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"Acque meteoriche contaminate: sono reflui industriali?"
fonte www.insic.it / Ambiente
14/05/2015 -
Le acque di pioggia che, per contatto con fonti inquinanti vengano contaminate, devono essere considerate ancora "acque meteoriche" disciplinate dall'art. 113 del TUA oppure possono essere considerate vere e proprie acque reflue industriali con i conseguenti obblighi di legge?
Dottrina e giurisprudenza se ne sono occupate frequentemente, già prima del D.Lgs. 152/06, con conclusioni molto spesso discordanti. Ed anche il legislatore ha contribuito a questa incertezza apportando alla normativa di settore rilevanti e contrastanti variazioni di non facile interpretazione.
Nell'articolo "Acque meteoriche per la Cassazione tutto da rifare" di
Gianfranco Amendola (Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia) pubblicato sulla rivista Ambiente&Sicurezza sul Lavoro e disponibile
in versione PDF integrale, a fine notizia)
si analizzano due importanti sentenze della Suprema Corte che giungono a
conclusioni opposte sul problema della qualificazione delle acque
meteoriche di dilavamento.
Le acque di pioggia che, per contatto con fonti inquinanti vengano contaminate, devono essere considerate ancora "acque meteoriche" disciplinate dall'art. 113 del TUA oppure possono essere considerate vere e proprie acque reflue industriali con i conseguenti obblighi di legge?
Dottrina e giurisprudenza se ne sono occupate frequentemente, già prima del D.Lgs. 152/06, con conclusioni molto spesso discordanti. Ed anche il legislatore ha contribuito a questa incertezza apportando alla normativa di settore rilevanti e contrastanti variazioni di non facile interpretazione.
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