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"Scia Unificata: in Gazzetta il decreto, modelli unici dal 2017"
fonte www.edilportale.com / Modulistica
15/07/2016 - Dal 1° gennaio 2017 la Segnalazione certificata di inizio attività
(SCIA) diventerà unificata e avrà modelli unici in tutta Italia. È stato
pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore il 28 luglio il
D.lgs. 126/2016 che attua la Riforma della Pubblica Amministrazione (
Legge 124/2015).
Come funziona la Scia Unificata
Alla base della Scia Unificata ci sono i tempi certi entro cui le Amministrazioni devono rispondere e il divieto di chiedere informazioni e documenti aggiuntivi rispetto a quelli previsti o di cui gli uffici pubblici sono già in possesso.
Il professionista dovrà quindi presentare un’unica Scia allo sportello unico dell'amministrazione interessata. Sarà poi questa a trasmettere la richiesta alle altre PA nel caso in cui siano necessari altre autorizzazioni o verifiche preventive.
Contestualmente alla presentazione della Scia, che potrà avvenire anche online, l’Amministrazione rilascerà una ricevuta in cui dovrà indicare i tempi di risposta o il momento a partire dal quale si potranno calcolare i termini per la formazione del silenzio assenso.
Se dovesse essere necessaria la Conferenza di Servizi, i termini per la sua convocazione decorreranno dal rilascio di tutti i provvedimenti richiesti.
I lavori potranno invece iniziare subito se non sono richieste altre autorizzazioni o titoli espressi.
In caso di dichiarazioni mendaci o coinvolgimento di interessi sensibili, come ambiente e paesaggio, sarà adottato un provvedimento di sospensione.
Scia 1 e Scia 2
Il decreto pubblicato in Gazzetta è conosciuto anche come “ Scia 1” e detta gli step con cui le Amministrazioni dovranno adeguarsi al nuovo sistema.
A questo decreto se ne abbina un altro, ribattezzato “ Scia 2” e in fase di definizione, che individuerà con precisione gli interventi soggetti a Scia, quelli che necessitano del permesso di costruire e i casi in cui è ammesso il silenzio assenso. I lavori non annoverati in questo elenco saranno considerati edilizia libera.
Come funziona la Scia Unificata
Alla base della Scia Unificata ci sono i tempi certi entro cui le Amministrazioni devono rispondere e il divieto di chiedere informazioni e documenti aggiuntivi rispetto a quelli previsti o di cui gli uffici pubblici sono già in possesso.
Il professionista dovrà quindi presentare un’unica Scia allo sportello unico dell'amministrazione interessata. Sarà poi questa a trasmettere la richiesta alle altre PA nel caso in cui siano necessari altre autorizzazioni o verifiche preventive.
Contestualmente alla presentazione della Scia, che potrà avvenire anche online, l’Amministrazione rilascerà una ricevuta in cui dovrà indicare i tempi di risposta o il momento a partire dal quale si potranno calcolare i termini per la formazione del silenzio assenso.
Se dovesse essere necessaria la Conferenza di Servizi, i termini per la sua convocazione decorreranno dal rilascio di tutti i provvedimenti richiesti.
I lavori potranno invece iniziare subito se non sono richieste altre autorizzazioni o titoli espressi.
In caso di dichiarazioni mendaci o coinvolgimento di interessi sensibili, come ambiente e paesaggio, sarà adottato un provvedimento di sospensione.
Scia 1 e Scia 2
Il decreto pubblicato in Gazzetta è conosciuto anche come “ Scia 1” e detta gli step con cui le Amministrazioni dovranno adeguarsi al nuovo sistema.
A questo decreto se ne abbina un altro, ribattezzato “ Scia 2” e in fase di definizione, che individuerà con precisione gli interventi soggetti a Scia, quelli che necessitano del permesso di costruire e i casi in cui è ammesso il silenzio assenso. I lavori non annoverati in questo elenco saranno considerati edilizia libera.
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