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"«Finalmente un testo sulla sicurezza a misura delle piccole imprese»"
di MessaggeroVeneto Ed. Pordenone/Friuli, Confartigianato / Sicurezza sul lavoro
21/08/2009 - «Più sicurezza e meno burocrazia». E' il "benvenuto" di Confartigianato Pordenone al correttivo del testo unico sulla sicurezza entrato in vigore ieri. Il correttivo lima il testo unico in più punti pur senza determinare forti innovazioni. Due gli obiettivi fondamentali del provvedimento: correggere gli errori materiali e tecnici del primo provvedimento, superare le difficoltà e criticità operative che si sono manifestate nei primi mesi di applicazione della nuova normativa. Tra le novità: il nuovo quadro normativo è stato ridefinito tenendo in considerazione la realtà delle piccole e medie imprese. Viene anche introdotto un sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori auto nomi a particolare rischio infortunistico (si introduce infatti la "patente a punti"). Viene inoltre superata la cultura meramente repressiva, con l'applicazione di sanzioni, prestando prevalentemente attenzione alla prevenzione. «Apprezziamo- dichiara il presidente di Confartigianato Pordenone, Silvano Pascolo - i correttivi promossi dal Ministro del Welfare Maurizio Sacconi che rivelano la sua profonda conoscenza delle peculiarità delle piccole imprese. La sicurezza sul lavoro è un valore fondamentale per noi e per i nostri dipendenti. Vogliamo garantirla con la prevenzione e con la formazione, non con l'eccesso di burocrazia e con l'accanimento sanzionatorio». In particolare, Pascolo considera «opportune le semplificazioni di alcuni adempimenti, il coinvolgimento degli organismi paritetici e il potenziamento del ruolo degli enti bilaterali rappresentativi delle parti sociali, la riformulazione delle sanzioni in base a criteri che mantengano la deterrenza e la dissuasività dei comportamenti scorretti, ma senza gli eccessi che puniscono allo stesso modo gli errori formali e le violazioni che causano situazioni di pericolo reale per i lavoratori». «Soprattutto in questa fase di crisi -sottolinea il presidente di Confartigianato - le piccole imprese hanno bisogno di norme certe, ispirate a criteri di semplicità e concretezza. Per garantire migliori condizioni di sicurezza del lavoro bisogna puntare all'educazione ed alla prevenzione attraverso poche regole chiare, procedure snelle ed efficaci, sostegno mirato per gli investimenti delle piccole e medie imprese e per la valorizzazione delle buone prassi».
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