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"Macchine: la sicurezza nell’uso di taglialaterizi e clipper"

fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature

12/07/2016 - Una macchina spesso utilizzata nel comparto edile è la cosiddetta “ taglialaterizi” o “ clipper”, cioè una sega per il taglio dei laterizi, della pietra, dei conglomerati cementizi e dei materiali ceramici. Una macchina trasportabile, usata in posizione fissa, con disco diamantato, che può essere di  quattro tipi in base alla tipologia della tavola “portapezzo” e alla posizione in cui è collocato il motore:
Tipo 1, “macchina con tavola mobile con testa portautensile fissa oppure oscillante (inclinabile o meno) posizionata sopra la tavola;
Tipo 2, macchina con tavola fissa con testa portautensile mobile orizzontalmente, eventualmente regolabile verticalmente e inclinabile, posizionata sopra la tavola;
Tipo 3, macchina con tavola fissa con testa portautensile mobile verticalmente;
Tipo 4, macchina con tavola fissa o mobile e/o inclinabile con testa portautensile fissa, progettata esclusivamente per l’uso di dischi a corona continua con diametro massimo di 25 cm, con il motore situato sotto la tavola”.

A parlare in questi termini delle taglialaterizi e a presentare indicazioni per la prevenzione dei rischi degli operatori – con riferimento alle taglialaterizi di tipo 1 e 2 ad alimentazione elettrica – è una scheda contenuta nella seconda parte del manuale “ Le macchine in edilizia. Caratteristiche e uso in sicurezza”, un documento nato dal rapporto di collaborazione tra l’ INAIL Piemonte e il CPT Torino.
 
La “ Scheda 13 – Taglialaterizi”, come le altre schede del manuale, presenta nel dettaglio non solo gli elementi costituenti della macchina, ma anche i dispositivi di sicurezza e i vari dispositivi di comando e di controllo. E affronta fattori di rischio e misure di prevenzione per gli operatori.
 
Noi ci soffermiamo in particolare su alcuni dei principali fattori di rischio trattati.
 
Riguardo agli “ urti, impatti, compressioni, cesoiamento” si indica che la zona circostante la macchina “deve essere mantenuta pulita e sgombra dai materiali di scarto della lavorazione, che possono compromettere la sicura viabilità, provocando scivolamenti, cadute a livello, urti e impatti. Per evitare il rischio di urti e impatti, occorre rimuovere tempestivamente dal piano di calpestio residui di materiali. È necessario inoltre che il cavo di alimentazione, adeguatamente protetto, non costituisca intralcio alla circolazione. Il luogo di lavoro deve ricevere luce (naturale o artificiale) sufficiente a garantire il normale svolgimento delle attività e consentire una totale visibilità. Le parti della taglialaterizi che possono muoversi, per esempio durante la movimentazione e il trasporto della macchina, devono essere bloccabili o rimovibili per evitare il rischio di cesoiamento o stritolamento”.
 
Un fattore di rischio è correlato invece all’ instabilità.
La macchina deve infatti essere stabile “per evitarne il ribaltamento durante il suo funzionamento o il posizionamento del materiale da tagliare sulla tavola, pertanto la stabilità intrinseca della macchina è garantita dalla robustezza e dalla rigidità del telaio. Tuttavia questo fattore di rischio può essere dovuto a superfici d’appoggio inadeguate. La taglialaterizi deve essere posizionata su una superficie di appoggio fissa, orizzontale, compatta e non cedevole”.
 
Altri rischi sono correlati a “ punture, tagli, abrasioni”.
Chiaramente tale rischio è principalmente “dovuto al contatto con il disco diamantato. Nel caso di disco a corona continua il contato accidentale e istantaneo non costituisce un rischio rilevante come per i dischi a settori”. È dunque necessario “verificare la presenza e l’efficienza della protezione del disco ed eseguire la lavorazione facendo uso dei dispositivi di guida per il taglio dei materiali, di cui la macchina è dotata. Inoltre non devono essere utilizzati i dischi a corona dentata, del tipo per sega circolare da legno”.
Si ricorda poi che il rischio “può anche essere determinato dalla proiezione di eventuali frammenti dell’utensile danneggiato o del materiale tagliato; l’operatore, nella sua corretta posizione di lavoro, risulta protetto dal carter del disco, idoneo ad intercettare eventuali frammenti”.
Segnaliamo che la scheda si sofferma anche sui rischi correlati a elettricità, agenti chimici, rumore e vibrazioni.
 
