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"Illuminazione e sicurezza nei lavori in sotterraneo"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
28/05/2015 -
Una frequente causa di infortunio
nei lavori in sotterraneo è rappresentata dalla carenza di illuminazione in
ambiente di lavoro, condizione che oltre a pregiudicare la resa ottimale dei
lavori ne rende molto pericoloso lo svolgimento; è pertanto opportuno che
all’interno delle gallerie sia garantita una idonea illuminazione
artificiale (per le vie di transito e per tutte le postazioni di lavoro),
indipendentemente dai mezzi di illuminazione utilizzati, che consenta di
svolgere in sicurezza tutte le lavorazioni e che sia mantenuta nel tempo.
E’ compito dei servizi di
prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro verificare che in sotterraneo siano
garantiti, durante i lavori, gli standard di sicurezza definiti dalla
legislazione attualmente in vigore, e quindi che sia assicurata, per i lavori
delle gallerie stradali e ferroviarie, un illuminazione razionalmente
sufficiente al fine di evitare infortuni più o meno gravi ai lavoratori
impiegati.
Il sistema adottato dai servizi
di prevenzione sulla sicurezza dei luoghi di lavoro prevede il controllo dell’illuminazione
dei posti di lavoro mediante la seguente metodologia:
- acquisizione della legislazione
attualmente in vigore per specifico argomento;
- acquisizione dei piani
operativi di sicurezza forniti dall’impresa;
- verifica, sul posto di lavoro
mediante rilievi strumentali, della rispondenza dei sistemi di prevenzione e
sicurezza attuati ai punti 1 e 2;
- eventuale applicazione del
D.Lgs 758/94.
Per adattare tale metodologia di
lavoro al controllo dell’illuminazione dei luoghi di lavoro in galleria è stato
opportuno considerare i seguenti punti:
-nel campo dell’illuminazione dei
posti di lavoro in sotterraneo esiste una legge specifica (DPR 320/56 vedi
successivamente) che fissa direttamente i limiti minimi di illuminamento (in
Lux) in modo quantitativo ma non qualitativo, non vi sono riferimenti relativi
alla resa di colore, abbagliamento, etc.;
-i piani di sicurezza forniti
dalle imprese si riferiscono a tale legge riportando i tipi di corpi illuminanti
utilizzati (vedi tabelle successive) senza (apparentemente) studio
illuminotecnico
E’ stato pertanto definito un
programma specifico di vigilanza e controllo sugli impianti
di illuminazione e sulle attrezzature relative, per verificare che per ogni
postazione di lavoro in galleria fossero garantiti i limiti minimi di
illuminamento previsti dal DPR 320/56 capo IX e che i corpi illuminanti
utilizzati avessero adeguate caratteristiche illuminotecniche in modo da
favorire il miglior comfort visivo possibile. Le misure sono state eseguite con
luxmetro in conformità alle normative attualmente in vigore; in particolare,
per operare, si è tenuto conto delle seguenti scelte procedurali:
- i limiti minimi di
illuminamento (in Lux) devono essere raggiunti non solo quantitativamente ma
anche qualitativamente, tenendo conto della resa cromatica, dell’abbagliamento,
dello stato di conservazione dei corpi illuminanti e delle caratteristiche di
riflessione del terreno di scavo;
-i corpi illuminanti devono
essere ubicati in posizione adeguata e possedere caratteristiche idonee
all’ambiente in cui sono installati: grado di protezione e resistenza
meccanica, caratteristiche antideflagranti nelle gallerie grisutose;
-le misure dell’illuminamento sui
piani di lavoro devono essere effettuate mantenendo la stessa procedura:
l’illuminamento medio orizzontale è stato misurato all’altezza del compito visivo
specifico, l’illuminamento delle vie di passaggio è stato misurato ad un
altezza non superiore a 20cm dal piano di calpestio.
Al seguito di quanto detto i
nostri interventi sono serviti a sollecitare le imprese che, per i vari
cantieri, hanno elaborato una
progettazione illuminotecnica del posto di lavoro definendo le caratteristiche
dei corpi illuminanti utilizzati (di cui sono stati forniti i diagrammi
polari), la loro
corretta installazione e
l’illuminamento ottenuto; generalmente sono stati impiegati riflettori con lampade
SAP (Sodio Alta Pressione) in combinazione con lampade a IM (Ioduri Metallici)
che, oltre ad apportare un sufficiente illuminamento, hanno reso più fedele
l’apprezzamento dei colori e ridotto, in prossimità del posto di lavoro, le
zone buie.
