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"Immagini e indicazioni per l’utilizzo dei ponteggi fissi nei cantieri"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
07/04/2016 - Nei
cantieri edili, dove continua a verificarsi un
numero altissimo di infortuni gravi e mortali, spesso la prevenzione
degli incidenti è resa complicata dalle difficoltà di comunicazione e
comprensione linguistica correlate alla cospicua presenza di
lavoratori
stranieri.
Proprio per favorire la comprensione degli elementi di base
indispensabili alla sicurezza dei lavoratori, riprendiamo la
presentazione degli
otto opuscoli che compongono la collana “ Quaderni per immagini”, realizzati dalla sinergia di due strutture Inail,
il Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti,
prodotti e insediamenti antropici (DIT) e la Direzione centrale
pianificazione e comunicazione. Pubblicazioni che veicolano le
informazioni attraverso disegni con funzione didascalica (il breve testo
di presentazione è scritto in cinque lingue: italiano, inglese,
francese, albanese e rumeno) e che sono correlate alla collana di
“Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili”, già edita
dall’Inail in riferimento agli stessi temi dei “Quaderni per immagini”
(scale portatili, trabattelli, parapetti provvisori, ancoraggi, reti di
sicurezza, ponteggi fissi, sistemi di protezione degli scavi a cielo
aperto e sistemi di protezione individuale dalle cadute).
Dopo aver già presentato nei
giorni scorsi i “ Sistemi
di protezione individuale dalle cadute”, ci soffermiamo oggi sul ‘Quaderno
per immagini’ dal titolo “
Ponteggi fissi”,
quaderno che ricorda come l’utilizzo dei ponteggi come opera provvisionale di
servizio alla costruzione sia “consolidato e diffuso”.
E i ponteggi possono “essere
impiegati anche come sistemi di protezione collettiva per i lavoratori che
effettuano attività in copertura a condizione che, per ogni singola
realizzazione ed a seguito di una adeguata valutazione dei rischi, venga
eseguito uno specifico progetto del ponteggio”.
Si segnala inoltre che tra i vari
tipi di ponteggio presenti sul mercato “
sono
da preferire i modelli con telaio parapetto con montaggio dal basso. Essi vengono
montati dal piano inferiore e garantiscono la massima sicurezza del lavoratore
quando sale al livello superiore, riducendo drasticamente la possibilità di caduta
dall’alto durante la fase di montaggio e smontaggio”.
Possiamo riprendere qualche
informazione sui ponteggi fissi dall’omonimo Quaderno Tecnico
per i cantieri temporanei o mobili
realizzato
dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti
e insediamenti antropici (DIT) dell’Inail e a cura di Luca Rossi, Luigi Cortis,
Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa (DIT) con la collaborazione di
Carlo Ratti e Calogero Vitale (DIT).
Il Quaderno tecnico “ Ponteggi fissi”
indica che i ponteggi fissi sono, dunque, utilizzati nella realizzazione di
lavori edili e di ingegneria civile “nei quali c’è il rischio di caduta
dall’alto e cioè nei lavori in quota (attività lavorative che espongono il
lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m
rispetto a un piano stabile)” e vengono
classificati
in tre classi di carico secondo le circolari ministeriali (Circolari Ministero
del Lavoro e della Previdenza Sociale 85/78, 44/90 e 132/91). Inoltre la norma
UNI EN 12811-1: 2004 introduce altre
tre classi di carico oltre a quelle indicate nelle suddette circolari, per un
totale di
sei classi di carico.
Indicativamente “la classe di
carico di un ponteggio fisso indica l’entità del carico di servizio che deve
essere considerata sugli impalcati dello stesso ai fini delle verifiche di
progetto”. In particolare il libretto a corredo del ponteggio “indica le
Condizioni massime di carico di servizio cioè l’entità del carico e il numero
di impalcati da caricare”.
Il Quaderno Tecnico affronta
anche il tema delle indicazioni essenziali per
la scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio che devono essere
sempre eseguiti nel pieno rispetto del D.Lgs 81/08 e del libretto a corredo di
ogni ponteggio.
