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"Il rischio di sovraccarico biomeccanico negli istituti di bellezza"
fonte www.puntosicuro.it / Salute
13/05/2016 - In questi anni, attraverso le utili schede pubblicate nel 2012 e
nel 2014 dall’Inail, abbiamo potuto constatare come i rischi di sovraccarico biomeccanico degli arti superiori siano diffusi in molti comparti a seconda delle specificità e caratteristiche delle mansioni svolte.
Ed è evidente come a
rischio di sovraccarico biomeccanico siano
specialmente molte attività dove i movimenti degli arti superiori
possono essere rapidi, stereotipati, con uso di forza e pressione e
posture incongrue dei polsi, come ad esempio può avvenire nelle
attività di massaggio.
Ci soffermiamo in particolare su
alcuni servizi degli
istituti di
bellezza, con particolare riferimento al massaggio, sfogliando tre schede
contenute nel primo volume della monografia Inail dal titolo “ Schede di
rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei comparti della
piccola industria, dell’artigianato e dell’agricoltura”.
Ricordiamo che le schede di tale monografia
“non rappresentano uno strumento ‘fai da te”’ per la valutazione del rischio
da sovraccarico”. Non solo i dati contenuti nelle schede “non possono
sostituire l’osservazione diretta delle lavorazioni svolte e la consultazione
dei lavoratori sulle prassi di lavoro”, ma i valori riportati nelle schede (ad
esempio i punteggi previsti dalla Checklist OCRA) sono “validi se riferiti
esclusivamente alle condizioni lavorative descritte nelle schede stesse”.
Scheda 98 - Servizi degli istituti di bellezza - Massaggio di
impastamento
Il compito analizzato – un
massaggio di impastamento, ad azione linfodrenante sugli arti inferiori che
“viene eseguito su entrambe le gambe, a partire dal piede fino ai glutei,
previa applicazione di una crema specifica” - viene portato a termine
nell’ambito di un centro estetico. La scheda ricorda che l’operazione “inizia
con il cliente in posizione supina, con il massaggio dei piedi, dita comprese;
il cliente assume poi la posizione prona e viene quindi eseguito il massaggio
posteriore dei polpacci e quello di impastamento vero e proprio, che interessa
le cosce ed i glutei. Il cliente si pone quindi nuovamente in posizione supina,
al fine di eseguire il massaggio anteriore dei polpacci e quello delle cosce,
seguito da azione di impastamento. Per questa tecnica di massaggio l’operatore
è in piedi ed effettua movimenti rapidi degli arti superiori, con assunzione di posture
incongrue a carico dei polsi ed uso di forza con le mani ed in particolare
con alcune dita, primo fra tutti il pollice. Il massaggio posteriore si
caratterizza per ripetute azioni di impastamento, durante le quali entrambe le
mani sono impegnate ed esercitano una forza moderata. Il massaggio anteriore
dei polpacci si caratterizza maggiormente per azioni ripetute di sfregamento
dei palmi delle mani. La durata complessiva del massaggio ad entrambe le gambe
è di 40 minuti”.
Per tale attività si rileva un
rischio elevato per l’arto sin e dx da
6h di lavoro in poi (rischio medio già dopo 4h di lavoro).
Ricordando che il lavoro “non è
omogeneo per quantità e qualità durante l’intero arco dell’anno”, si indica che
per
ridurre i rischi nei casi in cui
l’operatore operi in proprio “occorre distribuire gli appuntamenti in modo da
non sovraccaricare gli arti superiori. Considerato che un massaggio di
riflessologia ha la durata media di 40 minuti,l’effettuazione di un solo
massaggio di questo tipo in un giorno può ridurre il rischio a ‘molto lieve’
per entrambi gli arti, supponendo che le altre operazioni svolte non comportino
rischio di sovraccarico degli arti superiori. Nei casi in cui l’operatore non
operi in proprio è necessario in ogni caso che il datore di lavoro distribuisca
gli appuntamenti nell’arco della settimana”.
Scheda 99 - Servizi degli istituti di bellezza - Massaggio di
riflessologia plantare
Affrontiamo ora l’analisi di un
massaggio con rischi apparentemente meno elevati, il massaggio di riflessologia
plantare che “consta di più fasi della durata di circa 20 minuti per piede. Ad
una fase iniziale preparatoria, seguono l’esecuzione della rotazione del piede,
il massaggio della pianta, delle parti laterale e superiore, delle dita, della
caviglia e del polpaccio Il massaggio termina con movimenti ripetuti di
flesso-estensione del piede”.
Questa tecnica di massaggio
“comporta movimenti rapidi degli arti superiori, posture incongrue dei polsi ed
uso di forza a carico delle mani ed in particolare di alcune dita, primo fra
tutti il pollice. Le mani sono infatti impiegate come veri e propri attrezzi da
lavoro”.
Anche per tale attività si rileva
un
rischio elevato da 6h di lavoro in
poi (con rischio medio già dopo 2h di lavoro) ma solo per l’arto dx, per l’arto
sin si ha un
rischio medio da 4h di
lavoro in poi.
Anche in questo caso la
tutela della salute dell’operatore prevede
un’idonea distribuzione
degli
appuntamenti in modo da non sovraccaricare gli arti
superiori.
Scheda 100 - Servizi degli istituti di bellezza - Manicure/pedicure
Concludiamo con uno sguardo ad
un’attività generalmente meno a rischio per gli arti superiori: l’attività di
manicure/pedicure dove l’operatore “effettua il taglio delle unghie della
cliente, portando a termine la cura della mano nel suo insieme, compresa
l’applicazione dello smalto”. Compito svolto
nell’ambito di un’attività di estetista.
Per questa attività si rileva un
rischio medio per l’arto dx (legato
essenzialmente al sovraccarico della mano impegnata nell’attività di
manicure/pedicure, in questo caso la dx) da 6h di lavoro in poi e un
rischio accettabile per l’arto sin.
Si segnala, infine, che per
ridurre il rischio – al di là degli
interventi di carattere organizzativo attraverso la rotazione dei compiti -
interventi di tipo tecnico “potrebbero riguardare la ricerca di attrezzi
maggiormente ergonomici, con rivestimenti che garantiscano una presa migliore e
di dimensioni adeguate alla grandezza della mano”.
Contarp Inail, “ Schede
di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei comparti della
piccola industria, dell’artigianato e dell’agricoltura”, edizione 2012, pubblicazione
realizzata da Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione (Contarp) di
Direzione Regionale Marche, Direzione Regionale Liguria, Direzione Regionale
Toscana; Autori: Ugo Caselli, Chiara Breschi, Raffaella Compagnoni, Marina
Mameli, Eleonora Mastrominico, Daniela Sarto con la collaborazione di Silvia
Mochi (formato PDF, 3.67 MB).
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di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori: piccola
industria, artigianato e agricoltura”.
RTM
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