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"Morti bianche, porti in sciopero"
fonte italia Oggi / Sicurezza sul lavoro
23/01/2009 - È stata «altissima» l'adesione allo sciopero in tutti porti italiani. È quanto riferisce la Filt Cgil in merito alle iniziative indette dopo l'incidente mortale al porto di La Spezia, precisando che «sono ferme le attività a Genova, Savona, Ravenna, Taranto e Brindisi». A Gioia Tauro, spiega ancora il sindacato, «è alta la partecipazione come a Napoli, e Ancona; a Venezia si è tenuto un presidio di fronte ai varchi di accesso, a Livorno siè svolta un'assemblea e a La Spezia prosegue dall'altro ieri mattina lo sciopero».anche Trieste è sceso in scipopero totale in tutti i turni. Per il segretario generale della Filt Cgil, Franco Nasso, «la protesta di oggi richiama ancora una volta, tutti alle inderogabili necessità di intervenire per cambiare una situazione da tempo insopportabile per il numero di incidenti e per il tragico bilancio dei morti in cinque giorni. C'è un vera e propria emergenza sicurezza - sostengono i sindacati- che richiedono un impegno straordinario da parte di tutti, dalle imprese che devono applicare tutte le regole sulla sicurezza e rispettare le procedure, alle autorità portuali per l'applicazione delle regole stesse, alle Asl per quanto riguarda la vigilanza, fino al Governo che deve mettere al centro di ogni intervento nei porti la centralità del lavoro». Inoltre i sindacati sostengono che l'alta incidenza di mortalità non si deve attribuire alla sola disattenzione ed all'errore umano, ma la causa è legata ai livelli occupazionali ridotti che determinano ritmi di lavoroforsennati e insufficiente formazione preventiva. Cgil, cisl, e uil chiedono un incontro con il ministro del lavoro e delle infrastrutture per avviare una nuova stagione sul fronte della sicurezza sul lavoro, ribadendo la richiesta di ristesura del decreto legislativo sulla sicurezza e la riforma della legge sulle attività portuali del '94.
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