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"L’ABC dello stress: i miti da sfatare per i datori di lavoro"
fonte www.puntosicuro.it / Salute
09/09/2015 - Lo
stress lavoro correlato è uno dei rischi più
presenti ma anche più sfuggenti nei luoghi di lavoro. Spesso
sottovalutato, da datori di lavoro e lavoratori, spesso non
sufficientemente gestito e ridotto, il rischio stress può
fare la differenza tra una azienda sana e efficiente nel tempo e
un’azienda che finisce con il consumare in breve tempo tutte le risorse
dei propri lavoratori.
E riguardo a questo “rischio sfuggente” sono sorti in questi anni
diversi miti da sfatare, favoriti in parte dai ritardi e carenze della
normativa, dalla difficoltà di “visualizzare” i rischi, dalla
contrarietà dei datori di lavoro di migliorare/cambiare l’organizzazione
lavorativa.
Ad affrontare questi miti e a rispondere
a dubbi, incertezze dei datori di lavoro è la “ Guida
elettronica sulla gestione dello stress e dei rischi psicosociali”,
correlata alla campagna europea “ Ambienti di
lavoro sani e sicuri per la gestione dello stress” promossa dall’ Agenzia europea per la
sicurezza e la salute sul lavoro. Una guida che in questi mesi ci ha
permesso di comprendere meglio cosa significhi “ stress
lavoro correlato”, di riflettere sugli effetti
dello stress nell’azienda e sulle possibili misure
di prevenzione.
Rimandando ad una lettura
completa della guida, riprendiamo alcune risposte ad alcune domande per i
datori di lavoro; la prima non può che riguardare la necessità di gestire il
rischio stress nei luoghi di lavoro.
Perché i datori di lavoro dovrebbero essere preoccupati per lo stress
lavoro-correlato?
“La gestione dei rischi
psicosociali che possono causare stress è un obbligo giuridico. Inoltre, i sintomi
di stress possono avere un impatto negativo sulle prestazioni dei lavoratori.
Esistono molte prove a dimostrazione che lo stress è la principale causa delle
assenze per malattia lavoro-correlate; può rendere più difficile mantenere
buoni lavoratori e i lavoratori potrebbero essere meno motivati. Ha quindi un
senso per l'azienda preoccuparsene”.
Perché non si può ignorare questo problema?
“Lo stress può far ammalare i
lavoratori, oppure può peggiorare l'effetto di altre malattie. Ignorare lo
stress fa male alla salute. Può anche avere un effetto negativo sulle
prestazioni del lavoratore. Esistono anche molte prove a dimostrazione del
fatto che lo stress sia la principale causa delle assenze per malattie
lavoro-correlate; può rendere più difficile mantenere buoni lavoratori e i
lavoratori potrebbero essere meno motivati. Ignorare lo stress può quindi avere
un effetto sulla vostra azienda”.
È possibile misurare i rischi psicosociali?
“Sì. Non allo stesso modo in cui
si utilizza un fonometro, ma ci sono strumenti che vi aiuteranno a valutare
l'entità dei rischi
psicosociali o degli effetti (come lo stress) che questi potrebbero avere
sui lavoratori. Una valutazione del rischio può aiutarvi a farlo”.
Molti datori di lavoro pensano
che lo stress sia qualcosa legato alla vita del lavoratore e non al luogo di
lavoro...
Come può un datore di lavoro sapere che lo stress è legato a problemi
di lavoro e non alla vita personale?
“Alcune persone possono
sperimentare stress a causa delle difficoltà della loro vita personale.
Tuttavia, come non potete essere sicuri che la sordità indotta dal rumore non
sia stata causata dalla musica in discoteca, o che il mal di schiena da
giardinaggio o da spostamento di mobili, non potete essere assolutamente certi
che i fattori psicosociali sul lavoro non abbiano svolto un ruolo, a meno che
non vi assicuriate di avere gestito questi ultimi. Inoltre, se lo stress si
ripercuote sulla capacità del lavoratore di svolgere il proprio lavoro, dovrete
cercare di fare qualcosa al riguardo anche se la causa non è da ricercarsi nel
lavoro. Quando i problemi esterni al lavoro sono il problema principale, forse
potete aiutare la persona a trovare consigli o chiedere aiuto; oltre ad aiutare
il lavoratore, ciò può essere di beneficio anche per voi poiché un lavoratore
prezioso potrà tornare al lavoro rapidamente”.
Inoltre il datore di lavoro può
pensare che
una organizzazione non è un
consultorio e un datore di lavoro non è uno psichiatra.
Sono affermazioni vere. Tuttavia “non
vi viene chiesto di curare una persona che soffre di problemi di salute dovuti
allo stress, (allo stesso modo in cui non ci si attende che curiate una persona
con asma legata al lavoro o altre condizioni mediche). Il consiglio è che voi
gestiate il vostro lavoro e i vostri lavoratori in modo da non esporre la loro
salute a rischio e, se sviluppano problemi, facciate il possibile per evitare
di peggiorarli. Ad esempio, se i rischi
psicosociali stanno sorgendo perché i lavoratori non hanno ben presente i
loro ruoli e le loro responsabilità, chiarendoli potrete ridurre il rischio (e
migliorare l'efficienza dei lavoratori allo stesso tempo)”.
E i datori di lavoro possono
pensare che i datori di lavoro stessi siano sottoposti a forte pressione per la
sopravvivenza delle loro aziende e che
l’azienda
non abbia risorse per affrontare i rischi psicosociali...
Innanzitutto la guida ricorda che
se molti ritengono che “agire per proteggere la salute dei propri lavoratori
sia un costo per l'azienda, sia in termini di tempo che di risorse”, ci sono
molte prove “che a lungo andare tali azioni costituiscano un beneficio
complessivo e non un costo. Dedicare tempo a prevenire e ridurre lo stress può
essere positivo per l'azienda attraverso fattori come il miglioramento delle
prestazioni e la diminuzione delle assenze, con aumento della produttività e
del benessere della forza lavoro”. In realtà non gestire i rischi psicosociali “può
essere un costo reale per l'azienda. Le cause più comuni di stress
lavoro-correlato sono dovute a cattive prassi e procedure gestionali;
migliorandole si può sia ridurre i rischi che migliorare la gestione dell'azienda.
Spesso non sono necessarie risorse particolari: basta comprendere la natura del
problema e le possibili cause”.
Concludiamo con un altro “mito”
relativo allo stress: “
abbiamo tutti
bisogno di stress per tenerci sulle spine. I lavoratori hanno bisogno di un po'
di stress per lavorare in modo efficace”
.
In realtà “non abbiamo bisogno di
stress: abbiamo bisogno di richieste o pressioni. I lavoratori hanno bisogno di
un po' di richieste per lavorare in modo efficace, per mantenersi attenti e
motivati a svolgere bene il loro lavoro (e alcuni ne hanno bisogno di più di
altri). Troppo può ridurre le prestazioni complessive e se il lavoratore non è
in grado di far fronte alle sfide che deve affrontare, questo può portare a
problemi di salute legati allo stress o ad ulteriori cali di livello nelle
prestazioni”.
Tiziano Menduto
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