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"Sicurezza della catena di rifornimento: avete tenuto conto del clima?"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
23/03/2016 -
Il
General Accountability Office, un prezioso ente
federale americano, che svolge funzioni di corte dei conti e di auditor,
nei confronti delle amministrazioni federali, ha messo in evidenza
recentemente che un fenomeno, che sta assumendo un rilievo sempre più
significativo, riguarda l’
impatto che i problemi legati al clima possono avere sulla efficienza, efficacia e tempestività della catena dei rifornimenti.
Come accennavo durante un recente corso, una delle più grandi
industrie dolciarie italiane non può lavorare, se non riceve regolari
rifornimenti di cacao. Le navi che trasportano questo prodotto possono
incontrare difficoltà nella traversata, oppure altri problemi, in
qualche modo legati al clima, come ad esempio una grave siccità.
Quando poi sia opportuno che un professionista della security si
occupi anche di questi problemi, lascio ai lettori decidere. Per quanto
mi riguarda, non ho alcun dubbio che un esame di questi problemi
rientri senz’altro nel compito complessivo affidato ad un professionista
della security.
In questo contesto, un ente
specializzato americano ha fatto presente che sono ben
quattro gli argomenti, legati al clima, che possono avere un impatto
significativo sulla catena dei rifornimenti.
Essi sono:
- l’impatto della registrazione e
di regole legate al controllo del clima,
- l’impatto di accordi
internazionali,
- le conseguenze indirette di
regolamenti posti in atto o delle tendenze di mercato, come ad esempio una
inferiore richiesta per prodotti che hanno un’emissione significativa di gas
nocivi dell’atmosfera, e
- l’impatto fisico, come ad
esempio modifiche nella disponibilità di acqua o addirittura problemi di
siccità.
Ad esempio, una azienda
produttrice di bevande, intervistata negli Stati Uniti, ha dichiarato che essa
prevede delle notevoli difficoltà nella gestione della produzione, perché condizioni
climatiche estreme possono ridurre la disponibilità di acqua o possono
impattare sulle richieste del mercato.
Anche le azioni svolte da gruppi
alternativi, che possono contestare i prodotti realizzati da una azienda, che
si ritiene abbia un’elevata emissione di gas con effetto serra, possono avere
un significativo impatto sulla produzione.
A seguito di questa indagine, il
General accountability Office ha deciso
che le aziende, nei loro rapporti aziendali agli azionisti, devono
illustrare anche problemi legati a impatti
climatici, perché solo così gli azionisti possono avere un quadro non solo
di ciò che è accaduto nel passato, ma anche dei problemi che potrebbero porsi
nell’immediato futuro.
Solo in questo modo il rapporto
tra la aziende e gli azionisti sarà sufficientemente trasparente, in quanto
prenderà in considerazione anche temi, fino ad oggi ritenuti di secondo piano e
che invece stanno assumendo un rilievo sempre più significativo.
Caro professionista
della security, l’azienda cui offri la tua assistenza potrebbe avere problemi
del genere? Se sì, forse è il caso di attivarsi, in coordinamento con altre
entità aziendali coinvolte.
Adalberto Biasiotti
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