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"Febbre catarrale, i rischi durante il trasporto"

fonte fonte:InSic.it / Sicurezza alimentare

20/01/2009 - Il panel sulla salute e il benessere animale (AHAW) dell’EFSA ha valutato i rischi legati alla trasmissione della febbre catarrale (BTV) durante il trasporto di animali e l’impatto delle diverse misure di controllo sulla riduzione della diffusione del virus.
Nell’esaminare fattori quali l’uso di insetticidi e repellenti e il periodo in cui gli animali vengono trasportati (per esempio, i periodi in cui l’attività dei vettori della malattia è limitata), il gruppo di esperti, con i dati attualmente disponibili, non ha potuto stimare con precisione il rischio assoluto rappresentato dal trasporto di un solo animale.
Il panel suppone che il virus della febbre catarrale possa essere trasmesso da moscerini culicoidi contagiosi presenti su animali infetti, trasportati attraverso zone libere dall’infezione, ad animali sensibili in queste zone. Il gruppo ha confermato, inoltre, che l’infezione da BTV potrebbe diffondersi da animali infetti trasportati ai moscerini del genere Culicoides nelle zone non ristrette.
A causa della mancanza di dati, non è stato possibile quantificare con esattezza il rischio di queste forme di trasmissione del virus, ma il gruppo di esperti ha rilevato che trattare animali e veicoli con insetticidi o repellenti prima del carico può contribuire a ridurre il rischio. Il gruppo ha pertanto raccomandato ulteriori studi per valutare l’impatto di questi trattamenti sui vettori del BTV.
È stato infine osservato che il rischio di trasmissione del BTV durante il trasporto di animali in un periodo in cui tale rischio è generalmente basso (ossia tra gennaio e luglio) è nettamente inferiore rispetto ad altri periodi (ossia tra agosto e dicembre).

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