Si ricorda che il
libretto contiene:
- “copia dell’autorizzazione alla
costruzione e all’impiego rilasciata al fabbricante dal Ministero del Lavoro;
- stralcio della
relazione tecnica del ponteggio
comprendente: calcolo secondo varie condizioni di impiego; istruzioni per le
prove di carico; istruzioni per il montaggio, l’impiego e lo smontaggio;
schemi-tipo per i quali non sussiste l’obbligo di calcoli ulteriori da parte
della ditta installatrice, con l’indicazione dei massimi sovraccarichi applicabili,
dell’altezza e della larghezza massime realizzabili”.
Si sottolinea poi che qualora il
ponteggio “debba essere realizzato secondo schemi geometrici diversi da quelli
tipo e/o sollecitato con carichi differenti da quelli previsti nel calcolo
(anche in relazione alla presenza di tabelloni pubblicitari, graticci, teli o
altre schermature e alla differente posizione degli ancoraggi), deve essere
previsto un nuovo progetto secondo le istruzioni approvate nell’autorizzazione
e riportate nel libretto”.
Si segnala poi che la scelta del
ponteggio relativo ad una specifica realizzazione dipende “dai rischi da
eliminare e/o ridurre, preventivamente individuati nell’attività di valutazione
dei rischi. Essa deve essere effettuata in relazione alla tipologia di lavorazione
da fare (manutenzione o costruzione) e alla complessità, all’estensione e alla
geometria dell’opera da servire. Il ponteggio, di conseguenza, verrà scelto in
base alle classi di carico, alla tipologia degli elementi costruttivi
costituenti lo stesso e a tutti i requisiti geometrici e prestazionali
riportati nel libretto d’uso e manutenzione”.
Torniamo infine al nuovo “
Quaderno per Immagini”, che vi
invitiamo a visionare integralmente, riportando, a titolo esemplificativo, una
delle immagini contenute, relativa ai
principali
requisiti dimensionali dei ponteggi fissi non in legno stabiliti dal D.Lgs.
81/2008:
a) altezza del corrente
principale ≥ 95 cm
b) altezza della tavola
fermapiede ≥ 15 cm
c) spazi liberi fra i correnti ≤
60 cm
d) altezza dell’ultimo montante ≥
100 cm
e) distanza tra ponte di servizio
e sottoponte di sicurezza ≤ 250 cm
f) distanza tra tavole
dell’impalcato e opera servita ≤ 20 cm
g) distanza tra ponteggio e
recinzione (zona segregata) ≥ 150 cm
Concludiamo ricordando brevemente
tutte le
immagini contenute nel
documento:
-
Figura 1 - Principali requisiti dimensionali dei ponteggi fissi non
in legno stabiliti dal d.lgs 81/08;
-
Figura 2 – Ponteggio con parasassi e partenza larga;
-
Figura 3 – Ponteggio utilizzato per la protezione dei bordi;
-
Figura 4 – Ponteggio utilizzato per la protezione dei bordi;
-
Figura 5 – Montaggio di un ponteggio con telaio parapetto
(montaggio dal basso);
-
Figura 6 – Ponteggio a montanti e traversi prefabbricati;
-
Figura 7 – Ponteggio a montanti e traversi prefabbricati
(dispositivo di bloccaggio tra l’elemento di partenza e il montante);
-
Figura 8 – Ponteggio con telaio a elementi componibili;
-
Figura 9 – Ponteggio multidirezionale a elevata larghezza del piano
di calpestio;
-
Figura 10 – Ponteggio a telai prefabbricati. Sistema di
collegamento (morsetto con cuneo e rosetta).
Inail, Dipartimento innovazioni
tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici,
Direzione centrale pianificazione e comunicazione, “ Ponteggi fissi”, collana Quaderni per Immagini, Responsabile
scientifico Luca Rossi (DIT), Immagini a cura di Luca Rossi, Luigi Cortis,
Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa (DIT), edizione 2016 (formato
PDF, 3.24 MB).
Inail, Dipartimento innovazioni
tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, “ Ponteggi fissi”, Quaderno Tecnico per i cantieri temporanei
o mobili a cura di Luca Rossi, Luigi Cortis, Francesca Maria Fabiani e Davide
Geoffrey Svampa (DIT) con la collaborazione di Carlo Ratti e Calogero Vitale
(DIT), edizione 2014 (formato PDF, 5.36 MB).
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fissi nei cantieri temporanei o mobili”.
RTM
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