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"Attrezzature in edilizia: uso sicuro del rullo compattatore"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
05/02/2016 - La norma tecnica
UNI EN 500-4 definisce il rullo compattatore come
una macchina che compatta materiali (terre da riempimento, superfici di
terra o asfalto, ...) mediante un’azione di rotolamento, percussione o
vibrazione dell’attrezzo di lavoro o una combinazione di queste azioni.
Questa macchina, chiamata anche
rullo compressore, è tra le macchine operatrici utilizzate nella realizzazione di opere stradali e per la compattazione di inerti e di conglomerati bituminosi o cementizi.
Per parlare del rullo compattatore, dei rischi correlati al suo
utilizzo, dei dispositivi di protezione e delle misure di prevenzione,
possiamo presentare una scheda contenuta nella seconda parte del manuale
“ Le macchine in edilizia. Caratteristiche e uso in sicurezza”, un documento nato dal rapporto di collaborazione tra l’ INAIL Piemonte e il CPT Torino.
La “
Scheda 8 – Rullo compattatore”
ricorda che se i rulli di vecchia generazione erano di “tipo statico”, i rulli più
recenti sono di “tipo vibrante” e hanno caratteristiche prestazionali maggiori.
E tali attrezzature sono utilizzate “per la compattazione della terra e degli
strati portanti di massicciate stradali, di conglomerati bituminosi (tout
venant, binder, strati d’usura) ma anche per la compattazione di materiali
trattati con legante idraulico”. E si utilizzano i rulli compressori o
compattatori “sia per la realizzazione di infrastrutture e sia per la
realizzazione di opere di urbanizzazione primaria nei cantieri di nuova
costruzione e manutenzione, ripristino e riparazione di strade, marciapiedi,
ferrovie, trincee e canali, nonché per lavori di stabilizzazione del terreno”.
Come nelle altre schede del
manuale sono presentati gli
elementi
costituenti della macchina (telaio, tamburi, posto di manovra), i
dispositivi di sicurezza (dispositivi
di illuminazione e segnalazione, postazione operatore, dispositivo di
bloccaggio, protezione dei comandi, sistemi di frenatura, protezione delle
parti pericolose) e i vari
dispositivi
di comando e di controllo.
Ci soffermiamo su alcuni dei
fattori di rischio descritti e sulle
misure di sicurezza da adottare per
prevenirli.
La scheda si sofferma in
particolare su:
- ribaltamento;
- investimento;
- gas di scarico;
- agenti chimici;
- rumore;
- vibrazioni.
In particolare il
ribaltamento dell’attrezzatura “può
essere determinato da una serie di cause come:
- cedimento del piano di appoggio
o dei percorsi, possibile in prossimità di scarpate dei rilevati
molto inclinati;
- errori di manovra durante la
guida;
- eccessiva pendenza del suolo
(ribaltamento laterale)”.
E per prevenire il rischio
di ribaltamento occorre:
- “individuare tutti i percorsi
dove è possibile transitare senza rischi;
- segnalare eventuali zone a
rischio;
- utilizzare la macchina nel
rispetto dei limiti previsti dal fabbricante”.
Senza dimenticare che l’operatore
deve allacciare le cinture
di sicurezza.
Rimandando ad un futuro articolo l’approfondimento
del rischio di investimento, ci soffermiamo inoltre sul
rischio vibrazioni.
Generalmente il valore di vibrazioni
a cui è sottoposto il corpo dell’operatore della macchina “è fortemente
influenzato dallo stato di conservazione del rullo, in particolare dal sistema
ammortizzante, dal tipo e dalle condizioni del sedile e dai supporti
antivibranti di isolamento dal telaio, perché le vibrazioni meccaniche
trasmesse al corpo dell’operatore sono in massima parte generate
dall’azionamento della funzione vibrante dei tamburi”. E in base alle
misurazioni relative alle vibrazioni meccaniche effettuate dal CPT di Torino “è
possibile affermare che i rulli compattatori di notevoli dimensioni ma di
recente fabbricazione determinano valori di
vibrazioni corpo intero inferiori a quelli prodotti dai rulli di piccole
dimensioni ma di fabbricazione datata (tra 0,3 m/s2 e 0,7 m/s2
per i primi, circa 1,4 m/s2 per i secondi)”.
inoltre il livello di vibrazioni
prodotto dalla macchina può e deve essere contenuto “con la sua manutenzione,
soprattutto dei sistemi antivibranti del sedile e del telaio” e comunque, se
necessario, occorre “adottare la turnazione tra gli operatori”. È evidente che
le misure preventive e protettive da adottare dipendono dalla valutazione di
questo rischio e dai valori di vibrazioni delle macchine utilizzate.