Relativamente alle
caratteristiche di riflessione del terreno di scavo
e allo stato di conservazione dei corpi illuminanti è stato possibile rilevare:
- il maggior grado di
illuminamento delle gallerie con scavo effettuato con mezzo meccanico rispetto
alle gallerie con scavo effettuato con esplosivo dovuto alla diversa tecnica di
avanzamento che prevede, per le prime, un rivestimento definitivo prossimo al
fronte con conseguente maggior riflessione della luce, e per le altre, un
rivestimento definitivo che risulta ubicato a notevole distanza dal fronte con
conseguente aumento delle zone buie;
- la minor efficienza luminosa
dei corpi illuminanti impiegati nelle gallerie grisutose (a costruzione antideflagrante)
in quanto, presentando caratteristiche di sicurezza intrinseca alle
deflagrazioni (sistema Eex-i) e/o di notevole resistenza meccanica (custodie e
schermi a prova di esplosione EexdI), necessitano di un’accurata manutenzione
che, se non correttamente eseguita, può incidere negativamente sul loro
rendimento luminoso.
E’ infine utile ricordare
l’intervento significativo effettuato nelle gallerie grisutose nelle quali l’illuminazione
del fronte, durante la fase di caricamento della volata, risulta un operazione complessa;
infatti, a causa dell’esplosivo utilizzato che necessita di detonatori
elettrici e relativo tiro elettrico, la legge vigente (DPR 320/56 e successivo
decreto Frejus) obbliga il sezionamento di tutte le linee elettriche a mt.300
dal fronte (questo per impedire che eventuali correnti di dispersione presenti
possano innescare i detonatori elettrici).
Pertanto per poter assicurare
almeno i 50Lux di legge, è stato necessario richiedere alle imprese di dotarsi
di installazioni illuminanti autoalimentate.
A riguardo è stato progettato e
messo a disposizione ai fronti delle gallerie grisutose un carro –
ponte dotato di proiettori ALO
(fari alogeni autoalimentati da batteria, con durata sufficiente al
caricamento della volata,
150W-24V, con installazione antideflagrante sia per i fari sia per le
batterie) installati direttamente
sul mezzo, con cui risulta possibile illuminare, in condizioni di
sicurezza, direttamente la zona
del fronte dove avviene il caricamento delle mine.
Riferimenti Normativi citati
DPR 320/56 Capo IX:
Art.68
I mezzi o impianti di
illuminazione fissa devono garantire nei passaggi e in tutti i punti
accessibili del sotterraneo
un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux.
Detto minimo è garantito
indipendentemente dal concorso dei mezzi di illuminazione individuale.
Art.69
Fermo restando il minimo di
illuminazione prescritto nell’articolo precedente, in ogni posto di
lavoro deve essere garantito, con
mezzi o impianti fissi, un livello medio di illuminazione non
inferiore a 30 lux. Quando si
tratti di lavori comportanti specifici pericoli, quali il controllo dello
scavo dopo lo sparo delle mine,
la rimozione dei massi instabili dalla calotta o dalle pareti, la
pulizia del fronte di avanzamento
dopo la volata, la ricerca delle mine inesplose o di residui di
esplosivo e la preparazione delle
mine, il livello medio di illuminazione non deve essere inferiore a 50 lux.
DLgs 81/08 smi Allegato IV:
1.10.1. ….i luoghi di lavoro
devono essere dotati di dispositivi che consentono un illuminazione
artificiale adeguata per
salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere dei lavoratori.
1.10.2. Gli impianti di
illuminazione dei locali di lavoro e delle vie di circolazione devono essere
installati in modo che il tipo di
illuminazione previsto non rappresenta un rischio di infortunio per i lavoratori.
1.10.3.I luoghi di lavoro nei
quali i lavoratori sono particolarmente esposti a rischi in caso di guasto dell’illuminazione
artificiale, devono disporre di un illuminazione di sicurezza di sufficiente intensità.
DLgs 81/08 smi Allegato L:
2.5 Si devono prendere tutte le
misure necessarie per garantire che le attrezzature di lavoro con i loro
dispositivi di collegamento a disposizione dei lavoratori, nonché la struttura
del luogo di lavoro siano state progettate, costruite, montate, installate,
tenute in efficienza e utilizzate in modo tale da ridurre al minimo i rischi di
esplosione e, se questa dovesse verificarsi, si possa controllarne o ridurne al
minimo la propagazione all’interno del luogo di lavoro e dell’attrezzatura. Per
detti luoghi di lavoro si adottano le misure necessarie per ridurre al minimo
gli effetti sanitari di una esplosione sui lavoratori.
Illuminazione e sicurezza sul lavoro
durante lo scavo di gallerie stradali e ferroviarie - A cura di
Enrico
Picchiotti, Massimo Rizzo, Dipartimento della Prevenzione, ASL 10 Firenze.
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