche di allarme presentate nel 2008 riguardava prodotti originari dell'UE. Questi problemi sono stati rilevati per la maggior parte in seguito a controlli del mercato. In questa categoria di notifiche i rischi segnalati con maggiore frequenza su alimenti o ai mangimi erano determinati da microorganismi potenzialmente patogeni, metalli pesanti e micotossine. Dal 2008 si è aggiunto un nuovo tipo di notifica: i respingimenti alla frontiera. Le notifiche dei respingimenti riguardano i prodotti cui si è negato l'ingresso nella Comunità e che sono stati rispediti ad altra destinazione o distrutti. Il 56% dei respingimenti alla frontiera riguardava prodotti che presentavano livelli eccessivi di microtossine. Il sistema, che coinvolge tutti i Paesi UE più Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda, è coordinato dalla Commissione europea e dispone di un servizio attivo 24 ore su 24 per assicurare che le notifiche aventi carattere d'urgenza siano inviate, ricevute e abbiano risposta nel più breve tempo possibile.
Ma la maggior parte (62%) delle notifiche di allarme presentate nel 2008 riguardava prodotti originari dell'UE. Questi problemi sono stati rilevati per la maggior parte in seguito a controlli del mercato. In questa categoria di notifiche i rischi segnalati con maggiore frequenza su alimenti o ai mangimi erano determinati da microorganismi potenzialmente patogeni, metalli pesanti e micotossine. Dal 2008 si è aggiunto un nuovo tipo di notifica: i respingimenti alla frontiera. Le notifiche dei respingimenti riguardano i prodotti cui si è negato l'ingresso nella Comunità e che sono stati rispediti ad altra destinazione o distrutti. Il 56% dei respingimenti alla frontiera riguardava prodotti che presentavano livelli eccessivi di microtossine. Il sistema, che coinvolge tutti i Paesi UE più Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda, è coordinato dalla Commissione europea e dispone di un servizio attivo 24 ore su 24 per assicurare che le notifiche aventi carattere d'urgenza siano inviate, ricevute e abbiano risposta nel più breve tempo possibile.
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