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"I quesiti sul decreto 81: il preposto con contratto atipico"
fonte www.puntosicuro.it / QUESITI
29/07/2015 - Un
quesito sulla nomina a preposto di un lavoratore somministrato e sull’obbligo
della sua formazione. Risposta a cura di Gerardo Porreca ( www.porreca.it).
Quesito
Nel caso in cui un lavoratore
somministrato deve ricoprire il ruolo di preposto, a chi compete conferire
l’incarico: al datore di lavoro somministratore o all'utilizzatore? E chi deve
provvedere alla sua formazione?
Ing.
Gerardo Porreca – I quesiti sul decreto 81 – Sulla nomina a preposto di un
lavoratore somministrato e sull’obbligo della sua formazione.
Risposta
Il quesito formulato dal lettore,
finalizzato a conoscere chi deve conferire l’incarico di preposto ad un
lavoratore somministrato, se il somministratore o l’utilizzatore, ed a carico
di chi dei due è posto l’obbligo di provvedere alla sua formazione per lo
svolgimento della funzione, fornisce l’occasione di fare il punto sulle disposizioni
di legge in materia di salute e sicurezza sul lavoro che si applicano nel caso
della somministrazione dei lavoratori. La definizione di lavoratore
somministrato si può ricavare dal D. Lgs. 10/9/2003 n. 276 e s.m.i., meglio
conosciuto come legge Biagi, dalla lettura del quale discende che per
lavoratore somministrato si intende un lavoratore che, assunto da una Agenzia
per il lavoro autorizzata dal Ministero del Lavoro, indicata come
somministratore, viene avviato al lavoro presso un’azienda che viene individuata
come utilizzatore.
La somministrazione di lavoro, che in
pratica ha sostituito il cosiddetto rapporto di lavoro interinale introdotto
precedentemente con la legge n. 196/1997 meglio conosciuta come riforma Treu, è
caratterizzata in sostanza da due diversi contratti dei quali uno di lavoro
concluso tra somministratore e lavoratore e l’altro di somministrazione
stipulato fra somministratore ed utilizzatore. In pratica in tale tipo di
lavoro è come se il lavoratore somministrato avesse due datori di lavoro uno
che lo ha assunto e lo ha avviato a destinazione e l’altro che invece lo riceve
nella propria azienda e lo inserisce nella propria organizzazione. Si comprende
quindi il motivo per cui il lettore si è posta la domanda relativa alla nomina a
preposto di tale lavoratore ed all’obbligo della sua formazione.
(...)
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