Rimandando alla lettura integrale del documento, riportiamo infine - “fermo restando le indicazioni contenute nelle istruzioni d’uso di ogni macchina” - le istruzioni per l’impiego corretto della taglialaterizi:
 
Istruzioni prima dell’uso
- “verificare la stabilità della macchina;
-  verificare che l’area di lavoro intorno alla macchina sia sufficientemente ampia, sgombra da materiale e illuminata;
- verificare che il percorso e la disposizione del cavo di alimentazione non intralci le manovre, i passaggi o che sia adeguatamente protetto;
- controllare il funzionamento dei dispositivi di comando, compreso l’arresto di emergenza (ove presente);
- verificare l’integrità dei collegamenti elettrici e di messa a terra, per la parte visibile;
- verificare l’efficienza del dispositivo contro il riavviamento del motore in seguito ad un’interruzione e ritorno dell’energia elettrica (bobina di sgancio);
- verificare la presenza e l’efficienza della protezione del disco;
- verificare l’efficienza delle protezioni degli organi di trasmissione, ove presenti;
- verificare la presenza del paraspruzzi;
- verificare l’efficienza della tavola portapezzo;
- verificare il funzionamento dell’impianto dell’acqua”.
 
Istruzioni durante l’uso
- “non abbandonare la macchina in funzione;
- non eseguire operazioni di registrazione, pulizia, manutenzione o riparazione sugli organi in movimento;
- mantenere l’area di lavoro sgombra da materiale di scarto;
- scollegare l’alimentazione elettrica durante le pause;
- indossare indumenti aderenti al corpo senza parti svolazzanti;
- segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti o situazioni pericolose;
- utilizzare i DPI previsti”.
 
Istruzioni dopo l’uso
- “togliere la tensione alla linea di alimentazione agendo sull’interruttore posto sul quadro e staccando il cavo di alimentazione;
- eseguire le operazioni di revisione, manutenzione e pulizia necessarie al reimpiego con la macchina scollegata elettricamente;
- segnalare eventuali guasti e anomalie”.
 
Concludiamo riportando alcune delle indicazioni della scheda relative al “ taglio a secco”.
 
Infatti talvolta i fabbricanti “prevedono l’uso della taglialaterizi ‘a secco’: tale modalità d’impiego produce ingenti quantitativi di polveri inalabili, di laterizio o di altri materiali, oltre al surriscaldamento del disco. Pertanto, questa pratica dovrebbe essere evitata utilizzando la macchina con l’impianto dell’acqua in funzione; in alternativa devono essere utilizzati mezzi di pari efficacia, come gli impianti di aspirazione localizzata, in aggiunta, se necessario, occorre utilizzare le maschere di protezione delle vie respiratorie”.
 
Ricordando che alla scheda è allegata un lista di controllo, concludiamo riproducendo l’ indice della “ Scheda 13 – Taglialaterizi”:
 
1. DESCRIZIONE
 
2. ELEMENTI COSTITUENTI
2.1 TELAIO
2.2 TAVOLA PORTAPEZZO
2.3 MOTORE
2.4 TESTA DI TAGLIO
2.4.1 Disco da taglio
2.4.2 Flange di fissaggio
2.5 IMPIANTO DELL’ACQUA
 
3. DISPOSITIVI DI SICUREZZA
3.1 PROTEZIONE DEL DISCO
3.2 PROTEZIONE DEGLI ALTRI ORGANI IN MOVIMENTO
3.3 PROTEZIONE DEI COMANDI
3.4 PROTEZIONE ELETTRICA
3.5 ALTRE PROTEZIONI
 
4. DISPOSITIVI DI COMANDO E DI CONTROLLO
 
5. FATTORI DI RISCHIO
 
6. ISTRUZIONI PER L’USO
6.1 ISTRUZIONI PRIMA DELL’USO
6.2 ISTRUZIONI DURANTE L’USO
6.3 ISTRUZIONI DOPO L’USO
 
7. APPROFONDIMENTI
 
8. ADEMPIMENTI NORMATIVI
8.1 DOCUMENTAZIONE
8.2 CONTROLLI E VERIFICHE
8.3 ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE, FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO
9. ANNOTAZIONI TECNICHE
10. RIFERIMENTI NORMATIVI
 
 
CPT di Torino, Inail Piemonte, “ Le macchine in edilizia. Caratteristiche e uso in sicurezza”, edizione settembre 2013 (formato ZIP, 1,5 MB).
 
La scheda: “ Scheda 13 – Taglialaterizi” (formato ZIP, 2,5 MB).
 
 
RTM
 

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