Rimandando alla lettura integrale
del documento, riportiamo infine - “fermo restando le indicazioni contenute
nelle istruzioni d’uso di ogni macchina” - le
istruzioni per
l’impiego
corretto del rullo compattatore:
Istruzioni prima
dell’uso
- “durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e
non fumare;
- controllare i percorsi e le aree di manovra verificando le
condizioni di stabilità per il mezzo;
- verificare la possibilità di utilizzare la funzione
vibrante, senza provocare danni a manufatti o sottoservizi esistenti;
- controllare l’efficienza dei comandi in particolare dei
dispositivi frenanti e di stazionamento;
- verificare l’efficienza dei gruppi ottici per le
lavorazioni con scarsa illuminazione;
- verificare che l’avvisatore acustico, il girofaro, il
blocco momentaneo del movimento inverso della macchina o il segnale acustico di
retromarcia siano funzionanti;
- verificare la presenza di una
efficace protezione del posto di manovra contro i rischi
da ribaltamento (ROPS).
- utilizzare i DPI previsti”.
Istruzioni durante
l’uso
- “non ammettere a bordo della
macchina altre persone;
- non percorrere trasversalmente
i pendii; qualora sia necessario percorrere terreni in pendenza, rispettare
scrupolosamente le indicazioni del fabbricante;
- segnalare l’operatività del
mezzo col girofaro;
- adeguare la velocità ai limiti
stabiliti in cantiere e transitare a passo d’uomo in prossimità dei posti di
lavoro;
- mantenere sgombro e pulito il
posto di guida;
- durante la marcia lungo i bordi
verificare costantemente che i tamburi appoggino a sufficienza, anche in
considerazione delle caratteristiche del terreno (ad esempio alcuni fabbricanti
indicano che è opportuno che essi appoggino per almeno 2/3 della loro
larghezza;
- prestare particolare attenzione
durante la sterzatura; il baricentro della macchina si sposta verso l’esterno
(ad esempio, sterzando a destra, si sposta a sinistra);
- salire e scendere dalla
macchina utilizzando gli appositi gradini e maniglie di appiglio;
- segnalare tempestivamente
malfunzionamenti o situazioni pericolose;
- utilizzare i DPI previsti”.
Istruzioni dopo l’uso
- “pulire gli organi di comando
da grasso e olio;
- eseguire le operazioni di
revisione e manutenzione seguendo le indicazioni del fabbricante e segnalando
eventuali guasti e anomalie”.
Ricordando che alla scheda è
allegata un lista di controllo, concludiamo riportando l’
indice della “
Scheda 8 – Rullo compattatore”:
1. DESCRIZIONE
2. ELEMENTI COSTITUENTI
2.1 TELAIO
2.2 TAMBURI
2.3 POSTO DI MANOVRA
3. DISPOSITIVI DI SICUREZZA
3.1 DISPOSITIVI DI ILLUMINAZIONE E SEGNALAZIONE
3.2 POSTAZIONE OPERATORE
3.3 DISPOSITIVO DI BLOCCAGGIO
3.4 PROTEZIONE DEI COMANDI
3.5 SISTEMI DI FRENATURA
3.6 PROTEZIONE DELLE PARTI PERICOLOSE
4. DISPOSITIVI DI COMANDO E DI CONTROLLO
5. FATTORI DI RISCHIO
6. ISTRUZIONI PER L’USO
6.1 ISTRUZIONI PRIMA DELL’USO
6.2 ISTRUZIONI DURANTE L’USO
6.3 ISTRUZIONI DOPO L’USO
7. APPROFONDIMENTI
7.1 ATTIVITÀ DI ASFALTATURA
7.2 PRESENZA DI TRAFFICO VEICOLARE
8. ADEMPIMENTI NORMATIVI
8.1 DOCUMENTAZIONE
8.2 CONTROLLI E VERIFICHE
8.3 ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE, FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO
9. ANNOTAZIONI TECNICHE
10. RIFERIMENTI NORMATIVI
CPT di Torino, Inail Piemonte, “ Le
macchine in edilizia. Caratteristiche e uso in sicurezza”, edizione
settembre 2013 (formato ZIP, 1,5 MB).
La scheda: “ Scheda 8 – Rullo
compattatore” (formato PDF, 3.3 MB).
La lista di controllo: “ Check-list 8 - Rullo compattatore” (formato DOC, 54 kB).
RTM
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